Da Alba ad Amsterdam: Giulio Pavesi tra i fondatori di Termzy AI
L’app per browser sfrutta l’intelligenza artificiale per analizzare termini di servizio, condizioni d’uso e informative sulla privacy dei siti web durante la navigazioneUn giovane albese sta facendo parlare di sé nel panorama dell’innovazione digitale europea. Giulio Pavesi, studente originario di Alba, attualmente iscritto all’Università di Amsterdam, è uno dei co-fondatori di Termzy AI, una nuova estensione del browser che sfrutta l’intelligenza artificiale per analizzare automaticamente termini di servizio, condizioni d’uso e informative sulla privacy dei siti web durante la navigazione.
“Accettiamo quotidianamente termini e condizioni senza leggerli, ma questa superficialità può avere conseguenze reali”, spiega Giulio Pavesi. “Molti utenti non sanno che, registrandosi a siti web, stanno dando il consenso alla vendita dei propri dati personali a terze parti - esponendosi a rischi come spam, e data redlining - e accettando condizioni piuttosto svantaggiose, che includono: dati personali venduti a broker, diritti d’autore ceduti inconsapevolmente o limiti di rimborso ridicoli (100 euro simbolici per qualsiasi danno subito)”.
Termzy AI nasce proprio per rispondere a questa esigenza di consapevolezza digitale. L’estensione, quando riconosce che l’utente sta per accettare una policy online, propone un pulsante per la scansione, per poi individuare, analizzare e valutare automaticamente politiche di trattamento dei dati e condizioni legali del sito, riassumendoli in un linguaggio semplice e accessibile, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.
Il progetto è stato sviluppato nell’ambito del corso Public AI dell’Università di Amsterdam, che incoraggia gli studenti a usare l’intelligenza artificiale per finalità di interesse pubblico. “Abbiamo voluto realizzare uno strumento concreto, utile a tutti, che possa restituire alle persone un po’ di controllo sul proprio spazio digitale”, aggiunge Giulio.
La dottoressa Houda Lamqaddam, docente del corso, spiega: “Il corso Public AI sfida gli studenti ad applicare le proprie competenze tecniche e socio-culturali per confrontarsi criticamente con le applicazioni reali dell’IA. Il team di Termzy è andato oltre, costruendo una vera estensione del browser che affronta il problema di lunga data dei termini e condizioni opachi e sfruttatori. Questo progetto è un meraviglioso esempio di ciò che la pratica interdisciplinare può offrire ai nostri studenti - e al mondo”.
“Se più persone iniziano a capire davvero ciò che stanno accettando, le aziende del digitale saranno spinte a rendere a offrire condizioni più trasparenti e bilanciate”, afferma Giulio, con l’ambizione di diffondere la consapevolezza digitale anche tra i cittadini del suo territorio d’origine.
Termzy AI è stato creato da un team composto da Annouck Leenders, Imogen Plumb, Julia Rajnai e Giulio Pavesi, portando un tocco di Langhe nel cuore dell’innovazione europea; è ora disponibile gratuitamente sul Chrome Web Store. Lo strumento è attualmente in versione beta, e il feedback degli utenti sarà fondamentale per perfezionarlo.

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