La Procura chiede l’ergastolo per Annalucia Cecere: “Uccise Nada Cella con lucida follia”

La Procura di Genova ha chiesto la condanna all’ergastolo per Annalucia Cecere, l’ex insegnante accusata di avere ucciso la segretaria Nada Cella a Chiavari il 6 maggio 1996. Quattro anni invece per Marco Soracco, il commercialista per cui lavorava la vittima, accusato di favoreggiamento: avrebbe saputo da subito chi era l’assassina ma non lo disse mai, sostiene l’accusa.

Cecere “ha agito con lucida follia per commettere un delitto d’impeto” ha detto la pm Gabriella Dotto. Nell’udienza della scorsa settimana il magistrato aveva ripercorso punto per punto le tappe di un’incredibile vicenda riaperta nel 2021 dalla criminologa Antonella Delfino Pesce, a partire dal rinvenimento di cinque bottoni, in casa di Cecere, analoghi a quello che venne trovato sotto il corpo della vittima agonizzante. Nada Cella non aveva ancora compiuto 25 anni quando venne massacrata con un oggetto contundente, mai ritrovato, nello studio di via Marsala 14.

Le nuove indagini, a venticinque anni di distanza, hanno portato in direzione di Cuneo, dove Cecere si trasferì e dove oggi vive, alle porte del capoluogo, insieme al marito e al figlio. Il movente, sostiene l’accusa, sarebbe stata la gelosia nei confronti della giovane segretaria, vista come un ostacolo al raggiungimento di una relazione stabile con il commercialista. La discussione riprenderà con la parte civile e le difese, a cui sono state dedicate tre udienze: la sentenza è attesa per il 18 dicembre.

Qui la cronaca della requisitoria del pubblico ministero e l’analisi delle prove presentate dall’accusa:
Atto d’accusa contro Annalucia Cecere: “Su Nada tutta la rabbia e la frustrazione di una vita”
Caso Nada Cella, l’affondo finale: “Solo Soracco e Cecere sulla scena del delitto”

CUNEO