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CUNEO - Thursday 15 May 2025, 09:43

luogo Fossano, Cuneo, Villanova Mondovì, Margarita

Quattro giornate di apertura al pubblico per cinque giardini storici della Granda

L'iniziativa coinvolgerà Villa Oldofredi Tadini, Villa Bonaria, il castello dei Solaro, Villa Corinna e Villa Souchon
Quattro giornate di apertura al pubblico per cinque giardini storici della Granda
Riaprono alcuni giardini storici della nostra Provincia, che in passato era ricca di parchi, spesso incastonati in aree suggestive. I giardini facevano parte di dimore nobiliari estive e furono realizzati secondo le mode del tempo. Alcuni sono andati irrimediabilmente persi; altri sono stati restaurati e oggi è possibile ammirarli. Questi giardini svolgono un ruolo fondamentale non solo in termini storici e paesaggistici, ma anche ambientale, perché rappresentano isole di verde in città sempre più cementificate. 
 
Nell’arco dell’anno i giardini sono sempre diversi: cambia il colore delle foglie, cambiano i fiori, cambia l’atmosfera che li contraddistingue. Il 18 e il 25 maggio, in occasione del Salone del Libro di Torino e della giornata nazionale ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane) cinque giardini della nostra provincia, con caratteristiche storiche e paesaggistiche diverse, saranno aperti al pubblico con visite guidate: villa Oldofredi Tadini a Cuneo, il castello dei Solaro a Margarita, villa Corinna a Villanova Mondovì, villa Souchon a Fossano, e Villa Bonaria a San Pietro del Gallo (questo’ultima aperta solo l’8 giugno).
 
Altra apertura il 7 e 8 giugno, organizzata dall’APGI (Associazione Parchi e Giardini d’Italia) con il tema: Giardini di pietra, pietre del giardino.
 
Villa Oldofredi Tadini a Cuneo e il giardino del Seicento
Il giardino di villa Oldofredi Tadini è il più antico della città e conserva ancora l’originale impianto seicentesco. Fu realizzato dai conti Mocchia di San Michele alla fine del 1500 nella loro proprietà di Cerialdo con un impianto “alla francese” con viale centrale e disposizione simmetrica degli alberi e delle aree a verde che si è conservato fino ai giorni nostri. Al primo nucleo, noto come “giardino vecchio”, si aggiunse ben presto il “giardino nuovo” portando l’insieme ad una estensione di oltre due ettari. Quest’ultimo era organizzato sempre secondo la moda francese in grandi aiuole con ortaggi, alberi da frutto e fiori. Ricordava molto i giardini del castello della Loira di Villandry. Demolito durante l’ultima guerra mondiale, su precisa imposizione del governo fascista per creare gli “orti di guerra”, ha oggi l’aspetto del parco “all’inglese”. Il giardino conserva piante secolari e alcune rarità botaniche, oltre ad arbusti e aiuole d fiori.
 
La visita, guidata dai proprietari, consentirà anche di conoscere alcune interessanti vicende storiche e aspetti curiosi della vita in giardino nei secoli scorsi.
 
Oltre al giardino, saranno visibili le collezioni etnografiche e la suggestiva cappella della Madonna del Rosario nella quale, per l’occasione, verrà allestita una mostra di antichi libri religiosi: dai piccoli volumi da tasca o da borsetta, ai grandi messali con preziose copertine in argento, madreperla e avorio, accompagnati da icone russe, crocifissi, reliquiari e oggetti devozionali. Per le aperture di maggio la cappella sarà ad ingresso libero.
 
Giardino settecentesco del castello Solaro della Margarita
La casa e il parco risalgono alla seconda metà del XVII secolo. Nel 1748 fu realizzato un giardino "alla francese"  su progetto del conte Piossasco di Rivalba, che aveva studiato architettura dei giardini alla scuola del celebre architetto francese Le Notre.  Il cortile civile del palazzo fu separato dal giardino da una cancellata in ferro battuto, al di là della quale partono tre lunghi viali di carpini potati in modo da creare una verde muraglia. Subito al di là della cancellata si trova un giardino "all'italiana" con bordure di bosso che delimitano parti a prato.
 
Da una terrazza, che guarda verso il Brobbio, si scende ad un sottostante prato circondato da portici di carpini che fu anche utilizzato come teatro all’aperto. In origine possedeva una peschiera, secondo la moda francese settecentesca. L’attuale prato confina con il bosco caratterizzato da piante gigantesche, come è difficile poter osservare nel cuneese, tutte probabilmente della fine del XVIII secolo. 
 
Dal prato ha inizio la "passeggiata campestre", un grazioso sentiero che costeggia la bealera di Magliano e che si inoltra nel bosco, tra querce, frassini, faggi e aceri. A metà circa c'è un ninfeo in muratura, da cui sgorga una sorgente (un fontanile) che si getta nel canale di Magliano. 
 
