La versione di don Ocio: “Non ho mai avuto rapporti sessuali con una minorenne”

Don Carlo Occelli rompe il silenzio sullo scandalo che lo ha travolto la scorsa settimana, dopo il patteggiamento di una condanna per abusi sessuali su minore davanti al gup di Cuneo. L’ex parroco del Cuore Immacolato, allontanatosi dalla diocesi a settembre per seguire un progetto con la Caritas a Trieste, era stato denunciato da una parrocchiana oggi 26enne.

La ragazza ha parlato di una relazione consenziente instauratasi con il prete dell’oratorio che frequentava, quando lei non aveva ancora compiuto sedici anni: è questa la soglia legale per il consenso nel caso di figure che rivestano funzioni educative rispetto al minore coinvolto. Il presbitero cuneese, 50 anni a dicembre, noto con il soprannome di “don Ocio”, sottolinea comunque di non aver mai avuto rapporti sessuali con lei: “Una cosa la posso dire senza timore di essere smentito. Io non ho mai avuto rapporti sessuali con una minorenne e a dire la verità neppure sono stato accusato di questo”.

Il reato di abuso sessuale sanziona qualsiasi atto sessuale compiuto con violenza e minaccia oppure “abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto”. “Non potevo far finta di nulla” premette don Occelli, attivo anche su Youtube: nel suo canale personale, con quasi quattromila iscritti, propone commenti quotidiani al Vangelo. Una rubrica che lui stesso spiega di aver sospeso, su richiesta del vescovo, dopo lo scandalo: “Per me in questi giorni è stato incredibile vedere come fatti non accertati, perché di questo si parla, possano essere indotti a trasformarsi in fatti realmente accaduti” lamenta il sacerdote, contestando la trattazione della notizia da parte di “alcune testate giornalistiche”.

“Ci tenevo a condividere questo con le centinaia di bambini e ragazzi adolescenti e con le loro famiglie, con i quali ho condiviso venticinque anni della mia vita e a cui sono ancora profondamente grato per tutto quello che ho ricevuto e che ho vissuto” aggiunge l’ex parroco: “Ci sarebbero molte altre cose da dire: perché il patteggiamento, perché non difendersi nel processo. A questo sono disponibile a rispondere, però in forma privata con chi vorrà chiamarmi”.

In questi giorni, conclude, “ho ricevuto ovviamente tante condanne e insulti a cui non ho risposto, ma ho ricevuto centinaia di messaggi, chiamate e mail che mi esprimevano una profonda e sofferta solidarietà umana e spirituale: grazie a chi in questi giorni mi è stato semplicemente e discretamente vicino”. Il video si conclude con una citazione di san Paolo (“non lasciarti vincere dal male ma vinci il male con il bene”) e con l’invito “a pregare per le sofferenze di tutte le parti coinvolte”.

Nei suoi confronti, fa sapere la diocesi, è stato avviato anche un procedimento canonico. Di fronte alla giustizia civile la ragazza, esclusa dal patteggiamento in base alle norme, potrà invece richiedere un risarcimento. 

CUNEO