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ALBA - Thursday 10 July 2025, 15:16

Grande attesa per l’arrivo della 95° edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba

Dall’11 ottobre all’8 dicembre il Tuber magnatum Picco torna protagonista in città. Il presidente Iberti: “Non un evento, ma un vero e proprio broadcast culturale”
Grande attesa per l’arrivo della 95° edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba

Con oltre nove settimane di programmazione, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si conferma come l’evento enogastronomico più esteso e rilevante del panorama italiano. Un appuntamento che, anno dopo anno, richiama ad Alba e nel territorio circostante decine di migliaia di visitatori da tutto il mondo, attratti non solo dal prestigio del Tuber magnatum Picco, ma anche da un palinsesto culturale, esperienziale e formativo senza eguali.

La Fiera si distingue per la sua capacità di coniugare eccellenza gastronomica, promozione territoriale, sostenibilità e innovazione, trasformando il tartufo in un ambasciatore di valori e identità. È un evento che non si esaurisce in un fine settimana, ma che si sviluppa lungo due mesi, coinvolgendo borghi, castelli, teatri, musei, piazze e cantine, in un racconto corale che unisce tradizione e visione. Il suo impatto va ben oltre il valore simbolico e culturale: la Fiera genera una ricaduta economica diretta e indiretta con un moltiplicatore pari a 55 euro per ogni euro investito, sulla sola provincia di Cuneo, coinvolgendo filiere produttive, strutture ricettive, ristorazione, artigianato e servizi. Un volano di sviluppo che valorizza il territorio in modo diffuso e duraturo, contribuendo in maniera significativa alla crescita del turismo e dell’economia locale.

Alba, dall’11 ottobre all’8 dicembre, si prepara a celebrare il suo lungo e affascinante autunno con un’edizione che pone al centro un valore universale e quanto mai attuale: il rispetto. Un rispetto che si fa profondo, come recita il payoff scelto per quest’anno, e che si declina in ogni aspetto della Fiera, dal rapporto con la terra e la natura, alla valorizzazione delle tradizioni, fino alla promozione di un turismo consapevole e sostenibile. Il tema trae ispirazione dalla parola dell’anno 2024 individuata dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, e si propone come chiave di lettura dell’intera manifestazione. Il Tuber magnatum Picco, frutto raro e prezioso delle colline piemontesi, diventa così simbolo di un approccio etico e culturale che guarda al futuro senza dimenticare le radici.

Una Fiera che è broadcast culturale

Sottolinea il presidente dell’Ente Fiera di Alba, Axel Iberti: Sottolinea il presidente dell’Ente Fiera di Alba, Axel Iberti: “Al cospetto del genio di Leonardo da Vinci, nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano, abbiamo presentato alla stampa nazionale la 95ª Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Un evento che non è solo celebrazione del gusto, ma un broadcast culturale, con un palinsesto diffuso che si estende per settimane. Un racconto corale di un territorio patrimonio mondiale dell’umanità insieme alla cerca e cavatura del tartufo che si presenta al mondo con il titolo ‘Profondo Rispetto’. Rispetto per le nostre tradizioni e il nostro folclore, rispetto per la natura e il lavoro dell’uomo impegnato nella costante ricerca della bellezza. Credo nella cultura come base di ogni trasformazione – ha dichiarato Iberti – e non in senso astratto: cultura significa educazione, consapevolezza, eredità. Il Tartufo Bianco d’Alba deve essere il pretesto per trasferire, a partire dai più piccoli, il valore del paesaggio, della biodiversità, della cura della natura, con uno sguardo sempre più internazionale”.

