“Il ddl Montagna riconosce il ruolo degli agricoltori come custodi delle Terre Alte”
La legge destina 200 milioni per il triennio 2025-2027. Coldiretti Cuneo: “Si premia chi lavora per produrre cibo di qualità e salvaguardare la biodiversità”Coldiretti Cuneo ha espresso soddisfazione per l’approvazione definitiva in Senato del disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, un provvedimento che riporta la montagna al centro dell’agenda del Paese con interventi su sanità, scuola, connettività, mobilità e attività agro-silvo-pastorali. “Nella provincia Granda – sottolinea Coldiretti Cuneo – quasi il 51% del territorio è classificato come montano e interessa oltre 130 Comuni”.
Alle politiche per la montagna – sanità, scuola, agricoltura, mobilità, servizi digitali e turismo – e alle misure contro lo spopolamento, sono destinati 200 milioni di euro annui nel triennio 2025-2027 attraverso il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit). “Il via libera al provvedimento risponde anche al bisogno di maggiore innovazione e infrastrutture, valorizzando il ruolo degli imprenditori agricoli nel presidio del patrimonio idrico e boschivo, nella prevenzione di incendi e dissesti e nel sostegno al turismo sostenibile. L’approvazione della legge, oltre ad attuare il vincolo costituzionale di valorizzazione e sviluppo dei territori montani, rappresenta inoltre un’opportunità per ridurre la dipendenza energetica dall’estero tramite la gestione sostenibile dei boschi e la produzione di energia rinnovabile da legno e biomasse. Sarà ora decisivo che i provvedimenti di attuazione della legge sostengano concretamente l’agricoltura e l’allevamento di montagna, rafforzando le indennità compensative, tutelando prati e pascoli, sostenendo le filiere lattiero-casearie e delle carni DOP/IGP, favorendo il ricambio generazionale e assicurando servizi essenziali e connettività. Centrale anche la semplificazione, con procedure rapide e coordinate tra Stato, Regioni e Comuni montani”, continua Coldiretti Cuneo.
“È un segnale fortemente atteso dai nostri allevatori e agricoltori. La legge riconosce finalmente il valore strategico delle attività che mantengono vivi pascoli, boschi e borghi, presidiano il territorio e prevengono il dissesto. Ora servono decreti attuativi rapidi e calibrati sulle specificità delle Terre Alte – dichiara Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo –. I boschi possono diventare motore di un’economia locale fondata sulla transizione ecologica e sull’economia circolare, con il teleriscaldamento a biomassa che garantisce autonomia energetica nelle aree non servite dal gas”.
“Con questa legge si riconosce il ruolo insostituibile degli agricoltori come custodi della montagna. Chiediamo che le risorse arrivino subito nei territori, premiando chi lavora ogni giorno in condizioni difficili per produrre cibo di qualità, salvaguardare la biodiversità e offrire servizi ai cittadini e ai turisti”, aggiunge Francesco Goffredo, direttore di Coldiretti Cuneo.

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