Borgata Norat, ore 17.30
Cosa vuol dire essere uno scrittore?
Ne parleranno Raffaella Romagnolo (finalista Premio Strega) e Paola Bigatto a Roccabruna nell’ambito della rassegna “Borghi in dialogo”La rassegna Borghi in Dialogo propone domenica 23 novembre, alle 17.30, in Borgata Norat di Roccabruna, in valle Maira, una originale performance della scrittrice Raffaella Romagnolo, accompagnata dall’attrice Paola Bigatto, sul tema dibattuto del rapporto fra scrittura e successo. Una lezione – spettacolo che parte da alcune domande: Cosa vuol dire essere uno scrittore? Che doti ci vogliono? Quali rischi si corrono? Per me gli scrittori veri - spiega Raffaella Romagnolo -stavano nei libri di storia letteraria ed erano tutti morti, tranne uno sparuto gruppo di viventi, ma lontani, lontanissimi, irraggiungibili. Ho cominciato allora a studiare biografie e interviste. Stephen King, Gabriel García Márquez, J.K. Rowling, Charlotte Brontë, Philip Roth. Nomi grossi, certo, ma a chi altro avrei dovuto rivolgermi? Volevo risposte, istruzioni, una mappa. Così ho composto un mio personalissimo Manuale per scrittori di successo.
Di successo perché è impossibile procurarsi biografie di scrittori sconosciuti. E perché il successo è il punto dolente della questione. La scrittura è una faccenda intima e un'urgenza interiore, ma è anche relazione con gli altri, comunicazione. Si potrebbe quindi dedurre che lo scrittore, o è di successo, o non è. Il che, converrete, è una grandissima seccatura.
Raffaella Romagnolo è docente e scrittrice. Tra i suoi romanzi “Aggiustare l’universo” (Mondadori, premio Donna Scrittrice, finalista premio Strega, Alassio, Asti d’appello), Il cedro del Libano (Aboca Edizioni, premio Campiello Natura 2023), La masnà (Oscar Mondadori), Destino (Rizzoli), Di luce propria (Mondadori, premio Pisa). I suoi libri sono tradotti in tedesco, francese, olandese, greco, ebraico, arabo e portoghese. Collabora con La stampa e Il secolo XIX.
Il suo romanzo “Aggiustare l’Universo” è stato proposto da Lia Levi al Premio Strega del 2024 con la seguente motivazione: "[...] Raffaella Romagnolo è perfettamente riuscita in un lavoro di ricerca meticoloso e originale. Non è questo però l’unico merito del romanzo, quello che colpisce ancora di più è la suggestiva tecnica che l’autrice adotta per “raccontare”. La storia è narrata da una moltitudine di personaggi ma non, come quasi sempre succede, come punti di vista differenti di uno stesso avvenimento. No, ognuno di loro ci offre uno scorcio di sé su episodi e tempi diversi. Non si afferrerà il collegamento se non alla fine, con i fili che cominciano a intrecciarsi in una storia affascinante in cui la piccola muta è perno centrale. E sarà nientemeno che un gatto la chiave che permetterà di riemergere dal dramma. Sono tutte queste motivazioni che mi spingono ad appoggiare un libro secondo me riuscitissimo e meritevole della massima attenzione".
Paola Bigatto ha debuttato sotto la guida di Giancarlo Cobelli e recitando in una lunga serie di spettacoli diretti da Luca Ronconi. All’attività di attrice, regista e drammaturga affianca quella di docente presso realtà di primo piano del panorama teatrale italiano, come la Scuola del Piccolo teatro di Milano, dove è stata assistente di Luca Ronconi, l’Accademia dei Filodrammatici di Milano, la Scuola Mariangela Melato del Teatro Nazionale di Genova, l'Accademia Teatrale Carlo Goldoni di Venezia. L’evento, gratuito, ha un numero limitato di posti disponibili ed è richiesta la prenotazione scrivendo a [email protected] entro il 23 novembre. Per informazioni si può telefonare al numero 331 8606819
La rassegna “Borghi in dialogo” è curata dal Centro Studi Cultura e Territorio e dall’Agenzia di Sviluppo di AFP per i Comuni di San Damiano Macra, Roccabruna e Cartignano nell’ambito del progetto “Borghi ritrovati”, finanziato dal PNRR (Bando attrattività dei Borghi storici).
- 23/11/2025
Borgata Norat, ore 17.30 Borghi in dialogo


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