“La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è un orgoglio per tutta la Città di Alba e per il nostro territorio – dichiarano il sindaco Alberto Gatto e la vicesindaco con deleghe al Turismo e Cultura Caterina Pasini –. Ogni anno, questo appuntamento ci invita a riscoprire chi siamo, le nostre radici e i valori che ci uniscono. Il claim scelto per il 2025, Profondo Rispetto, rappresenta con forza l’identità della nostra comunità: rispetto per la terra e i suoi frutti, per il lavoro che li rende eccellenze, per la cultura e le tradizioni che ci definiscono. La Fiera non è solo un momento di altissimo livello gastronomico e turistico, ma anche un’occasione per ribadire il nostro impegno verso un futuro sostenibile e consapevole. Siamo certi che anche quest’edizione saprà rinnovare quel legame profondo tra Alba e il mondo, nel segno della qualità, dell’accoglienza e della tradizione. Non solo gastronomia, anche cultura e folklore che come ogni anno animeranno le nostre vie e le nostre piazze, dal Palio degli Asini preceduto dalla grande sfilata storica, alle mostre in città, passando per il Baccanale e tutti gli altri eventi in programma per lo straordinario autunno albese”.

“Il Tartufo Bianco d’Alba non è solo un prodotto simbolo della nostra tradizione, ma un autentico motore economico e di attrattività per tutto il Piemonte – dichiarano il presidente di Regione Piemonte, Alberto Cirio, gli assessori alla Tartuficoltura, Marco Gallo, e al Turismo, Paolo Bongioanni –. Attorno al tartufo si muove un indotto che supera il mezzo miliardo di euro all’anno e che rappresenta un asse strategico del PIL piemontese, capace di generare valore per l’agricoltura, la ristorazione, l’enogastronomia, il turismo e la cultura. La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è la vetrina più prestigiosa di questo patrimonio: ogni anno richiama decine di migliaia di visitatori da tutto il mondo, con un impatto diretto sulle strutture ricettive, sui ristoranti e sulle produzioni locali. La Regione è da tempo impegnata per un maggiore sostegno e valorizzazione del comparto, puntando sulla qualità, sulla sostenibilità e sull’unicità di un prodotto che contribuisce in modo decisivo alla reputazione internazionale delle nostre terre. Il tartufo non è solo eccellenza gastronomica: è identità, lavoro e tradizione del Piemonte”.

Numeri che raccontano un successo internazionale

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si conferma, anche nel 2025, come uno degli appuntamenti più significativi e attrattivi del panorama enogastronomico mondiale, non solo per la qualità del suo palinsesto, ma anche per la portata dei numeri che ne testimoniano il successo. Durante il periodo fieristico, oltre 600.000 visitatori hanno goduto dell’offerta del territorio di Langhe, Monferrato e Roero, attratti dall’unicità del tartufo bianco d’Alba e dalla ricchezza delle esperienze proposte. Il palinsesto enogastronomico della Fiera prevede la partecipazione di oltre 40 chef del panorama nazionale e internazionale, in gran parte stellati Michelin, protagonisti di cooking show, cene tematiche e laboratori esperienziali. La loro presenza contribuisce a rafforzare il prestigio della manifestazione e a promuovere una cultura del gusto fondata su eccellenza, creatività e rispetto per la materia prima. Le attività dedicate al pubblico – dai cooking show alle scuole di cucina, dai pranzi al Castello di Roddi alle Cene Insolite, fino agli Atelier della Pasta Fresca – hanno registrato la partecipazione di oltre 3.500 persone, provenienti per il 70% da Paesi stranieri. Un dato che conferma la vocazione internazionale della Fiera e la sua capacità di attrarre un pubblico qualificato, curioso e consapevole, interessato a vivere un’esperienza autentica nel cuore delle colline piemontesi.

