Tagli ai fondi per le strade provinciali, per il Consiglio regionale “non è urgente”
La risposta della presidenza arriva alla consigliera cuneese Giulia Marro (Avs), che aveva domandato un question time sul temaRiceviamo e pubblichiamo.
Ieri abbiamo saputo con una nota scritta dal Presidente del Consiglio Regionale che il nostro question time sui tagli ai fondi per la manutenzione delle strade provinciali non è stato ammesso all’urgenza e dunque non riceveremo risposta al prossimo Consiglio Regionale. Eppure la domanda era semplice, e crediamo importante per chi ogni giorno percorre quelle strade: dove li troviamo i 6 milioni di euro che la Provincia di Cuneo ha perso per la manutenzione straordinaria?
Con il taglio del 70% deciso dal Ministero delle Infrastrutture, oltre 11 milioni in meno tra il 2025 e il 2028 mettono a rischio asfaltature già programmate, interventi progettati e interi collegamenti tra territori. A farne le spese saranno come sempre i cittadini, che continueranno a viaggiare su strade dissestate e insicure.
Volevamo sapere se la Regione Piemonte si è fatta sentire col Governo per chiedere il ripristino dei fondi. Oppure se ha intenzione, in alternativa, di metterci del suo. Sono risorse fondamentali per la sicurezza, per l’occupazione e per la tenuta infrastrutturale. Ma ci è stato risposto che l’interrogazione non è urgente.
Non è urgente sapere se le strade saranno messe in sicurezza? Non è urgente dire ai piemontesi che fine faranno quei fondi? Se non è una priorità questa, ci dicano loro cosa lo è. Siamo forse di fronte solo a un braccio di ferro politico come quello visto in Provincia, dove destra e sinistra hanno presentato due ordini del giorno distinti su questo tema, ciascuno votato solo da una parte politica?
Presidente Cirio, noi la domanda la rilanciamo qui: intende chiedere conto a Salvini e al suo Ministero del perché quei fondi sono spariti? O intende metterci risorse regionali, subito, per evitare che a pagare siano ancora una volta i territori?
Sappiamo che i fondi erano destinati anche a Genova, e che ora potrebbero non esserlo più, con la città passata al centrosinistra. E allora, vogliamo chiarezza: si parla col Governo o si tirano fuori i soldi? I cittadini non aspettano le chiacchiere, aspettano che le strade non crollino sotto le loro auto, bici, piedi.
Giulia Marro
Consigliera regionale AVS
c.s.

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