Riserva Naturale Sorgenti del Belbo
Una piacevole passeggiata in Alta Langa a Montezemolo
Nella zona dell’estrema Alta Langa, tra i comuni di Montezemolo, Camerana e Saliceto, sorge la Riserva Naturale del Belbo; dove sfumano i morbidi paesaggi delle Langhe verso le Alpi Liguri, il territorio diventa selvaggio, si alternano boschi e prati. Questa terra povera di boscaioli e pastori conserva le sue caratteristiche di integrità e bellezza che ne fanno un gioiello da scoprire.
Scopo di questa riserva è tutelare l’ambiente di questo splendido altipiano collinare che presenta aspetti palustri stagionali e dove l’abbondante piovosità e la terra argillosa favoriscono e forniscono una notevole ricchezza botanica con ben 350 specie censite tra le quali 22 specie di orchidee.
Istituito nel 1993, ha una superficie di 422 ettari; il suo territorio si estende nei comuni di Montezemolo, Camerana e Saliceto con una quota minima di 645 ad un massimo di 812 metri di altitudine. La fitta rete di strade sterrate favorisce la mountain-bike e le passeggiate a cavallo.
Due parole su Montezemolo dove si possono visitare la parrocchiale dedicata a San Benedetto, costruita nel 1713, un antico castello e il palazzo dei Cordero eretto nel XVII secolo. Il primo week- end di luglio ha luogo l’antica fiera del miele, manifestazione a livello regionale che coinvolge moltissimi paesi produttori; è possibile visitare la mieloteca didattica.
L’area della riserva comprende un Centro visite, due sentieri principali ed un’area attrezzata nel cuore della riserva stessa.
Vi suggerisco un tipo di percorso che ho sperimentato la primavera scorsa.
Arriviamo da Ceva alla rotatoria di Montezemolo, parcheggiamo l’auto vicino ad un bar e dal lato opposto imbocchiamo una stradina che scende tra la direzione Savona – Camerana, passando vicino al Centro Visite e museo del miele. Proseguiamo a piedi per 500 metri e poi svoltiamo a sinistra su sterrata, via Nuova Belbo, entriamo nelle zone coltivate, appena piegato a destra attraversiamo il rigagnolo della sorgente del Belbo. In leggera salita ci inoltriamo nel bosco, sul confine tra Piemonte - Liguria. Raggiungiamo il valloncello di Rio Belbissola, affluente del Belbo e guadagniamo il crinale che divide le Valli Belbo e Bormida, seguiamo le insegne per il Pilone del Foresto. Questo tratto di rada vegetazione offre una bella veduta su Montezemolo e sulle Alpi Liguri; di grande interesse sono questi pendii erbosi che rappresentano un importante habitat per le molte specie di orchidee. Attraversiamo la strada per Saliceto e attraverso un fitto bosco arriviamo al Bric Cavagna (731 m., un’ora circa). Poco più avanti sulla nostra sinistra si stacca un sentiero denominato Sentiero Natura “di albero in albero” che scende direttamente all’area attrezzata dove troviamo un grande tabellone in legno ( n° 5 di albero in albero “il silenzio”). Proseguiamo verso il pilone passando per il Bric Biola (731 m.) seguiamo il tabellone n° 4 e il n° 3 per arrivare poi al Pilone del Foresto al limite nord-est della riserva, sulla strada per Camerana (due ore). Ritorniamo brevemente sui nostri passi e imbocchiamo una stradina sulla destra (indicazione per Montezemolo), scendiamo verso il centro della valle. Qui l’ambiente cambia e diventa umido; incrociamo la deviazione che conduce al sentiero natura, all’ingresso n° 1 sulla strada per Camerana. Noi proseguiamo e attraversiamo il Belbo e ci dirigiamo verso l’area attrezzata Vipiana; attraversiamo un ponticello e ci troviamo in una bella zona ombrosa con molti tavoli e numerosi cartelli informativi, ideale per la sosta pranzo (640 m.). Ci rimane solo un’oretta di percorso per arrivare a Montezemolo. Un breve tratto e siamo sulla strada asfaltata dove proseguiamo verso sinistra per 200 metri e poi sulla sterrata verso destra che conduce sulla “provinciale 66 delle langhe” nell’abitato della frazione Villa; a sinistra dopo circa un chilometro raggiungiamo Montezemolo passando dalla chiesa di San Benedetto, il castello e il palazzo Cordero di Montezemolo.
Quota di partenza e arrivo m. 741, 10 chilometri totali, dislivello 250 metri in salita e altrettanto in discesa, tempo totale circa 4 ore; la stagione ottimale è maggio-giugno e settembre-ottobre.