Il capodanno del tartufo: una notte che segna l’inizio di una stagione di eccellenza

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si apre, come da tradizione, con un evento simbolico e suggestivo che unisce rito, festa e cultura: il Capodanno del Tartufo. Nella notte tra il 30 settembre e il 1° ottobre 2025, allo scoccare della mezzanotte, la città di Alba celebra l’inizio ufficiale della cerca del Tuber magnatum Picco, dando il via a una stagione che è insieme agricola, gastronomica e spirituale. Quest’anno, l’evento, si inserisce nel contesto del festival Profondo Umano, che sancisce la collaborazione tra la Fiera e le realtà culturali del territorio. Nel tardo pomeriggio sarà possibile visitare in anteprima il Palatartufo in allestimento, la Sala Fenoglio, il Centro Nazionale Studi Tartufo e il MUDET – Museo del Tartufo, luoghi simbolo della cultura tartufigena albese. A seguire, presso il Teatro Sociale “G. Busca”, interverrà Laura Rolle, studiosa di semiotica e megatrend, formatrice e consulente strategica. Il suo contributo offrirà una lettura contemporanea del concetto di “rispetto”, tema portante della 95ª edizione della Fiera, e delle sue implicazioni culturali, sociali ed economiche. Un’occasione per riflettere sul valore del paesaggio, della biodiversità e della responsabilità collettiva, in un dialogo tra territorio e futuro.

La serata proseguirà poi in piazza Ferrero, dove trifolao e tabui in rappresentanza di tutte le associazioni di cercatori piemontesi, sfileranno lungo via Vittorio Emanuele fino a piazza Risorgimento, accompagnati dai suoni del bosco curati dal compositore Filippo Cosentino (Dragonfly Music Studio). Il corteo, scandito da atmosfere evocative e da un forte senso di comunità, culminerà con un brindisi collettivo alla nuova stagione del tartufo, celebrato con un calice di Alta Langa DOCG, simbolo dell’eccellenza vitivinicola del territorio.

Questa celebrazione non è solo l’apertura di un calendario, ma l’inizio di un racconto. È il momento in cui Alba si presenta al mondo con il suo volto più autentico, dove il tartufo diventa messaggero di valori, di bellezza e di rispetto. Una notte che segna l’inizio di una stagione di eccellenza, e che invita tutti – cittadini, visitatori, operatori e narratori – a condividere un’esperienza profonda, consapevole e memorabile.

Il mercato mondiale del tartufo: qualità, trasparenza e rispetto per il consumatore

Nel cuore della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si colloca uno degli spazi più emblematici e significativi dell’intera manifestazione: il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, allestito all’interno del Cortile della Maddalena. Questo luogo non è soltanto un punto vendita, ma un vero e proprio presidio di qualità, autenticità e fiducia. Il Mercato sarà aperto al pubblico ogni fine settimana, il sabato e la domenica, a partire da sabato 11 ottobre fino a lunedì 8 dicembre, data dell’apertura straordinaria che segnerà la chiusura ufficiale della 95° edizione della Fiera.

Ogni esemplare di Tuber magnatum Picco destinato alla vendita viene sottoposto a un rigoroso processo di valutazione da parte dei Giudici di Analisi Sensoriale del Tartufo, professionisti formati dal Centro Nazionale Studi Tartufo, che operano secondo protocolli scientifici e standard condivisi. Attraverso l’osservazione, l’olfatto e la valutazione tattile, i giudici certificano la qualità del prodotto, offrendo al consumatore la certezza di acquistare un tartufo autentico, fresco e conforme ai criteri di eccellenza: la Fiera si fa garante di un rapporto etico e trasparente tra produttore e acquirente, promuovendo una cultura del consumo consapevole e informato.

Accanto al Mercato del Tartufo, una selezione delle migliori produzioni agroalimentari del territorio. Formaggi, salumi, conserve, dolci, vini e altre eccellenze locali vengono presentati in un contesto curato e accogliente, dove ogni prodotto racconta una storia di tradizione, passione e sostenibilità.

