La provincia di Cuneo si conferma attenta alla lotta allo spreco alimentare e alla povertà
Il territorio della Granda si distingue come realtà virtuosa grazie all'impegno di una rete sempre più attiva di associazioniLa provincia di Cuneo si conferma un territorio attento alla lotta allo spreco alimentare e alla povertà, dimostrando come l'impegno congiunto di associazioni, enti locali e cittadini possa generare un impatto significativo sulla sostenibilità ambientale e l'inclusione sociale. Il territorio cuneese, pur caratterizzato da un settore agroalimentare dinamico, registra un aumento della povertà alimentare (Report Caritas 2024). In un contesto nazionale in cui anche lo spreco alimentare è in crescita, Cuneo si distingue come una realtà virtuosa grazie all’impegno di una rete sempre più attiva di associazioni.
Dal 2021, il territorio cuneese è stato al centro di varie iniziative che hanno affrontato in modo condiviso il tema dello spreco alimentare e della povertà. In continuità con queste esperienze, nel 2024 è stato avviato il progetto “Tutto il resto”, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, che raccoglie e coordina il lavoro di una rete già attiva: le cinque Caritas diocesane della provincia di Cuneo e le associazioni Ali Spiegate, Pane al Pane e LVIA. L’obiettivo è rafforzare la capacità di recuperare e redistribuire il cibo in modo più efficace, collaborando con il tessuto produttivo locale per un impatto ambientale e sociale positivo.
Attraverso la collaborazione con supermercati, commercianti e ambulanti, nel solo 2024 sono stati recuperati oltre 292.000 kg di cibo, redistribuiti a più di 5.000 persone in situazione di bisogno. L’obiettivo è duplice: contrastare la povertà alimentare e ridurre l’impatto ambientale del cibo sprecato. Un esempio concreto dell’efficacia di questa collaborazione è la recente colletta alimentare organizzata il 14 giugno 2025 in 26 punti vendita Mercatò, che ha permesso di raccogliere quasi 16.000 kg di alimenti, grazie al lavoro di centinaia di volontari coordinati da Ali Spiegate e dalle Caritas. L’iniziativa ha risposto a una crescente carenza di generi di prima necessità.
A Cuneo è stato attivato il primo Tavolo cittadino sulle politiche del cibo, e nel 2024 è stato avviato l’Atlante del Cibo di Cuneo Metromontana, con il supporto della Fondazione CRC, dell’Università di Torino e dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. L’obiettivo è raccogliere dati sul sistema alimentare locale e orientare le politiche pubbliche verso modelli più sostenibili e inclusivi. Anche la città di Bra sta muovendo i primi passi in questa direzione di coordinamento e collaborazione. Parallelamente al recupero, la rete promuove azioni condivise per ampliare la filiera della solidarietà, rafforzando il rapporto con il mondo produttivo locale. In questo senso è stato lanciato un questionario rivolto alle aziende ortofrutticole e casearie della provincia per coinvolgere nuovi fornitori nel circuito del recupero. Il questionario è disponibile a questo link.
La rete cuneese rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra realtà diverse, capace di generare impatti concreti e duraturi. Il lavoro svolto fino a oggi mostra che è possibile costruire un sistema alimentare più giusto e resiliente, coinvolgendo attivamente cittadini, enti, imprese e associazioni.

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