Abbatte un camoscio in un'area protetta, denunciato
L'uomo è stato fermato dai guardiaparco del Parco Alpi Marittime la scorsa settimana. L'animale e l'arma sono stati sequestratiGiovedì 13 novembre i guardiaparco delle Aree Protette Alpi Marittime hanno fermato e denunciato un cacciatore sorpreso ad abbattere un esemplare di camoscio all'interno dell'area protetta. L'animale e l'arma utilizzata nel commettere il reato sono stati sequestrati. Un collega cacciatore è invece stato verbalizzato per aver commesso illeciti amministrativi.
Le violazioni si sono verificate nel Parco Naturale del Marguareis, in Valle Tanaro, e nei pressi del confine con l'alta Valle Ellero che rientra all'interno della Zona Speciale di Conservazione ZSC Alte Valli Pesio e Tanaro.
La caccia nel Parco si configura come reato in violazione dell'art. 21 comma 1 lett. b e art. 30 comma 1 lett. d della L. 157/1992 e introduzione di armi all'interno di Area Protetta in violazione dell'art. 11 comma 2 lett. f e art. 30 comma 1 della L. 394/1991 (Legge quadro sulle Aree Protette).
In Italia la caccia è regolamentata dalla Legge 157 del 1992 (poi aggiornata nel 2002) "Norme per la tutela della fauna selvatica omeoterma e il prelievo venatorio" e dalle rispettive leggi regionali; l'articol 30 della L. 157/92 prevede l'arresto fino a 6 mesi e l'ammenda da 464 a 1.549 euro per chi esercita l'attività venatoria in Parchi nazionali e regionali, riserve naturali, oasi di protezione, nelle zone di ripopolamento e cattura, in parchi e giardini urbani, oltre che nei terreni adibiti ad attività sportive. Si rischiano inoltre provvedimenti di sospensione, revoca e divieto della licenza di porto di armi a uso venatorio.
L'intervento condotto dai guardiaparco delle Aree Protette Alpi Marittime rientra nella normale attività svolta dal Settore Vigilanza sul territorio gestito dall'Ente, che comprende il Parco Alpi Marittime, il Parco del Marguareis, otto Riserve Naturali e 20 siti, tra ZSC e ZPS, della Rete Natura 2000.
CHIUSA DI PESIO Cronaca

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