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    CUNEO - Monday 26 February 2018, 12:01

    Niente chiusura delle scuole? Gli studenti conservino la loro indignazione

    Quattro alunni hanno diffuso un comunicato stampa che parla di 'decisione imprudente' e cita la Costituzione a sproposito: un'uscita infelice...
    Niente chiusura delle scuole? Gli studenti conservino la loro indignazione
    Nella mattinata di oggi alcuni quotidiani locali hanno pubblicato un comunicato stampa firmato da quattro studenti (pubblicato in calce all'opinione), i quali accusano il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, di aver preso “una decisione imprudente” nel non chiudere le scuole. Premessa. Chi scrive, specie alle Superiori, non era certo un frequentatore assiduo della prima fila, tutt'altro: nonostante questo già allora i miei compagni ed io avevamo ben chiaro il significato della parola 'indignazione'.

    Le questioni sono due: o il significato del termine è stato annacquato dagli sproloqui dei politici di ogni schieramento, oppure gli studenti che stamattina hanno scritto ai giornali hanno usato il vocabolo a sproposito. Negli ultimi mesi mi sono indignato parecchie volte, talvolta per episodi di violenza, di ingiustizia sociale, altre volte di malagiustizia o di malasanità. Di certo non perché degli scolari hanno dovuto andare a scuola in una fredda mattinata d'inverno perché quel cattivone del Sindaco non ha chiuso gli istituti della città. Consiglio anche agli alunni in questione di fare lo stesso.

    Non mi dispiaccio di non condividere l'indignazione di quattro studenti che, di fronte alla mancata chiusura delle scuole di Cuneo per un presunta pericolosità delle vie di comunicazione, si appellano addirittura al 'diritto costituzionale all'istruzione in sicurezza... minata dalla poca pulizia delle strade'. 

    Tutto questo senza considerare che il Comune del capoluogo si è sempre dimostrato molto attento a chiudere le scuole quando necessario, specificando (già ieri) che sta valutando la chiusura per la giornata di domani, martedì 27 febbraio, perché 'la temperatura non consentirebbe di viaggiare in sicurezza sulle strade provinciali'. Evidente, anche dai fatti, che la chiusura non era necessaria. Senza appellarsi alla retorica "dell'ai nostri tempi” si può tranquillamente affermare che i quattro hanno fatto un'uscita infelice (per usare un eufemismo). Ciò che fa ben sperare è che la 'maggioranza silenziosa' si sia seduta sui banchi senza troppe lamentele. Forse il futuro non è così... nevoso. 


    Ecco il comunicato stampa pubblicato da alcune testate on-line: 
     
    "Abbiamo appreso che l’amministrazione comunale di Cuneo ha deciso di non chiudere la scuole per lunedì mattina nonostante la neve e il gelo previsto.
    Siamo indignati per quella che è a nostro avviso una decisione presa imprudentemente”. A parlare sono alcuni Rappresentanti degli studenti di Cuneo, come Filippo Blengino, Paolo Barbero, Alessandro Rebuffo e Nicholas Lollo, spiegando che il Sindaco ha chiuso in passato le scuole del territorio di propria competenza nonostante il pericolo neve e gelo fosse ridotto rispetto ad oggi. “La maggioranza degli alunni delle scuole di Cuneo è residente in altri Comuni e tenere aperte le scuole significa non comprendere i pericoli a cui vanno in contro a causa della condizione di molte strade. Il Comune si assume una grande responsabilità nel non chiudere le scuole” aggiungono gli studenti. “Riteniamo che sia doveroso da parte delle istituzioni garantirci il diritto costituzionale all’istruzione in sicurezza, la quale, in questo caso, può essere minata a causa della poca pulizia delle strade dei Comuni limitrofi” concludono i Rappresentanti".


     
    s.m.
    luogo CUNEO
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    Tag:
    costituzione - maltempo - scuole - Chiusura - neve - Studenti - Temperatura - Decisione
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