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    CUNEO - Tuesday 21 April 2020, 12:11

    Per la 'fase 2' il Piemonte studia l'ipotesi di riaprire gli asili nido

    La conferma del presidente Cirio ai microfoni di Rai Radio 1: 'Non possiamo non pensare alle famiglie che non sanno dove mettere i bambini'
    Per la 'fase 2' il Piemonte studia l'ipotesi di riaprire gli asili nido
    Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio è tornato a parlare stamattina, martedì 21 aprile, intervenendo ai microfoni di Rai Radio 1. Tra le novità più rilevanti emerse durante l’intervento, l’ipotesi di riaprire gli asili nido già a maggio, all’avvio della cosiddetta “fase 2”: “Non possiamo non pensare alle famiglie che, se tornano a lavorare, non sanno dove mettere i bambini. Questo è un dovere istituzionale e morale, lo dico anche da papà. Non possiamo pensare che ripartano le aziende senza che riparta la possibilità di far guardare i bambini durante l'orario di lavoro".
     
    L’ex europarlamentare albese è poi tornato sul “caso” delle mail inviate dai medici di famiglia piemontesi al Sisp, andate perse a causa di un sovraccarico del sistema. La situazione è stata evidenziata anche durante la puntata di Report andata in onda ieri sera, lunedì 20 aprile: "Deve essere una lezione per tutti. Quelle e-mail dovevano arrivare ai Servizi di igiene delle aziende sanitarie. È evidente che se i Sisp avevano 450 addetti e oggi ne hanno quasi 800, perché sono stati raddoppiati in poche settimane, è perché negli anni non si è intervenuto su questi aspetti e non si è mai investito".
     
    Sempre a proposito della “fase 2”, invece, il presidente ha anticipato che all'inizio della prossima settimana presenterà un disegno di legge che sospenda una serie di adempimenti burocratici in Piemonte.
     
    “La fase 2 - ha detto il presidente - dovrà essere organizzata per aree omogenee. Il Governo eviti gli errori di inizio marzo, quando si facevano misure che differivano da provincia a provincia, manco il virus seguisse i confini amministrativi. Non posso immaginare soluzioni e tempistiche diverse tra Lombardia e Piemonte, ad esempio, perché c'è una interconnessione di lavoratori, di aziende e di studenti che fa si che le due regioni debbano muoversi di pari passo. Guardiamo con grandi speranze alla data del 4 maggio. Gli ultimi dati ci dicono che il contagio zero in Piemonte sarebbe addirittura il 21 maggio, io ci spero".
     
    Redazione
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