Il folclore: un racconto vivente di identità e tradizione

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba non è soltanto un evento enogastronomico di rilevanza mondiale, ma anche un grande palcoscenico della memoria collettiva, dove il folclore locale si fa racconto vivente, rito condiviso, celebrazione delle radici. Ogni anno, le settimane che precedono l’apertura ufficiale della Fiera sono scandite da appuntamenti che affondano le loro origini nella storia della città e dei suoi borghi, trasformando Alba in un teatro a cielo aperto, animato da colori, suoni, costumi e simboli identitari.

Il primo momento è rappresentato dalla Bela Trifolera, in calendario sabato 6 settembre alle 20.30 in piazza Michele Ferrero. Sabato 20 settembre, in Sala Fenoglio, il Capitolo della Giostra, l’attribuzione dell’onorificenza di “Amico della Giostra”, riconoscimento attribuito a personalità che si sono distinte per il loro impegno nella valorizzazione della cultura e delle tradizioni albesi. Nella stessa occasione verrà presentato il Drappo del Palio, opera d’arte che ogni anno cambia autore e che rappresenta l’ambito trofeo della corsa più attesa, momento seguito da corteo ed esibizione degli sbandieratori in piazza Risorgimento. A seguire, la città si prepara a vivere uno dei momenti più iconici e partecipati, sabato 27 settembre: l’Investitura del Podestà, che si svolge in piazza Duomo. In questo rito simbolico, il rappresentante del potere civile assume ufficialmente il ruolo di garante della Giostra, rievocando le antiche istituzioni comunali medievali. È un passaggio che segna l’ingresso nella dimensione storica e cerimoniale della Fiera.

Il culmine del folclore albese si raggiunge la prima domenica di ottobre, quando la città si veste degli smalti e dei vessilli dei suoi borghi storici per la grande sfilata in costume medievale. Un viaggio nel tempo che culmina, in piazza Cagnasso, con la sfilata in costume medievale e il celebre e amatissimo Palio degli Asini, corsa goliardica e appassionante che vede sfidarsi i borghi cittadini in un clima di festa e sana competizione.

Due settimane dopo, nel weekend del 18 e 19 ottobre, nel cuore del centro storico, si tiene il Baccanale dei Borghi, una vera e propria festa popolare che trasforma le piazze in locande all’aperto. A chiudere il ciclo degli eventi folklorici, domenica 26 ottobre, è il Festival della Bandiera, organizzato dalla Giostra delle Cento Torri. In piazza Risorgimento, i gruppi di sbandieratori si esibiscono in spettacolari coreografie, tra lanci acrobatici, rulli di tamburi e giochi di colori che incantano il pubblico e celebrano l’arte antica della bandiera.

Il folclore della Fiera non è solo intrattenimento: è un patrimonio immateriale che si rinnova ogni anno, un linguaggio simbolico che unisce generazioni, un ponte tra passato e presente. È l’anima popolare della Fiera, il suo battito più autentico, la voce di una comunità che, attraverso la memoria, costruisce il proprio futuro.

Esperienze sensoriali e gourmet: il tartufo come narratore di eccellenza

Nel cuore della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, accanto al Mercato Mondiale e alle grandi celebrazioni culturali, si sviluppa un articolato programma di esperienze immersive che mettono al centro il gusto, la conoscenza e la convivialità. La Fiera non è solo un luogo dove acquistare il tartufo, ma un laboratorio del sapore e della cultura gastronomica, dove ogni appuntamento è pensato per valorizzare il Tuber magnatum Picco in tutte le sue sfumature. I Cooking Show, ospitati nella storica Sala Beppe Fenoglio, rappresentano uno dei momenti più attesi e partecipati. Qui, grandi chef italiani e internazionali si alternano ai fornelli per interpretare il tartufo bianco d’Alba con creatività e rispetto, dando vita a piatti che raccontano il territorio attraverso l’eccellenza culinaria. Ogni show è accompagnato dalle “Alte Bollicine Piemontesi” del Consorzio Alta Langa e dal servizio attento e professionale degli studenti di Alba Accademia Alberghiera, a testimonianza del legame tra formazione, talento e tradizione.

