“Tuteliamo i nostri boschi e le castagne autoctone”
L’appello dell’Assemblada Occitana Valades: “Bisogna intervenire per difendere il mercato di questo frutto, che deve essere prerogativa esclusiva delle zone collinari e montane”Riceviamo e pubblichiamo:
Egregio direttore,
siamo oramai quasi alla metà di settembre e nelle nostre valli si inizia a sentire il profumo delle castagne. Settembre è il periodo in cui si puliscono i boschi, una mansione che è fondamentale sia per consentire una buona raccolta delle castagne sia per prevenire gli incendi boschivi.
Un tempo si faceva quasi a gara a chi aveva il bosco più pulito, più ben tenuto, oggi invece purtroppo molti boschi sono abbandonati o degradati. Di moltissimi appezzamenti non si conoscono più i proprietari, di altri per motivi vari i proprietari non intervengono più e restano delle specie di foreste con numerosi alberi infestanti e dei rovi. Questo è un danno strettamente legato allo spopolamento delle montagne ma anche a una mancata valorizzazione della castanicoltura.
La castanicoltura dopo un periodo di crisi nerissima negli anni 2005-2010 legata alla malattia del cinipide, ha avuto una ripresa negli anni successivi, quando il cinipide è stato debellato. Questa ripresa (con un buon ritorno economico) ha indotto molti agricoltori della pianura a creare impiantati di castagneti ibridi o eurogiapponesi. Questi impiantamenti, che ormai si possono considerare agricoltura intensiva, stanno esaurendo il mercato delle castagne (quantomeno per il settore dolciario) e rischiano di provocare un grave danno economico alle medie valli occitane.
Noi de l’Assemblada Occitana Valades chiediamo all'Unione europea, allo Stato italiano e alla Regione Piemonte di intervenire per tutelare le castagne storiche piemontesi! Proponiamo come iniziative possibili un blocco degli impiantamenti di castagne sotto determinate quote, se questa proposta fosse ritenuta troppo drastica e inattuabile chiediamo almeno che si diano forti incentivi per le castagne storiche. I castagni presenti nelle nostre valli sono molto sovente secolari, necessari di una maggiore cura, chiediamo dunque che si studi un sistema simile al superbonus 110% per le potature dei castani storici! Le nostre castagne meritano attenzione!
Lanciamo anche un appello accorato affinché si modifichi il disciplinare eliminando i comuni di pianura o limitando il territorio al solo territorio collinare dei suddetti comuni. Le castagne devono essere prerogativa esclusiva delle zone collinari e montane.
Ci rivolgiamo anche ai consumatori: comprate le castagne autoctone! Comprate solo il vero marrone di Cuneo! quello che viene raccolto nelle valli, non in coltivazioni intensive in pianura!
Chiediamo, inoltre, di incentivare fortemente le comunità forestali. I fondi boschivi abbandonati dovrebbero essere assegnati a gente locale in comodato d'uso ultra-decennale in modo che chi ha veramente interesse e voglia di tutelare le castagne autoctone lo possa fare. Siamo convinti che questa ultima proposta andrebbe assegnata ai comuni che, nella loro autonomia decisionale possano attuarla nel modo migliore e più rapido possibile.
Difendete la montagna: un bosco ben curato è bello anche da vedere per i turisti! Un bosco curato è un bosco che non frana, un bosco in cui difficilmente si propaga un incendio, un bosco in cui la fauna vive serena!
Assemblada Occitana Valades

Montagna - Piemonte - castagne - Boschi - Assemblada occitana valades