Consegnati a Caramagna quattro “Aratri d’oro” e il premio “Orgoglio agricolo”
Riconoscimenti ad associati “storici” di Santo Stefano Belbo, Rocca de’ Baldi, Vottignasco e Savigliano e all’ex presidente della Camera di Commercio di Cuneo, Ferruccio DardanelloAl termine dell’assemblea annuale della Confagricoltura di Cuneo a Caramagna Piemonte sono stati consegnati gli “Aratri d’oro”, riconoscimenti annuali che l’organizzazione professionale attribuisce ad agricoltori suoi associati che si siano particolarmente distinti nella loro attività , a quattro imprenditori agricoli cuneesi: Vittorio Bocchino (Santo Stefano Belbo), Adriano Vizio (Rocca de’ Baldi), Bruna Cravero (Vottignasco), Giovanni e Giuseppe Ingaramo (Savigliano). Il premio “Orgoglio agricolo” è andato all’ex presidente della Camera di Commercio di Cuneo, Ferruccio Dardanello. Di ciascuno riportiamo una breve scheda biografica.
Vittorio Bocchino (Santo Stefano Belbo) – “Aratro d’oro”
Vittorio Bocchino nasce il 30 dicembre del 1949 in LocalitĂ Bauda a Santo Stefano Belbo, dove i genitori coltivano principalmente vigneti moscato, ma non mancano la frutta, i cereali e anche una piccola stalla.
Dopo la licenza elementare, Vittorio nel 1960 interrompe gli studi e si dedica fin da subito all’azienda agricola di famiglia.
Verso la fine degli anni ’60, Vittorio inizia il percorso di trasformazione aziendale con l’estirpazione dei frutteti e l’impianto di nuovi vigneti a moscato; inoltre da avvio al primo ampliamento della cantina, per intraprendere l’attività di vinificazione di uve moscato, diventando così fornitore di mosto per le cantine Gancia e Martini & Rossi.
Nel 1976 insieme a cinque viticoltori fonda “I Vignaioli di Santo Stefano Belbo”, azienda nata con l’obiettivo di ricreare intorno all’immagine dell’uva moscato un nuovo modello di qualità e di promozione del territorio.
A metà degli anni ’80, Vittorio inizia a diminuire gradatamente il proprio impegno con i Vignaioli e ritorna al timone della propria azienda. Nel 1991 sposa Laura con cui ha due figli: Francesco e Delia.
A partire dal 2014, sotto l’occhio vigile di Vittorio, Francesco inizia a muovere i primi passi in azienda e proseguendo con lo spirito e la volontà del papà , ritorna a imbottigliare il vino prodotto dai propri vigneti, i Söri, i vigneti eroici del moscato.
Nel 2021 le redini dell’azienda passano definitivamente ai figli. Vittorio da sempre associato e partecipe all’attività sindacale di Confagricoltura, continua ad aiutare e consigliare Francesco e Delia nei lavori agricoli e di cantina e, forte della sua esperienza, con sicura soddisfazione per l’impegno profuso negli anni, ne raccoglie insieme alla moglie e i figli i meritati frutti.
Adriano Vizio (Rocca de’ Baldi) – “Aratro d’oro”
Adriano Vizio nasce a Rocca de’ Baldi il 30 novembre 1952. A 14 anni viene inserito in azienda per aiutare il padre Domenico e la madre Margherita Bertolino nell’attività di famiglia, che conta circa 20 giornate di terreno e un allevamento di 14 vacche piemontesi.
Nel 1980 insieme al fratello maggiore Giacomo costituisce l’azienda Vizio Fratelli dedita all’allevamento di bovini di razza Piemontese e di razza Frisona per la produzione di latte, a cui viene affiancata la coltivazione di 90 giornate di terreno.
Nel 1982 sposa Marina Basso con la quale avrà tre figli: Luca, Daniela e Massimo.
Dal 2003 l’azienda si specializza esclusivamente nell’allevamento di bovini di razza Piemontese.
Nel 2008 Massimo, il figlio più giovane di Adriano, diventa coadiuvante in azienda e nel 2016 ne assume la titolarità, portando avanti la tradizione di famiglia con il supporto del padre, che collabora nella gestione e nei lavori aziendali.
Massimo e il papà Adriano continuano ad investire in azienda, costruendo una moderna stalla a stabulazione libera dove poter allevare i bovini nel pieno rispetto degli standard di benessere animale. Oggi l’azienda, fiore all’occhiello nella zona, ha una conduzione di 110 giornate di terreno, di cui 45 in proprietà, coltivate principalmente a foraggio per l’alimentazione dei 220 capi di razza Piemontese. Adriano, da sempre associato a Confagricoltura, continua tutt’ora ad aiutare e consigliare il figlio Massimo nei lavori agricoli.
Bruna Cravero (Vottignasco) – “Aratro d’oro”
Bruna Cravero nasce il 5 ottobre 1953 a Vottignasco da una famiglia contadina. Dopo le scuole medie, prosegue i suoi studi a Pinerolo come infermiera e all’età di 16 anni incontra Giacomo Gastaldi, che sposerà due anni dopo. Dalla loro unione nascono tre figli: Claudio, Massimo e Elena.
