La manutenzione preventiva dell’auto consente risparmi fino al 18% dei costi di manutenzione
Mondo Auto
Secondo quanto emerge dalla Guida “Operation & Maintenance. Best Practises” del Federal Energy Management Program (FEMP) il programma di sostenibilità e contenimento dei consumi di energia e di petrolio del Dipartimento dell’Energia USA, che prescrive le linee guida per la gestione efficiente e sostenibile per gli oltre 600.000 veicoli dell’Amministrazione Federale, la manutenzione preventiva dell’auto consente risparmi fino al 18% dei costi di manutenzione, favorisce l’allungamento del ciclo di vita della vettura e mantiene la sicurezza della guida al livello della vettura nuova.
Lo riferisce l’Osservatorio Autopromotec, struttura di ricerca di Autopromotec, specializzata rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico.
La manutenzione preventiva della vettura, ovvero “l’intervento manutentivo di verifica, sostituzione o riparazione, effettuato prima che si manifestino anomalie”, secondo il Federal Energy Management Program oltre a contenere i costi per guasti e riparazioni straordinarie, allunga anche il ciclo di vita delle componenti meccaniche e dell’intero veicolo, preserva la tenuta su strada e massimizza l’efficienza del carburante generando risparmio sia per le auto a benzina sia per quelle con motore diesel.
L’Osservatorio Autopromotec segnala poi l’importanza di far eseguire gli interventi di manutenzione esclusivamente a professionisti regolarmente iscritti agli appositi registri e albi e che, come tali, sono i soli a cui, in base alla Legge 122/1992 è consentito l’esercizio dell’attività di autoriparazione. Particolarmente onerose sono, infatti, le sanzioni per le imprese che, senza averne i requisiti di legge, esercitino abusivamente la professione dell’autoriparatore: si va da un minimo di 5.000 euro fino a 15.000 euro compresa la confisca delle attrezzature e delle strumentazioni utilizzate. Le multe, però, riguardano anche il possessore del veicolo che si rivolge ad autoriparatori non autorizzati, a carico del quale possono essere comminate sanzioni amministrative comprese tra i 50 ed i 250 euro.
Al di là delle sanzioni, l’Osservatorio Autopromotec evidenzia come l’autoriparatore autorizzato sia il solo in grado di svolgere la propria opera con la diligenza propria di un esperto che compie il proprio lavoro secondo la perizia, le regole tecniche e l’esperienza concreta tipiche dell’autoriparatore professionalmente formato e preparato. Ciò è tanto più importante in un contesto - prosegue l’Osservatorio - come quello automobilistico attuale, caratterizzato da grandi innovazioni tecnologiche e di processo che coinvolgono anche il settore dell’autoriparazione, sia nelle attività di officina che per ciò che riguarda le attrezzature. In conseguenza della crescente qualità e differenziazione dei modelli di auto offerti al mercato anche le piattaforme tecnologiche di diagnosi e di intervento dell’autoriparatore diventano infatti sempre più evolute e richiedono strumentazioni sofisticate che possono essere utilizzate esclusivamente da personale professionalmente formato.
FR CUNEO
Lo riferisce l’Osservatorio Autopromotec, struttura di ricerca di Autopromotec, specializzata rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico.
La manutenzione preventiva della vettura, ovvero “l’intervento manutentivo di verifica, sostituzione o riparazione, effettuato prima che si manifestino anomalie”, secondo il Federal Energy Management Program oltre a contenere i costi per guasti e riparazioni straordinarie, allunga anche il ciclo di vita delle componenti meccaniche e dell’intero veicolo, preserva la tenuta su strada e massimizza l’efficienza del carburante generando risparmio sia per le auto a benzina sia per quelle con motore diesel.
L’Osservatorio Autopromotec segnala poi l’importanza di far eseguire gli interventi di manutenzione esclusivamente a professionisti regolarmente iscritti agli appositi registri e albi e che, come tali, sono i soli a cui, in base alla Legge 122/1992 è consentito l’esercizio dell’attività di autoriparazione. Particolarmente onerose sono, infatti, le sanzioni per le imprese che, senza averne i requisiti di legge, esercitino abusivamente la professione dell’autoriparatore: si va da un minimo di 5.000 euro fino a 15.000 euro compresa la confisca delle attrezzature e delle strumentazioni utilizzate. Le multe, però, riguardano anche il possessore del veicolo che si rivolge ad autoriparatori non autorizzati, a carico del quale possono essere comminate sanzioni amministrative comprese tra i 50 ed i 250 euro.
Al di là delle sanzioni, l’Osservatorio Autopromotec evidenzia come l’autoriparatore autorizzato sia il solo in grado di svolgere la propria opera con la diligenza propria di un esperto che compie il proprio lavoro secondo la perizia, le regole tecniche e l’esperienza concreta tipiche dell’autoriparatore professionalmente formato e preparato. Ciò è tanto più importante in un contesto - prosegue l’Osservatorio - come quello automobilistico attuale, caratterizzato da grandi innovazioni tecnologiche e di processo che coinvolgono anche il settore dell’autoriparazione, sia nelle attività di officina che per ciò che riguarda le attrezzature. In conseguenza della crescente qualità e differenziazione dei modelli di auto offerti al mercato anche le piattaforme tecnologiche di diagnosi e di intervento dell’autoriparatore diventano infatti sempre più evolute e richiedono strumentazioni sofisticate che possono essere utilizzate esclusivamente da personale professionalmente formato.
FR CUNEO
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