Cuscini berlinesi e dossi intelligenti contro le auto veloci? Cuneo osserva, ma non può far nulla
Il codice della strada non permette sperimentazioni, ricorda l’assessore: “Gli attraversamenti rialzati creano problemi alle ambulanze” replica Bongiovanni (Cuneo Mia)Si è tornati a parlare di auto troppo veloci e sicurezza del traffico urbano nel Consiglio comunale di fine novembre a Cuneo, com’era già accaduto a ottobre a proposito delle svolte in corso Nizza.
Questa volta a sollevare il tema è Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), con un’interpellanza nella quale si chiede all’amministrazione si valutare due soluzioni sperimentali nel campo dei dissuasori della velocità. Uno è il cosiddetto “cuscino berlinese”: “Molto adatto a essere collocato anche nelle cosiddette zone 30” osserva il consigliere. Il nome deriva dal fatto che la capitale tedesca è stata la prima città a utilizzare questi dossi, in genere di forma quadrata, che hanno il pregio di non estendersi sull’intera carreggiata e di garantire un passaggio più “dolce” a bus, mezzi di soccorso e veicoli a due ruote rispetto ai dossi tradizionali.
“Se provate a parlare con gli autisti delle ambulanze - osserva Bongiovanni - vi diranno come sia peggiorativo il passaggio sia su attraversamenti pedonali rialzati che sulle piazze traversanti”. L’altra soluzione in questo senso può venire dai dossi riempiti con liquidi non newtoniani: un “dosso intelligente”, perché permette all’automobilista di transitare alla velocità consentita e non crea eccessivi sobbalzi.
Paolo Armellini di Indipendenti aggiunge a questi suggerimenti un’ulteriore proposta di regolazione “non convenzionale” della velocità: “In Svezia - spiega - hanno inventato un tipo di dissuasore intelligente che funziona in questo modo: per mezzo di una telecamera dei sensori laser controllano la velocità quando il veicolo si avvicina. Se è troppo veloce, il sistema abbassa la piastra metallica di qualche centimetro, dando all’auto un rapido sobbalzo”.
Tutto facile? Per nulla, risponde l’assessore alla Mobilità Luca Pellegrino. Perché di mezzo non ci sono solo la burocrazia e le risorse economiche, ma anche la legge: “Abbiamo un codice della strada rigidissimo, malgrado qualche modifica negli ultimi anni: oggi i passaggi pedonali rialzati sono l’unico sistema ufficialmente riconosciuto. In Italia per installare un cuscino berlinese c’è bisogno di un’autorizzazione ministeriale”. Vale a maggior ragione per i dossi più “futuristici”: “I dossi con liquido non newtoniano li ho visti solo su TikTok perché me li ha mostrati mio figlio: naturalmente in Italia non sono previsti dal codice”. Ci sono tante possibili soluzioni, concorda Pellegrino, citando ad esempio le gimkane comuni in Francia: “In Italia oggi non sono normate, così come i sensi unici alternati”.
Questo non significa che il Comune non si sia mosso in questi anni, aggiunge l’assessore. “Ad oggi - ricorda - abbiamo realizzato 64 passaggi pedonali rialzati sul territorio comunale e abbiamo una lunga lista, perché sono uno dei pochi sistemi che riusciamo ad utilizzare in modo corretto. Ma se gli automobilisti fossero tutti ligi al dovere, non ce ne sarebbe bisogno”.
CUNEO cuneo - viabilità - Consiglio comunale - Comune - Traffico - Luca Pellegrino - dossi - Indipendenti - Cuneo Mia - Paolo Armellini - Claudio Bongiovanni

Condividi