"Autorizzare Motovigna una scelta miope, per non dire folle"
L'ex consigliere regionale Fabrizio Biolè, residente a Clavesana, scrive al Sindaco: "Chi amministra non si rende conto della direzione verso la sostenibilità che ha preso lo sviluppo turistico"Riceviamo e pubblichiamo.
Puntuale come le tasse, da una ventina d’anni a questa parte, anche in questo ottobre, un spicchio del suggestivo territorio della Langa verrà impattato, solcato e inevitabilmente segnato dalla cosiddetta “cavalcata” nell’evento per moto enduro pittorescamente denominato “Motovigna”.
Ancora una volta zone boscate, rivi e campi ai margini di un importantissimo patrimonio Unesco, con i loro legittimi abitanti animali e vegetali, saranno messi a dura prova dai feroci battistrada e cosparsi di fumi di scarico e pervasi da rombi assordanti che spezzeranno gorgoglii e cinguetti.
È un vero peccato che chi amministra i nostri paesi non si renda conto della criticità degli effetti di una semplice delibera di deroga – pur legittima - alle prescrizioni generali imposte dalla legge regionale 32 del 1982 che saggiamente vieta percorsi fuori strada con mezzi motorizzati!
È vieppiù un vero peccato che chi amministra i nostri paesi non si renda conto della naturale direzione, verso una generale e remunerativa sostenibilità, che ha preso, da tempo e fortunatamente, lo sviluppo turistico, specie nei territori scarsamente urbanizzati. Ed è un peccato tutt’altro che veniale la superficialità con cui tutto ciò accade.
Non ho certo la pretesa di rivolgermi alla coscienza di tutte le singole amministrazione che ancora una volta, per un ignavo “vivi e lascia vivere” dimenticano il proprio ruolo di presidio per la salvaguardia dell’ambiente – articoli 9 e 41 della Carta sulla quale ogni Sindaco giura ad inizio mandato - autorizzando tale evento.
Ma al geometra Bruno Terreno, Sindaco del comune in cui vivo – Clavesana - sì: mi sento di scrivere pubblicamente!
Perché autorizzare, di concerto con la propria Giunta, e in una giornata in cui il paese sarà impegnato in diversi eventi culturali – la tradizionale castagnata della cantina cooperativa, la suggestiva rievocazione storica, la “passeggiata rosa” contro la violenza di genere e l’evento letterario presso il museo etnografico -, che decine di mezzi motorizzati siano liberi di impattare chimicamente, fisicamente e acusticamente sul nostro territorio, è chiaramente una scelta miope, per non dire folle.
E poi è strano, molto strano, che chi ha votato l’autorizzazione all’unanimità – con Terreno, anche gli assessori Ballauri e Bracco – non abbia titubato un momento rispetto alla decisione di approvare la delibera 54.
“Strano” perché in diversi altri frangenti e su diverse altre questioni, il dubbio, o addirittura l’indecisione, hanno accompagnato i provvedimenti dell’organo esecutivo.
Servono degli esempi?:
Rimanendo in campo ambientale, ad esempio, la annunciata decisa opposizione all’insediamento della maxi antenna sulla collina sovrastante il capoluogo, esplicitata in seduta di consiglio nell’aprile scorso, non ha mai trovato formalizzazione in alcuna delibera politica di giunta. Almeno non che io sappia…
...e ancora: le ondivaghe idee sulla soluzione per la salvaguardia dei concittadini abitanti in borgata Gerino: si costruirà un muraglione a difesa dalle esondazioni o le famiglie verranno rilocalizzate in zona sicura? Se la memoria non mi inganna si sono già susseguiti almeno quattro cambi di strategia in pochissimi mesi...
Altro esempio, questa volta in campo urbanistico: l’intelligente scelta di trasformare via Valle d’Aosta in strada a senso unico, con la creazione di utilissimi stalli di sosta è rimasta mera dichiarazione orale fatta all’ultima seduta di consiglio del 2024. Salvo trasformarsi in ordinanza, mai attuata e prontamente revocata…
E potrei continuare…
Insomma: in un’anno e mezzo di mezze decisioni e di scarsa visione programmatica, una delle pochissime nette presa di posizione sembra proprio essere quella a favore del rovinoso impatto uditivo, chimico e fisico che la (ir)resistibile cavalcata a motore ci regalerà domenica 19? Che amarezza!
Caro Terreno, non ci siamo! Come si dice: vi sono ampi spazi di miglioramento…
Fabrizio Biolé

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