Lo sviluppo del linguaggio da 3 a 4 anni
A tu per tu con la logopedista
Nell'articolo precedente vi ho parlato dello sviluppo del linguaggio fino a 3 anni, in questo articolo vediamo cosa succede tra i 3 e i 4 anni.
Ecco cosa comprende e cosa dice il bambino a quest’età:
sa comprendere e raccontare una storia;
sa ripetere filastrocche e canzoncine;
sa usare frasi complesse: il bambino a quest’età consolida e generalizza le regole di strutturazione della frase. Le frasi complesse sono per la maggior parte complete e compaiono i connettivi interfrasali di tipo temporale e causale quali: dopo, allora, invece, perché, sennò, anche, però, utilizzati in modo piuttosto stabile all’interno di frasi coordinate e subordinate. Sono prodotte infine anche le frasi relative;
usa verbi al presente e al passato;
ha un vocabolario di circa 1000 parole;
parla spesso da solo;
riconosce e dà un nome ai colori primari;
inizia a comprendere il concetto di tempo e inizia quindi a comprendere il significato di ieri, questa sera, domani, ecc.;
chiede spesso “Cos’è?” anche se conosce la risposta;
esegue due istruzioni correlate come “Vai in camera e prendi le calze”;
sa dire nome e cognome;
comincia a dire le lettere r, gl e gn.
In questa fascia di età è importante tenere presente che potrebbe insorgere la balbuzie da rodaggio: non conoscendo bene alcuni vocaboli e non avendo piena padronanza del discorso la mente del bambino a volte va più veloce del suo linguaggio verbale! Ciò implica che il bambino balbetti semplicemente poiché impiega tempo a selezionare le parole per esprimere il suo discorso.
Generalmente tale balbuzie si risolve da sé nel giro di qualche mese, se persiste oltre l’anno o se è fonte di ansia per il bambino o per i genitori è bene rivolgersi al pediatra o al logopedista.
Cosa possiamo fare noi adulti per favorire lo sviluppo del linguaggio da 3 a 4 anni?
fare notare le caratteristiche che accomunano o differenziano gli oggetti;
aiutare il bambino a raccontare storie partendo da libri e figure;
lasciare che il bambino giochi con i coetanei;
leggere al bambino storie lunghe;
cantare rime e canzoncine;
parlare col bambino dei posti dove siete stati o dove andrete.
In questa fascia d’età dobbiamo fare attenzione che il bambino a 48 mesi non produca frasi esclusivamente di tipo telegrafico (due o tre parole in successione come se fossero un telegramma) ed è meglio chiedere consiglio ad uno specialista se a 40 mesi dice poche lettere e/o commette molti errori fonologici (dice una lettera al posto di un’altra, inverte le lettere, dice solo una parte della parola, ecc.) CUNEO
Ecco cosa comprende e cosa dice il bambino a quest’età:
sa comprendere e raccontare una storia;
sa ripetere filastrocche e canzoncine;
sa usare frasi complesse: il bambino a quest’età consolida e generalizza le regole di strutturazione della frase. Le frasi complesse sono per la maggior parte complete e compaiono i connettivi interfrasali di tipo temporale e causale quali: dopo, allora, invece, perché, sennò, anche, però, utilizzati in modo piuttosto stabile all’interno di frasi coordinate e subordinate. Sono prodotte infine anche le frasi relative;
usa verbi al presente e al passato;
ha un vocabolario di circa 1000 parole;
parla spesso da solo;
riconosce e dà un nome ai colori primari;
inizia a comprendere il concetto di tempo e inizia quindi a comprendere il significato di ieri, questa sera, domani, ecc.;
chiede spesso “Cos’è?” anche se conosce la risposta;
esegue due istruzioni correlate come “Vai in camera e prendi le calze”;
sa dire nome e cognome;
comincia a dire le lettere r, gl e gn.
In questa fascia di età è importante tenere presente che potrebbe insorgere la balbuzie da rodaggio: non conoscendo bene alcuni vocaboli e non avendo piena padronanza del discorso la mente del bambino a volte va più veloce del suo linguaggio verbale! Ciò implica che il bambino balbetti semplicemente poiché impiega tempo a selezionare le parole per esprimere il suo discorso.
Generalmente tale balbuzie si risolve da sé nel giro di qualche mese, se persiste oltre l’anno o se è fonte di ansia per il bambino o per i genitori è bene rivolgersi al pediatra o al logopedista.
Cosa possiamo fare noi adulti per favorire lo sviluppo del linguaggio da 3 a 4 anni?
fare notare le caratteristiche che accomunano o differenziano gli oggetti;
aiutare il bambino a raccontare storie partendo da libri e figure;
lasciare che il bambino giochi con i coetanei;
leggere al bambino storie lunghe;
cantare rime e canzoncine;
parlare col bambino dei posti dove siete stati o dove andrete.
In questa fascia d’età dobbiamo fare attenzione che il bambino a 48 mesi non produca frasi esclusivamente di tipo telegrafico (due o tre parole in successione come se fossero un telegramma) ed è meglio chiedere consiglio ad uno specialista se a 40 mesi dice poche lettere e/o commette molti errori fonologici (dice una lettera al posto di un’altra, inverte le lettere, dice solo una parte della parola, ecc.) CUNEO