Novità dell’edizione 2025 è il format “Tramonto gourmet: aperitivo di eccellenza”, che a partire dal 22 novembre arricchirà le serate di Fiera con un’esperienza sensoriale unica. Un momento di raffinata convivialità che unisce la cucina d’autore all’arte della mixology, in un’atmosfera elegante e informale in collaborazione con il Consorzio Alta Langa e il Consorzio Vermouth di Torino. Accanto alla cucina, la Fiera propone anche percorsi di approfondimento e conoscenza, come i seminari di Analisi Sensoriale del Tartufo, organizzati presso il MUDET – Museo del Tartufo. Queste sessioni guidate offrono ai partecipanti l’opportunità di scoprire, attraverso i sensi, le caratteristiche distintive del Tartufo bianco, imparando a riconoscerne qualità, provenienza e intensità aromatica. Un’esperienza formativa e coinvolgente, pensata per appassionati, professionisti e curiosi. A completare l’offerta, le Wine Tasting Experience presso il Museo Eusebio, dedicate ai grandi vini delle Langhe, del Monferrato e del Roero. In un contesto suggestivo e accogliente, i visitatori potranno degustare etichette selezionate, guidati da esperti sommelier, in un viaggio sensoriale che esalta l’armonia tra vino e tartufo.

Tra gli appuntamenti più esclusivi, tornano anche quest’anno le Cene Insolite, che uniscono l’alta cucina a scenari di grande fascino. Oltre al Teatro Sociale di Alba, il calendario prevede – in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Valle d’Aosta – una tappa in quota presso lo Skyway Monte Bianco, nel ristorante più alto d’Italia a 3.466 metri, il Kartell Bistrot Panoramic. Continua anche la collaborazione con MonteNapoleone District e, valicando i confini delle colline di Langhe, Roero e Monferrato, il Tartufo Bianco d’Alba volerà nel mondo grazie alla collaborazione con le delegazioni dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei vini di Alba, protagonista di una serie di eventi dedicati al Tuber magnatum Picco tra wine tasting, analisi sensoriali e cene. Nel segno dell’inclusione e dell’impegno sociale, la Fiera rinnova anche la collaborazione con la cooperativa Emmaus, protagonista dell’appuntamento presso l’Osteria Sociale Montebellina. Qui, il progetto “8 Pari” – vino simbolo di uguaglianza, coraggio e inclusione – diventa il filo conduttore di una proposta gastronomica che unisce qualità, solidarietà e accoglienza. Un luogo dove il cibo diventa strumento di aggregazione, riscatto e condivisione, in perfetta sintonia con i valori fondanti della Fiera. Attraverso questi format, la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si conferma non solo come vetrina dell’eccellenza gastronomica, ma come spazio di incontro tra saperi, sapori e persone. Un’esperienza che nutre il corpo e lo spirito, e che restituisce al tartufo il ruolo di narratore privilegiato di un territorio straordinario.

Cultura, manifestazioni ed eventi: un palinsesto dii eccellenza per nove settimane

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba non è soltanto un evento enogastronomico di rilievo mondiale, ma anche un grande contenitore culturale, capace di offrire un palinsesto ricco, articolato e trasversale, che abbraccia letteratura, arte contemporanea, musica, design, sport e solidarietà. Tra gli appuntamenti più prestigiosi, spicca la XXVI Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, in programma domenica 9 novembre in collegamento con il Castello di Grinzane Cavour, sede dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour. In diretta con alcune delle più importanti metropoli internazionali, l’asta vedrà protagonisti i lotti più pregiati di tartufo, battuti a scopo benefico. Dal 1999 a oggi, l’iniziativa ha raccolto oltre 7 milioni e 200 mila euro, confermando il ruolo della Fiera come promotrice di eccellenza e solidarietà.
La cultura letteraria sarà protagonista con la XV edizione del Premio Lattes Grinzane, che vedrà la scrittrice etiope Maaza Mengiste ricevere il Premio Speciale Lattes Grinzane 2025 l’11 ottobre al Teatro Sociale “G. Busca” di Alba. Sullo stesso palco, il 12 ottobre, sarà presentato il libro Francesco. Il più italiano dei santi di Aldo Cazzullo, in collaborazione con il festival Profondo Umano.

