Dentro il vecchio tunnel del Tenda: "Aperto quello nuovo, la nostra attenzione si sposterà qui"
Durante il sopralluogo di ieri anche una visita nella galleria storica. Cirio: "L’intervento è già finanziato, non ci sono timori sulla copertura economica"“Un minuto dopo l’apertura del nuovo tunnel, la nostra attenzione si sposterà qualche metro più in là”. L’ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio durante il sopralluogo che si è tenuto ieri, giovedì 15 maggio, sul cantiere che dovrebbe portare all’apertura del nuovo traforo il prossimo 27 giugno. Una volta chiusa questa “partita”, però, se ne aprirà un’altra, non meno complessa: quella relativa alla riqualificazione della vecchia canna (che secondo il cronoprogramma iniziale avrebbe dovuto essere ultimata nel 2020).
Il sopralluogo di ieri, guidato dal commissario straordinario Nicola Prisco, è stato anche occasione per una visita all’interno della galleria storica, chiusa al traffico dal 2 ottobre del 2020, giorno in cui la tempesta Alex devastò i due versanti del colle. Attraversando uno dei bypass pedonali completati negli ultimi mesi, Prisco ha accompagnato i rappresentanti delle istituzioni e i giornalisti presenti nel traforo che fu aperto nel 1882 dopo nove anni di lavoro (il 27 giugno ne saranno passati dodici dall’inizio degli scavi per il nuovo tunnel).
“L’intervento sulla canna storica è già finanziato, non ci sono timori sulla copertura economica”, ha detto Cirio durante la visita. “Il progetto esecutivo è completato, va ultimata l’istruttoria tecnica della Conferenza Intergovernativa, dopodiché ci sarà il bando”, ha aggiunto Prisco. Nessuna notizia, però, sulle tempistiche: “Aspettiamo la CIG”, ha detto il commissario.
“Dopo l’apertura le nostre attenzioni si sposteranno di là, ma lo faremo finalmente con un collegamento aperto”, ha chiuso il presidente della Regione.
Andrea Dalmasso

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