Museo G. Gabetti di Dogliani, ore 10-12,30 (sab-dom) / 15-18,30 (ven, sab, dom)
Dogliani ospita la mostra di Romano Levi
L'esposizione sarà aperta e visibile fino al 29 giugno. I giorni di apertura previsti sono il venerdì pomeriggio, il sabato e la domenica, con orari che vanno dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 fino 18.30Per tutto il mese di giugno prosegue la mostra che gli amici del Museo Gabetti di Dogliani hanno dedicato a Romano Levi il celebre grappaiol’angelico di Neive. Particolarmente apprezzato dai visitatori l’allestimento, non solamente una esposizione di bottiglie ma una accurata selezione delle più rare, celebri e rappresentative etichette realizzate in sessant’anni di lavoro raccontate direttamente da Romano Levi nei filmati e nelle interviste rilasciate durante la sua vita.
Le sue etichette parlano dei suoi pensieri, raccontano le vicende degli amici, dei clienti, ritraggono emozioni, momenti di vita delle persone che incontra nella quotidianità o traggono spunto da eventi internazionali per raccontare vicende di paese come il congresso delle Donne Selvatiche Riunite. Ma anche momenti curiosi da cui trarre suggerimenti geniali e frasi da scrivere sulle etichette come la storiella del “moschino invisibile” o “a Londra sentito parlare di questa Donna Selvatica”, oppure trarre spunto da vicende personali di vita famigliare come la storia dei Lacedemoni o prendendo in giro gli isterismi della burocrazia.
Intuizioni rivelatesi decisive per aumentare la sua popolarità internazionale ma che gli rendono difficile il rapporto con i clienti; l’uomo selvatico, invece di girare il mondo, si ritrova nel cortile persone provenienti da ogni continente che insistono per avere qualche bottiglia e quindi il suo dover fare i conti con la realtà quotidiana di non poter fare di più, una damigiana di grappa al giorno, sessanta bottiglie da riempire, tappare, sessanta etichette da disegnare ed incollare e seguire la distillazione ed assistere la sorella Lidia. Però le richieste dei clienti possono anche cambiargli la vita, portargli suggerimenti geniali come il sig. Giorgio Adriano di Sanremo che nel 1962 gli chiese di fargli le prime etichette a mano oppure la storia della Rinascente, la richiesta di mille bottiglie per una mostra promozionale conclusasi con la fornitura di poche decine ma la mostra si fece ugualmente, oppure la sua prima ed unica pubblicità sul quotidiano La Notte di Milano nel 1969, un piccolo francobollo al centro della grande pagina del giornale su cui era scritta a caratteri microscopici una frase che non esaltava le qualità del prodotto da vendere ma la fatica del lavoro per produrlo.
La presenza nella sua vita della sorella Lidia ha contato tanto specialmente nel prendere decisioni in azienda ma anche per il proseguimento della vita famigliare ed a lei Romano ha sempre fatto riferimento. Una esistenza dura quella di Romano e Lidia, nata con i drammi della perdita prima del papà e poi della mamma e la necessità di trovarsi a neanche vent’anni a dover occuparsi senza esperienza dell’azienda di famiglia. Un personaggio unico e irripetibile che ha affrontato il destino della vita con serenità, ingegno ed arguzia e a cui tutta la Langa deve rispetto e riconoscenza. Una mostra unica per ricordare un grande personaggio di Langa come non è mai stato raccontato.
Nella suggestiva cornice del Museo G. Gabetti di Dogliani fino al 29 di Giugno. Orario apertura: venerdì pomeriggio, sabato e domenica, 10 - 12.30 e 15 - 18.30.
c.s.
Le date dell'evento:- 18/06/2025 - 29/06/2025

dogiliani - museo gabetti
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