Pac: Cia Cuneo mobilitata contro il Fondo unico
Cristiano Fini: “Bruxelles dovrebbe ricordare che l’Europa è stata fondata sulla pace, e non sulla guerra che alimenta la fame, e per questo anteporre il cibo alle armi”Cia Agricoltori italiani, insieme alle associazioni e cooperative agricole aderenti al Copa-Cogeca, ha chiesto un incontro urgente con i capi di stato a latere del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno per ribadire la necessità di difendere l’autonomia della Pac, messa in discussione dalla revisione prospettata dalla Commissione europea che vorrebbe diluirla in un Fondo unico, mettendo l’Agricoltura in competizione con altre priorità politiche, come Salute, Energia e Ricerca.
“È importante che la Pac rimanga la spina dorsale della strategia alimentare e agricola dell'Ue, come sancito nei trattati, per non rischiare di frammentare il mercato unico, approfondendo le disuguaglianze tra gli stati membri e minando il reddito degli agricoltori. Integrare la Pac con altre politiche danneggerebbe gli investimenti agricoli a lungo termine nelle aree rurali, nonché l'adozione di innovazioni, il ricambio generazionale e la sostenibilità ambientale”, osserva il direttore provinciale di Cia Cuneo, Igor Varrone.
Cia Agricoltori italiani, che ha aderito alla petizione nosecuritywithoutcap.eu lanciata dal Copa-Cogeca, ribadisce che la Pac è uno strumento fondamentale per garantire l'accesso a prodotti alimentari sicuri e sostenibili, tutelando le comunità rurali e milioni di agricoltori, che contribuiscono alla resilienza economica, ambientale e sociale dell'Europa.
“È ora di fare fronte comune affinchè Bruxelles anteponga la sicurezza alimentare alle armi”, è l’appello che il presidente nazionale di Cia Agricoltori italiani, Cristiano Fini, ha rivolto questa mattina a tutto il mondo agricolo, al termine dell’incontro con i vertici confederali. Fini dichiara: “L’agricoltura è sotto attacco, l’ipotesi di un Fondo unico europeo che taglia le risorse e aggrega tutti i settori, non è la soluzione. Colpire la Pac vuol dire mettere a rischio lo spirito comunitario dell’Europa che è nata nei campi e ora ci chiede coesione e coraggio a difesa degli agricoltori, a garanzia della sicurezza alimentare globale”.
In gioco, sottolinea Cia Agricoltori italiani dichiarando lo stato di mobilitazione permanente, c’è l’agricoltura, che contrasta la crisi climatica e il dissesto. Gli agricoltori sono custodi del territorio e della biodiversità, argine contro l’abbandono delle aree interne. “I conflitti e le tensioni geopolitiche, sempre più su scala mondiale, hanno di nuovo spostato l’asse dell’attenzione. Eppure, Bruxelles dovrebbe ricordare che l’Europa è stata fondata sulla pace, e non sulla guerra che alimenta la fame, e per questo anteporre il cibo alle armi” rileva ancora Fini.

cuneo - Pac - agricoltura - Cia - Ue