Bruna si dedica con il marito alla gestione dell’azienda agricola di famiglia, un’attività che Giacomo e suo padre avevano avviato nel 1966 a Montanera.
Nel 1974 Bruna e Giacomo si trasferiscono a Vottignasco, dove affittano un terreno di 30 giornate per l’allevamento di sette vacche da latte, dando così inizio ad una nuova azienda.
Negli anni, grazie al loro impegno e dedizione, l’azienda si ingrandisce, con il progressivo coinvolgimento dei figli, che fin dalla giovane età aiutano i genitori nelle attività dell’azienda.
Nel 1998 l’azienda è stata riconvertita, passando dall’allevamento di vacche da latte a bovini da carne e da allora ha subìto diverse trasformazioni, con la costruzione di cinque moderne stalle che oggi ospitano 1200 bovini da ingrasso allevati a ciclo continuo. Parallelamente aumentano i terreni coltivati, attualmente pari a 270 giornate, nei Comuni di Vottignasco e Villafalletto.
Nel 2018, dopo la scomparsa di Giacomo, l’attività passa in conduzione ai figli Claudio e Massimo, che proseguono ancora oggi la tradizione famigliare insieme alle loro mogli Daniela e Romina e al nipote Marco, figlio di Massimo.
Bruna, ora nonna di otto nipoti, continua a mettere a disposizione la sua esperienza, supportando e consigliando i figli nella gestione amministrativa dell’azienda, affiancata dalle nuore.
Giovanni e Giuseppe Ingaramo (Savigliano) – “Aratro d’oro”
L’azienda agricola Ingaramo ha origine con Giovanni Battista, che nel 1951 si trasferisce in Regione Gorra a Savigliano per dedicarsi alla coltivazione di 70 giornate e all’allevamento di 100 capi di bovini Piemontesi.
Giovanni Battista sposa Francesca Tortone, con la quale avrà quattro figli: Giovanni, Giuseppe, Francesco e Maria.
Grazie al supporto dei figli, che fin da ragazzi aiutano i genitori nell’attività agricola, l’azienda continua a ingrandirsi e nel 1969, con grandi sacrifici, la famiglia acquista la Cascina Gorra e fonda una nuova azienda: la Ingaramo Fratelli.
I tre fratelli, con le rispettive famiglie, portano avanti la tradizione e diversificano l’attività, puntando anche sulla frutticoltura oltre che sull’allevamento di bovini di razza Piemontese e sulla coltivazione dei cereali.
Nel 2008, dopo la prematura morte di Francesco, suo figlio Silvio lo sostituisce nella gestione dell’azienda, così come il cugino Andrea subentra al padre Giuseppe, e insieme allo zio Giovanni avviano tre percorsi produttivi differenti pur mantenendo una stretta collaborazione.
Attualmente le aziende, realtà all’avanguardia e punto di riferimento per l’agricoltura saviglianese, sono specializzate nella cerealicoltura, zootecnia e frutticoltura. La famiglia Ingaramo ha sempre dedicato tempo e risorse all’attività sindacale in Confagricoltura. Tra gli impegni ricordiamo il ruolo di Giovanni nella Sezione provinciale lattiero-casearia e in qualità di delegato regionale, e quello di Andrea, attualmente consigliere di Confagricoltura Cuneo e presidente della Sezione provinciale cerealicola.
Ferruccio Dardanello (Mondovì) – “Orgoglio Agricolo”
Ferruccio Dardanello nasce a Mondovì il 29 giugno 1944. Laureato in Scienze Politiche e imprenditore di successo nel settore del commercio, ha ricoperto numerosi incarichi in Confcommercio, a livello provinciale, regionale e nazionale.
Accanto all’attività lavorativa, ha sempre mostrato una forte passione politica, che lo ha portato nel 1980 ad essere eletto consigliere del Comune di Mondovì e nel 1988 a diventare membro del Consiglio regionale del Piemonte. Una carica quest’ultima per la quale viene riconfermato nel 1992, ma a cui rinuncia l’anno successivo perché nominato presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura della provincia di Cuneo: un ruolo ricoperto per 27 anni con senso di responsabilità e dedizione.
Uomo dalla personalità solare e determinata, ha all’attivo numerose esperienze in ambito associativo, sociale, bancario ed economico. Non si può non citare il suo impegno alla guida di Unioncamere nazionale e regionale e delle Camere di Commercio italiane nel mondo, ruolo svolto lavorando con impegno per far crescere il peso delle imprese italiane all’estero.
Nel 2000 fonda Agroqualità , società per la certificazione della qualità nell’agroalimentare, di cui sarà presidente fino al maggio 2022.
Una carriera colma di soddisfazioni, improntata sulla promozione del territorio e dell’immagine degli italiani nel mondo, sempre con un occhio di riguardo al Cuneese. Il riconoscimento va a Ferruccio Dardanello proprio per l’impegno nella valorizzazione della provincia, delle sue produzioni ed eccellenze e per aver raccontato in tutto il mondo il “modello Cuneo”.
c.s.

Confagricoltura
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