Questa escursione non è una semplice camminata ma una vera e propria escursione in un’area protetta in cui si può camminare, osservare moltissimi fiori e godere di paesaggi bellissimi e scoprire interessanti elementi legati alla storia del territorio.
Scopo di questa riserva è tutelare l’ambiente di questo splendido altipiano collinare che presenta aspetti palustri stagionali e dove l’abbondante piovosità e la terra argillosa favoriscono e forniscono una notevole ricchezza botanica con ben 350 specie censite tra le quali 22 specie di orchidee.
Istituito nel 1993, ha una superficie di 422 ettari; il suo territorio si estende nei comuni di Montezemolo, Camerana e Saliceto con una quota minima di 645 ad un massimo di 812 metri di altitudine. La fitta rete di strade sterrate favorisce la mountain-bike e le passeggiate a cavallo.
Due parole su Montezemolo dove si possono visitare la parrocchiale dedicata a San Benedetto, costruita nel 1713, un antico castello e il palazzo dei Cordero eretto nel XVII secolo. Il primo week- end di luglio ha luogo l’antica fiera del miele, manifestazione a livello regionale che coinvolge moltissimi paesi produttori; è possibile visitare la mieloteca didattica.
L’area della riserva comprende un Centro visite, due sentieri principali ed un’area attrezzata nel cuore della riserva stessa.
Vi suggerisco un tipo di percorso che ho sperimentato la primavera scorsa.
Arriviamo da Ceva alla rotatoria di Montezemolo, parcheggiamo l’auto vicino ad un bar e dal lato opposto imbocchiamo una stradina che scende tra la direzione Savona – Camerana, passando vicino al Centro Visite e museo del miele. Proseguiamo a piedi per 500 metri e poi svoltiamo a sinistra su sterrata, via Nuova Belbo, entriamo nelle zone coltivate, appena piegato a destra attraversiamo il rigagnolo della sorgente del Belbo. In leggera salita ci inoltriamo nel bosco, sul confine tra Piemonte - Liguria. Raggiungiamo il valloncello di Rio Belbissola, affluente del Belbo e guadagniamo il crinale che divide le Valli Belbo e Bormida, seguiamo le insegne per il Pilone del Foresto. Questo tratto di rada vegetazione offre una bella veduta su Montezemolo e sulle Alpi Liguri; di grande interesse sono questi pendii erbosi che rappresentano un importante habitat per le molte specie di orchidee. Attraversiamo la strada per Saliceto e attraverso un fitto bosco arriviamo al Bric Cavagna (731 m., un’ora circa). Poco più avanti sulla nostra sinistra si stacca un sentiero denominato Sentiero Natura “di albero in albero” che scende direttamente all’area attrezzata dove troviamo un grande tabellone in legno ( n° 5 di albero in albero “il silenzio”). Proseguiamo verso il pilone passando per il Bric Biola (731 m.) seguiamo il tabellone n° 4 e il n° 3 per arrivare poi al Pilone del Foresto al limite nord-est della riserva, sulla strada per Camerana (due ore). Ritorniamo brevemente sui nostri passi e imbocchiamo una stradina sulla destra (indicazione per Montezemolo), scendiamo verso il centro della valle. Qui l’ambiente cambia e diventa umido; incrociamo la deviazione che conduce al sentiero natura, all’ingresso n° 1 sulla strada per Camerana. Noi proseguiamo e attraversiamo il Belbo e ci dirigiamo verso l’area attrezzata Vipiana; attraversiamo un ponticello e ci troviamo in una bella zona ombrosa con molti tavoli e numerosi cartelli informativi, ideale per la sosta pranzo (640 m.). Ci rimane solo un’oretta di percorso per arrivare a Montezemolo. Un breve tratto e siamo sulla strada asfaltata dove proseguiamo verso sinistra per 200 metri e poi sulla sterrata verso destra che conduce sulla “provinciale 66 delle langhe” nell’abitato della frazione Villa; a sinistra dopo circa un chilometro raggiungiamo Montezemolo passando dalla chiesa di San Benedetto, il castello e il palazzo Cordero di Montezemolo.
Quota di partenza e arrivo m. 741, 10 chilometri totali, dislivello 250 metri in salita e altrettanto in discesa, tempo totale circa 4 ore; la stagione ottimale è maggio-giugno e settembre-ottobre.
Questa escursione non è una semplice camminata ma una vera e propria escursione in un’area protetta in cui si può camminare, osservare moltissimi fiori e godere di paesaggi bellissimi e scoprire interessanti elementi legati alla storia del territorio.
Luciano Giordano
MONTEZEMOLO Riserva Naturale del Belbo