Montagne che tornano a crescere: il caso Monterosso Grana, trasformato in un luogo in cui costruire futuro
“Le nascite ci ricordano che la montagna ha bisogno di servizi, politiche e investimenti certi” commenta l’assessore Gallo, rivendicando le misure Fosmit“Cinque nuovi nati in un mese nel piccolo comune alpino di Monterosso Grana, in provincia di Cuneo, è la dimostrazione che la montagna, quando è sostenuta da politiche pubbliche coerenti e da servizi concreti, è in grado di invertire la tendenza allo spopolamento e diventare un luogo in cui costruire futuro”, così commenta la notizia l’assessore regionale allo Sviluppo e alla Promozione della Montagna, Marco Gallo, confermando come la presenza di servizi adeguati, opportunità e sostegno alle famiglie possa incidere realmente sulla scelta di vivere e costruire futuro in alta quota.
Trasformare questo segnale in un cambio di passo strutturale, inserendo l’esperienza di Monterosso Grana, 550 abitanti, è la strategia della Regione Piemonte che riguarda non solo la demografia, ma le reali condizioni che permettono alle famiglie di restare, scegliere e investire sulla montagna.
A questo quadro appartengono le nuove misure Fosmit 2024, che riservano un'attenzione particolare sulla fascia 0-6 anni: interventi mirati a rafforzare servizi educativi, pre e dopo-scuola, opportunità di conciliazione e sostegno diretto ai nuclei familiari nelle aree interne. Un tassello che si integra con la misura già presentata dalla Giunta regionale dedicata al potenziamento degli asili nido, fondamentale per garantire continuità educativa e reale equilibrio tra vita lavorativa e vita familiare. Misure che rappresentano politiche strategiche, pensate per agire sulla causa strutturale dello spopolamento, ovvero la mancanza di servizi, opportunità e sicurezza sociale.
“Le nascite a Monterosso Grana ci ricordano che la montagna ha bisogno di servizi, politiche e investimenti certi. Le misure Fosmit dedicate ai più piccoli sono strumenti strategici: parlano di un Piemonte che vuole far ripartire le valli, e non gestirne il loro declino. La montagna può crescere, ma solo se la politica decide di metterla al centro, non ai margini”, aggiunge l'assessore della Regione Piemonte Gallo.
“Queste cinque nuove nascite rappresentano una felicità per tutta la comunità e confermano che Monterosso Grana è un paese vivo, capace di attrarre e sostenere le famiglie. - dichiara il sindaco, Stefano Isaia - È un incoraggiamento a proseguire con impegno nella costruzione di servizi, occasioni di socialità e progetti che guardano al futuro”.
Oltre ai servizi educativi, l’azione regionale si articola attraverso un investimento complessivo di oltre 10 milioni di euro FOSMIT destinati alle Unioni Montane. Queste risorse permettono ai territori di lavorare su connessioni digitali, promozione turistica, outdoor, rete escursionistica, sostegno all’artigianato locale e nuove forme di economia territoriale. Un intervento che si inserisce in una cornice più ampia: quella della strategia per le aree interne piemontesi, che punta a rafforzare qualità della vita, mobilità, accesso ai servizi e nuove opportunità per giovani e famiglie. Politiche pensate per rendere la montagna un luogo competitivo, un laboratorio su cui costruire nuovi modelli di sviluppo.
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