La Ludoteca di Savigliano in Finlandia per una conferenza internazionale
La partecipazione frutto di una collaborazione cominciata tempo fa con due ricercatrici statunitensiNelle giornate di giovedì 7 e venerdì 8 agosto Luisa Colapinto ed Elena Albera –Educatrici Professionali della Cooperativa Proposta80 che lavorano presso la Ludoteca La casa sull'albero nel Centro Famiglie di Savigliano del Consorzio Monviso Solidale – hanno preso parte alla 51a Conferenza dell'AME (Association for Moral Education), tenutasi all'Università di Tampere, in Finlandia, e intitolata Caring about and for Others: Teaching & Learning to Care.
La loro presenza nel Paese nord europeo è stata il frutto dell'invito giunto da parte di Tatyana Tsyrlina-Spady e Amy Spangler, ricercatrici e fondatrici dell'International Kindness Reset.
"In quei due giorni abbiamo avuto modo di presentare la nostra esperienza riguardante i Centri Famiglia e, in particolare, le Ludoteche, com'è noto luoghi dedicati a bambini e genitori che, però, sono del tutto inesistenti e sconosciuti con questa impostazione negli Stati Uniti", affermano Colapinto e Albera: "L'invito che ci è stato fatto 'arrivava' però da lontano; da quando, cioè, è stata avviata - circa tre anni fa - una proficua collaborazione tra il nostro Centro Famiglie e le due studiose. Grazie a questa connessione, all'interno della Ludoteca abbiamo potuto sperimentare l'applicazione del protocollo di Educazione alla Gentilezza elaborato dall'International Kindness Reset, un'organizzazione che si propone di diffondere l'educazione alla gentilezza sul piano delle relazioni sociali a livello globale. Protocollo definito e validato dalla professoressa Tsyrlina-Spady, neuroscienziata e pedagogista, e dalla dottoressa Spangler, educatrice e dirigente scolastica nello Stato del Minnesota".
Un progetto-pilota al quale hanno preso parte realtà di 40 Paesi a livello mondiale, con il Centro Famiglie di Savigliano a rappresentare l'Italia; un progetto cui, nel corso dell'anno, ha aderito anche la Ludoteca La tana del gioco di Saluzzo. Un privilegio non da poco che ha potuto concretizzarsi grazie a precedenti contatti intercorsi con l'Università degli Studi di Torino.
La particolarità dell'azione intrapresa dagli enti che operano sul territorio cuneese risiede nel fatto che sono state le uniche realtà, tra tutte quelle coinvolte a livello internazionale, a decidere di lavorare contemporaneamente con i genitori e con i bambini; una scelta frutto della lunga esperienza maturata dalle Educatrici, profondamente convinte che "l'educazione dei bambini passi attraverso lo stretto coinvolgimento dell'intero nucleo famigliare". Viceversa, i rappresentanti degli enti di altri Stati presenti alla conferenza hanno scelto di lavorare all'interno delle scuole, con le classi di studenti, escludendo però un intervento diretto dei genitori. L'incontro di Tampere si è tradotto quindi nel riconoscimento di un metodo di lavoro originale ed efficace, che ha contribuito a far conoscere a un ampio pubblico di specialisti ciò che da tempo viene costruito nel tessuto sociale del territorio cuneese.
Descrivono bene il senso di questo evento le parole conclusive di Colapinto e Albera: "La nostra sperimentazione, insieme ai servizi offerti dai Centri Famiglie e dalle Ludoteche, rappresenta un modello perlopiù sconosciuto in altri Paesi proprio per il modo in cui esso si è sviluppato sulle aree di pertinenza del Consorzio Monviso Solidale in questi ultimi anni; e perciò la collaborazione con Tatyana Tsyrlina-Spady e Amy Spangler continuerà con entusiasmo, proprio perché, sulla base di quanto da noi realizzato, le due studiose hanno deciso di scrivere un apposito protocollo di educazione alla gentilezza per i genitori e i nonni, articolando attività da sperimentare a casa con i propri figli e in autonomia. La stessa conferenza è stata poi una bella occasione di confronto con molte altre realtà. Numerosi Paesi hanno presentato a loro volta progettazioni di impatto educativo e sociale per ragazzi e bambini: in questo senso, particolarmente interessante ci è sembrato il filone di educazione alla gratitudine e alla forza morale e spirituale portato avanti da un'organizzazione del Kenya allo scopo di formare leader di domani attenti alle esigenze del singolo e della collettività. Per noi, infine, la due giorni di Tampere è stata un momento di crescita personale e professionale, perché in quella sede è stato riconosciuto il lavoro che ormai da più di vent'anni portiamo avanti all'interno dei Centri Famiglie: questo ci ha dato l'energia necessaria a guardare sempre più alla valorizzazione delle competenze e all'educazione come strumento di bellezza e di prevenzione, dove educare – non dimentichiamolo – non significa aggiungere qualcosa, ma semplicemente mettere le persone nelle migliori condizioni per esprimere sé stesse in piena libertà. Ma questo risultato è stato raggiunto anche grazie alle istituzioni, alle organizzazioni e alle amministrazioni locali del nostro territorio, che credono nel lavoro che facciamo e ci sostengono attivamente, senza dimenticare i bambini e i genitori che ogni giorno sono al nostro fianco per costruire una comunità più bella, amorevole e attenta".

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