Deposito di rifiuti a Clavesana, il comitato del no torna a farsi sentire in Comune
Un impianto di smaltimento da 200 mila tonnellate all’anno potrebbe sorgere lungo la fondovalle. Il 2 settembre scade il termine per le integrazioni in ProvinciaIn seguito a precedente richiesta, il 30 luglio il comitato Clavesana dice no allo stoccaggio di rifiuti pericolosi è stato ricevuto dalla giunta comunale di Clavesana. L’incontro aveva lo scopo di chiedere aggiornamenti in merito alla questione relativa al progetto di deposito rifiuti presentato dalla ditta Cement.
Dal 2023 il comitato si oppone la costruzione, lungo la Fondovalle Tanaro, di un impianto con capacità massima di circa 200 mila tonnellate all’anno. Lo stabilimento dovrebbe sorgere in un’area al confine con i comuni di Carrù e Farigliano, vicina al territorio di Piozzo. Alle preoccupazioni legate allo smaltimento di rifiuti, anche pericolosi, in una zona vocata all’agricoltura e al turismo, si sommano quelle relative al traffico: stimando una media di 20 tonnellate per camion, i promotori della protesta calcolano un possibile transito di circa 10.000 camion all’anno.
Dopo la seconda conferenza dei servizi, tenutasi il 20 febbraio scorso, la Provincia ha concesso alla ditta proponente un termine ulteriore fino al 2 settembre per presentare le integrazioni richieste in merito al loro procedimento: “Ad oggi non è ancora stato ufficialmente presentato alcun documento” osserva il comitato.
“L’occasione - aggiungono i componenti della delegazione - è stata utile per rinnovare la richiesta a tutta l’amministrazione di mantenere alta l’attenzione sulla vicenda e attrezzarsi per poter ribadire l’opposizione al progetto in ogni sede possibile e con ogni mezzo lecito, in ottemperanza ai propositi espressi ai cittadini clavesanesi durante la campagna elettorale di giugno 2024”.

ambiente - rifiuti - Provincia - Comune - Comitato - protesta - clavesana