Si è concluso a Fossano il percorso di audizioni per il nuovo Piano socio-sanitario regionale
Tra le criticità emerse spiccano la carenza di personale, soprattutto nell’area della prevenzione, il crescente carico di lavoro e alcune difficoltà organizzativeLa quarta Commissione del Consiglio regionale ha concluso a Fossano il percorso di audizioni dedicato al nuovo Piano socio-sanitario regionale. Il confronto, presieduto da Luigi Icardi con la presenza del vicepresidente Daniele Valle, rappresenta l’ultima tappa di un percorso diffuso che nelle ultime settimane ha coinvolto esperti, ordini professionali, sindacati, amministratori locali, associazioni e reti territoriali. La proposta del Piano, che dovrà ora essere discussa in Commissione e poi votata in Consiglio, punta a rafforzare la dimensione sociale dell’assistenza e a costruire un sistema capace di rispondere meglio ai bisogni dei cittadini, in particolare delle fasce più fragili o a rischio di marginalità. La fotografia attuale dei servizi mette in luce punti di forza e debolezze, indicando la necessità di un’organizzazione più efficiente, che eviti sprechi e valorizzi le risorse disponibili.
Tra le criticità riferite nelle audizioni spiccano la carenza di personale, soprattutto nell’area della prevenzione, il crescente carico di lavoro e alcune difficoltà organizzative. I rappresentanti dei territori hanno ribadito la necessità di un approccio a rete, di nuove competenze professionali e di una collaborazione stabile con il Terzo settore.
Nel corso della tappa fossanese sono intervenuti numerosi sindaci: Dario Tallone (Fossano) ha evidenziato l’importanza del coinvolgimento delle comunità; Patrizia Manassero (Cuneo) ha chiesto un Piano aggiornabile periodicamente e sostenibile; Giovanni Fogliato (Bra) ha riportato l’attenzione sulle emergenze legate ai minori e all’abitazione; Roberta Robbione (Borgo San Dalmazzo), presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl Cn1, ha affrontato i temi della riforma della disabilità, della rete ospedaliera e del nuovo ospedale di Cuneo. Giuseppina Facco, sindaca di Santo Stefano Roero e presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl Cn2, ha invece sottolineato la scarsa integrazione tra ambiti sanitari e sociali.
Il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, ha ricordato come “i sindaci siano il terminale delle esigenze dei territori, cui occorre dare risposte concrete”. Spazio anche al punto di vista delle direzione delle Asl Cn1 e Cn2 e del 118: la direttrice dell’Emergenza Territoriale, Sara Borga, ha segnalato l’aumento degli interventi - circa 6.900 l’anno - e la necessità di una gestione più moderna delle automediche. Nel pomeriggio, il confronto con gli ordini professionali di medici, infermieri, ostetriche, veterinari, professioni sanitarie e farmacisti, e con i gestori dei servizi socio-assistenziali e il volontariato. Da un lato è arrivato l’invito a definire un Piano davvero condiviso; dall’altro, i consorzi sociali hanno chiesto strategie chiare, risorse adeguate e una valorizzazione delle professionalità impegnate quotidianamente sul territorio. Per chiarimenti finali sono intervenuti Giulia Marro (Avs) e gli stessi Icardi e Valle.
Con la tappa di Fossano si chiude dunque la fase di ascolto, mentre la Commissione si prepara a valutare e modellare il nuovo Piano socio-sanitario sulla base delle istanze raccolte.
FOSSANO Fossano

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