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CUNEO - Wednesday 11 June 2025, 15:57

Si è concluso il primo anno della Giunta Cirio, Marco Gallo: “Abbiamo mantenuto la promessa con gli elettori”

L’assessore della Regione Piemonte: “Ho partecipato finora a più di duecento eventi nella Granda. Credo di aver toccato almeno la metà dei Comuni della provincia"
Si è concluso il primo anno della Giunta Cirio, Marco Gallo: “Abbiamo mantenuto la promessa con gli elettori”
Riceviamo e pubblichiamo:
 
A un anno dall’elezione in Consiglio regionale, con il record di preferenze tra i candidati della Lista Cirio e la nomina ad assessore, la soddisfazione più grande è nell’aver mantenuto la promessa con gli elettori: essere un interlocutore attento e presente per il Cuneese. Ho partecipato finora a più di duecento eventi nella Granda, sono stato a Briga Alta (prima tappa di Capodanno) e Serralunga d’Alba, ad Acceglio e Scagnello, a Canale e Vernante. In altre parole, credo di aver toccato almeno la metà dei comuni della provincia. Per ascoltare, innanzitutto. 
 
Poi ci sono gli atti da assessore che, pur avendo un respiro regionale, hanno effetti anche in provincia di Cuneo. A partire dal sistema neve che, come ha dimostrato un recente studio, resta il primo motore della nostra montagna. Per ogni euro speso dai turisti ne ritornano due e mezzo al territorio. Il finanziamento più importante è il bando da 50 milioni appena partito che offre agli enti locali l’opportunità di migliorare sicurezza e qualità degli impianti, con un occhio anche alla destagionalizzazione dello sci. Puntiamo anche nel Cuneese a una conversione degli impianti di risalita nei mesi estivi e in generale per promuovere l’outdoor, un settore in crescita, soprattutto in una provincia come la nostra che offre più opportunità. Ma c’è da lavorare: solo un operatore su quattro spinge per una stagione più ampia. Poi ci sono stati i contributi per l’innevamento artificiale che resta la carta migliore per garantire l’avvio della stagione anche quando non c’è neve.
 
Tra le tematiche affrontate quella del tartufo messo in crisi dai cambiamenti climatici. Abbiamo deciso di posticipare la data della raccolta e promosso una serie di iniziative per valorizzare il patrimonio tartufigeno.  Il tartufo per le colline di Langhe e Roero è come la neve per le vallate: un’eccellenza da salvaguardare innanzitutto per l’impatto economico.
 
Abbiamo investito molto in montagna, per migliorare la qualità della vita, finanziando l’attività delle Unioni montane, che in provincia sono 14 e che contiamo di rafforzare con una riforma entro la legislatura, dei quattro Gal che operano nella Granda per dar forma a progetti locali (51 milioni in tutto il Piemonte) delle Green Communities (20 milioni in totale, con ricadute per le valli Maira, Grana e Tanaro). 
 
Il Cuneese, insieme con la città metropolitana di Torino, fa parte del progetto di cooperazione transfrontaliera Alcotra che è un altro importante modello di sviluppo per la montagna: finanzia progetti di largo respiro ma anche microprogetti da 25 a 75mila euro che nell’Infoday che abbiamo organizzato a febbbraio a Cuneo hanno raccolto molto interesse. Il Piemonte finora si è assicurato fondi per 40 milioni. 
 
Sul fronte urbanistico, dopo aver sbloccato l’impasse per 4 mila pratiche edilizie dovuta alla sentenza di un anno fa della Corte Costituzionale, ora siamo impegnati nel cambiare la legge numero 56, che è vecchia di mezzo secolo e che va riaggiornata per assicurare il governo del territorio. Altrettanto importante il decreto “Cresci Piemonte”, voluto dal presidente Cirio per ridurre i tempi burocratici per i progetti legati a Pnrr e fondi europei, con contributi per i Comuni con meno di 5mila abitanti. 
 
Con la mia squadra ci siamo impegnati molto anche sul fronte dei servizi. Grazie a un contributo di quasi 700 mila euro abbiamo garantito la scuola nelle terre alte, anche nelle zone di massima marginalità e per ridurre le pluriclassi: undici gli istituti cuneesi che ne hanno usufruito. 
 
E poi abbiamo promosso una sorta di patto etico con Abi Piemonte e Uncem sulla desertificazione bancaria che sta penalizzando non solo la montagna. I primi segnali di inversione di tendenza sono arrivati proprio dal Cuneese con nuovi sportelli a Venasca e Vernante garantiti da banche del territorio al posto dei big del credito.
 
Marco Gallo
Assessore della Regione Piemonte
 
c.s.
luogo CUNEO
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Tag:
Regione Piemonte - Marco Gallo - Granda - Giunta Cirio
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