Accordo tra Provincia, Comune di Sant’Albano e Dentis Recycling per la messa in sicurezza della provinciale 43
Il tratto interessato è quello compreso tra il concentrico e frazione Dalmazzi, non più adeguato al traffico odiernoLo scorso lunedì 30 giugno è stato sottoscritto l’accordo convenzionale tra la Provincia di Cuneo, il Comune di Sant’Albano stura e la società Dentis Recycling Italy per la definizione di interventi di messa in sicurezza della strada provinciale 43 nel tratto Sant’Albano Stura – frazione Dalmazzi.
Nel collegare il concentrico alla frazione Dalmazzi, la sp 43 attraversa una zona ricca di attività artigianali e produttive e per questo è quotidianamente attraversata da un traffico intenso, anche pesante. Le attuali caratteristiche della carreggiata, però, non sono più adeguate a sostenere in sicurezza questi flussi. In questo contesto si inserisce il significativo piano di investimenti avviato dalla Dentis Recycling Italy, azienda leader nel settore dell’economia circolare, che trasformerà il sito di Sant’Albano Stura in uno dei poli più innovativi a livello europeo per il riciclo del PET: il progetto è stato riconosciuto di rilievo europeo, tanto da rientrare nei finanziamenti del PNRR legati alla transizione ecologica.
Alla luce di questo sviluppo, e in vista del prevedibile aumento del traffico pesante, la Provincia di Cuneo, il Comune di Sant’Albano Stura e la stessa Dentis hanno avviato un confronto costruttivo e condiviso, volto a pianificare gli interventi necessari per migliorare la percorribilità della sp 43, rendendola più sicura e adatta alle esigenze presenti e future del territorio.
La firma dell’accordo, sottoscritto dal Presidente della Provincia Luca Robaldo, dal sindaco di Sant’Albano Stura Massimo Ravera e da Corrado Dentis in qualità di amministratore delegato della ditta omonima, rappresenta il primo passo in questa direzione, a cui farà seguito entro l’estate l’approvazione di uno studio di fattibilità tecnica, indispensabile per poter ottenere le necessarie autorizzazioni ambientali.
Il successivo sviluppo si dipanerà quindi su due ambiti: da un lato il completamento dell’iter autorizzativo in materia ambientale, e dall’altro la ricerca dei fondi necessari a coprire le spese dell’intervento, anche mediante l’eventuale ricorso a finanziamenti privati.

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