Savigliano, Julius e Bruno volontari “internazionali” al Centro educativo
Da ottobre, due ragazzi provenienti da La Réunion e da Asburgo sono diventati membri del Corpo Europeo di Solidarietà presso l'Oasi GiovaniDall’Europa ad Oasi Giovani. Sono arrivati ad ottobre e sono a metà della loro esperienza Julius Czeranowsky e Bruno Hoarau, due ragazzi che hanno scelto di diventare volontari del Corpo Europeo di Solidarietà (“European Solidarity Corps”), sorta di “erasmus” nel Vecchio Continente. Bruno a 28 anni arriva da La Réunion, isola dell’oceano indiano, Julius che di anni ne ha invece 19, e viene da Amburgo, in Germania. Si stanno occupando in particolar modo del Centro educativo post-scolastico, e per entrambi il bilancio di questi primi mesi a Savigliano è positivo.
“Come ho deciso di intraprendere questa esperienza? Volevo fare qualcosa di diverso rispetto a ciò che stavo facendo. Ho lavorato come cameriere per tre anni dopo l’università (ho studiato l’inglese in Francia, in Normandia). Ho deciso che volevo fare qualcosa aiutando gli altri. E così ho trovato l’Esc, che è come un Servizio civile di un anno” racconta Bruno. “Io ho finito la scuola l'anno scorso e volevo fare qualcosa di diverso per un anno, prima di andare poi all'università. In passato sono stato anche ‘socialmente attivo’, per esempio ho fatto l'allenatore di nuoto volontario per due anni. Ecco perché ho trovato molto interessante l'idea di dedicarmi per un anno ad un progetto sociale. Apprezzo molto il multiculturalismo in Europa, l’aspetto della cooperazione internazionale è per me importante: poter prendere parte a questo scambio tra nazioni e culture diverse è stato determinante nella scelta” gli fa eco Julius.
Sia per Bruno che per Julius l’inserimento nella realtà di Savigliano e di Oasi Giovani non è stato difficile. Bruno afferma: “Ho trovato Savigliano accogliente, mi è piaciuta subito molto. In Oasi lavoro con i bambini al Centro educativo. Li aiuto nei compiti, ma anche a pranzo; mi piace stare con loro. Avevo timore perché non avevo mai lavorato con i più piccoli, ma sta andando benissimo”. Julius dice di apprezzare di Savigliano: “L’atmosfera vivace e aperta. Nonostante la città non sia molto grande c’è molta vita, è un posto fantastico in cui vivere da solo per la prima volta. In Oasi Giovani presto servizio nell’area dell'assistenza pomeridiana, mi occupo di prendere i bambini a scuola, aiuto a distribuire il pranzo e supervisiono il gioco. Offro una mano anche con i compiti, e quando capita insegno ai ragazzi cose su altri paesi e culture in Europa. Ciò che mi piace di più è vedere come si è evoluto il gruppo, oltre a lavorare con i miei colleghi e fare (o imparare) qualcosa di nuovo ogni giorno”.
I due ragazzi resteranno in Oasi fino ad ottobre. Ma per entrambi l’intenzione è quella di continuare nell'ambito che hanno sperimentato con questo progetto. “Mi piacerebbe rimanere in Italia e continuare a lavorare nel sociale. Ma anche immergermi nell’arte, nella musica e nella scrittura” confida Bruno. “Vorrei dedicare i prossimi anni ai miei studi. Studierò in un'università in Germania e probabilmente continuerò ad essere attivo socialmente, parallelamente alla mia vita professionale. Qualche anno fa avevo anche pensato di diventare insegnante, ma dopo aver finito la scuola i miei piani sono cambiati. Anche se è stato bello ricoprire un ruolo del genere in questo progetto!” conclude Julius.
c.s.

Savigliano - volontariato - Solidarietà - Oasi Giovani
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