La parte del giardino che dal bosco va verso il castello è caratterizzato da tre lunghi viali formati da palizzate di carpini, tenuti come muri verdi, che delimitano, sullo stile "all'italiana", tanti piccoli riquadri. Nell'ala destra del giardino fu invece realizzata la "cappella di verzura", a croce greca, con al centro la statua in pietra della Madonna e quella di un orante poggiato su una panchina.
 
Giardino ottocentesco di villa Corinna a Villanova Mondovì
Villa Corinna, nata come cascinale nel XVIII secolo, venne convertita nel 1868 in residenza estiva per la famiglia Garelli Sola. Il terreno agricolo circostante venne trasformato in giardino all'inglese. Nel 1911 fu acquistata come luogo di villeggiatura dal sen. Pietro Orsi che diede un particolare impulso alla trasformazione del giardino in parco all’inglese. L’insieme degrada dall’alto, dove c’è la casa, verso la pianura sottostante e si caratterizza per la presenza di viali sinuosi che si incuneano in vaste aree di bosco con una notevole presenza di alberi di bosso tenuti al naturale. Le aree a prato creano scene prospettiche molto affascinanti.
 
In occasione delle aperture di maggio sarà gratuitamente visibile una mostra sulle macchine da scrivere e da cucito.
 
Villa Bonaria dei Conti Delfino di Triviè a San Pietro del Gallo
La Villa prende il nome in ricordo della devozione alla Madonna che i cagliaritani venerano nell’omonimo Santuario della città di Cagliari. Intorno al 1785 il Conte Gianbattista Delfino di Triviè, proprietario dei possedimenti nell’attuale frazione San Pietro del Gallo, di ritorno dal sevizio reso al Re Vittorio Amedeo III quale Maggiore Generale di Armata e Vicerè di Sardegna, decise di ampliare e abbellire la Villa, chiamando a servizio il regio Architetto Mario Ludovico Quarini. La proprietà comprende oltre alla Villa a pianta rettangolare, con meridiana sul prospetto della facciata principale, anche una Cappella dedicata alla Vergine di Bonaria e due gazzebo simmetrici, uno come copertura del pozzo, il tutto immerso in un ampio parco, con molti alberi secolari, tra cui faggi, querce, farnie, bagolari, tigli, ippocastani, noci canaletto, abeti rossi, abeti bianchi, tassi, gelsi e, di notevole pregio un esemplare di Pinus Nigra e uno di Cedrus Atlantica. Nel parco spicca una montagnola artificiale con ameno passaggio sottostante.
 
Giardino novecentesco di Villa Souchon a Fossano
Casa e giardino, voluti dalla famiglia di origini francesi Bernard-Souchon trasferitisi in Piemonte, risalgono al 1929 e sono opera del grande architetto torinese Vittorio Valabrega che si lasciò influenzare da elementi innovativi e di moda in quegli anni, ispirandosi all’art déco e giocando sull’uso del cemento e del ferro battuto per creare tante “stanze” a tema diverso. Peculiarità del progetto era che la casa e il giardino dovevano costituire un unicum perché l’interno e l’esterno dovevano fondersi tra di loro in modo perfetto. Il disegno si rifà alla filosofia dei giardini “après Le Notre”, il giardiniere di Versailles, che vedeva la superficie divisa in aree be distinte, ma collegate una all’altra in un’unica passeggiata. Anche nella scelta delle essenze arboree e nelle varietà di cespugli e fiori vi era sempre una ricerca dell’esotico, del “non comune”.
 
GIARDINI DELLA GRANDA: 18 e 25 maggio – 7 e 8 giugno
 
Villa Oldofredi Tadini sarà aperta al pubblico con orario 10–18.30. Oltre al giardino sarà visitabile anche la cappella settecentesca. Ingresso 8 euro. Le visite sono guidate dai proprietari e solo su prenotazione a partire dal venerdì precedente, al numero 3355640248, www.villaoldofreditadini.it. La cappella e la mostra a maggio sono ad ingresso libero.
 
Castello Solaro, il giardino sarà aperto con visite guidate ogni ora dalle 10 alle 18.30. Ingresso 8 euro (www.castellodellamargarita.com).
 
Villa Corinna sarà aperta con orario 10-18.30. Visite guidate del giardino. Ingresso 8 euro. La mostra sulle macchine da scrivere e da cucito è a ingresso libero.
 
Villa Souchon sarà aperta con orario 10-18.30. Visita guidata su prenotazione del giardino ogni ora, telefonando al 3475220314. Ingresso 8 euro.
 
Villa Bonaria dei Conti Delfino di Triviè, via del Bosco 109 Cuneo, frazione San Pietro del Gallo, aperta l’8 giugno, orario 10-18.30.
 
Il 7 giugno, per tutti i giardini, l’apertura è dalle 14.30 alle 18.30.
 
Informazione pubblicitaria
Le date dell'evento:
  • 18/05/2025 - 08/06/2025
luogo Fossano, Cuneo, Villanova Mondovì, Margarita
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Tag:
giardini
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