Presentato in Provincia il Piano strategico di eradicazione e controllo della PSA
Si punta alle misure di contenimento, come l’installazione di barriere ex novo lungo le autostrade Torino-Savona e Alba-Asti e il rafforzamento delle barriere naturaliSi è tenuto, giovedì 24 luglio presso la Provincia, un importante incontro con il mondo venatorio sul tema della Peste Suina Africana. Convocata dal presidente Luca Robaldo e dal consigliere delegato alla PSA Silvano Dovetta, la riunione ha visto la partecipazione dei membri dei Comitati degli Ambiti Territoriali di Caccia, dei Comprensori Alpini, dei presidenti delle associazioni venatorie e le guardie venatorie volontarie che operano sul territorio provinciale.
Il dottore Alessandro Risso, dirigente dell'ufficio Caccia e Pesca provinciale, il dottor Luca Orlando dell’Asl CN1, la dottoressa Alessandra Berto della Regione Piemonte e il dottor Diego Lazzari della struttura del Commissario straordinario alla PSA hanno illustrato il Piano strategico di eradicazione e controllo della PSA nel cluster nord-ovest e la recente Ordinanza n.3/2025 contenente le misure di eradicazione e sorveglianza della malattia.
Le azioni da attuare nell’ambito delle popolazioni di suidi selvatici sono misure di contenimento, quali l’installazione di barriere ex novo lungo le autostrade Torino-Savona e Alba-Asti e il rafforzamento di barriere naturali al fine di contenere le movimentazioni di cinghiali dalle zone infette, le azioni di controllo numerico delle popolazioni di cinghiali attraverso il depopolamento, la sorveglianza passiva dei cinghiali con la segnalazione delle carcasse rinvenute e la ricerca attiva delle stesse, e il rafforzamento delle condizioni di biosicurezza da parte degli operatori.
All'incontro sono intervenuti il presidente Robaldo ed il consigliere delegato alla PSA Dovetta che ricordano che “la PSA è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce suini e cinghiali, ma non è trasmissibile all'uomo. È caratterizzata da alta mortalità nei suidi e può avere conseguenze economiche devastanti per il settore suinicolo a causa delle restrizioni commerciali, in particolare in una provincia come la nostra in cui sono presenti oltre 900 allevamenti che producono oltre 1 milione di capi all'anno. La Provincia di Cuneo, a partire dal primo focolaio rilevato nel territorio piemontese nel 2022, si è impegnata attivamente nel contrastare la peste suina africana, istituendo anche una Cabina di regia che si riunisce con cadenza quindicinale e vede la partecipazione dei principali attori del mondo suinicolo, agricolo e sanitario”.

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