L’arte contemporanea troverà spazio nella mostra More than kids, il terzo atto dell’esposizione di Valerio Berruti, evento promosso dalla Città di Alba in collaborazione con la Fondazione Ferrero. Visitabile presso la Chiesa di San Domenico dal 3 ottobre al 3 dicembre con la curatela di Nicolas Ballario e Arturo Galansino. Sempre in ambito artistico, il progetto “Radis” – promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e dalla Fondazione CRT – porterà a Dogliani la mostra Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia, a cura di Marta Papini, presso la chiesetta del Ritiro della Sacra Famiglia, insieme al Public Program di Radis, tra Alba e Dogliani. Il calendario culturale sarà arricchito anche dalle mostre presso Palazzo Banca d’Alba e Fondazione San Giuseppe, dagli eventi della Fondazione Cesare Pavese, dalle iniziative del Museo Diocesano e della Famija Albèisa, oltre che da una serie di manifestazioni sportive, tra cui l’Ecomaratona del Barbaresco e del Tartufo Bianco d’Alba, organizzata dall’ASD Triangolo Sport Langhe Monferrato Roero. L’ATL Langhe Monferrato Roero proporrà inoltre una serie di esperienze guidate, tra cui Alba Walking Tour e Alba Walking Tour – Truffle Edition, con nuovi format in fase di lancio, pensati per far scoprire la città e il territorio attraverso percorsi tematici e narrativi. Le piazze cittadine ospiteranno infine numerose manifestazioni popolari e fieristiche, tra cui Albaromatica, Ama la carne, Langhe e Roero in piazza, con la Granda, Confagricoltura – Incontriamoci in Fiera, Confartigianato – Villaggio dei creatori d’eccellenza, Coldiretti – Campagna Amica Day e la Grande Rassegna di Bovini Piemontesi di sottorazza albese della coscia. A completare il quadro, il design sarà protagonista con un nuovo progetto dedicato al Kit del Tartufo Bianco, che arricchirà la collezione con un nuovo oggetto iconico, simbolo di eleganza, funzionalità e identità territoriale.

Taste Lab - castello di Roddi: dove la cucina diventa esperienza, conoscenza e cultura

Tra le esperienze più raffinate e coinvolgenti della 95ª Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, il Taste Lab – Castello di Roddi si conferma anche quest’anno come uno degli appuntamenti più attesi e distintivi. In questo luogo carico di storia e fascino, immerso nel paesaggio vitivinicolo delle Langhe, la cucina si trasforma in un linguaggio universale, capace di unire saperi, sapori e persone. Il Castello di Roddi, grazie alla collaborazione con la Barolo & Castles Foundation, ospiterà un ricco calendario di cene, eventi e corsi di cucina, pensati per offrire ai partecipanti un’esperienza immersiva e autentica. Le visite guidate al maniero si concluderanno con pranzi suggestivi all’interno delle sue pertinenze, creando un connubio perfetto tra patrimonio culturale e gastronomia d’eccellenza.

All’interno del Castello si trova una delle più belle scuole di cucina italiane, dotata di sette postazioni professionali in acciaio, completamente attrezzate. Qui, ogni lunedì e venerdì mattina, si svolgeranno corsi teorico-pratici di cucina, durante i quali i partecipanti, guidati da chef, potranno cimentarsi nella preparazione di piatti gourmet e di piatti iconici della tradizione piemontese, impreziositi dal tartufo bianco d’Alba. Al termine del corso, ogni partecipante potrà degustare il proprio piatto, accompagnato da un calice di vino. A rendere ancora più speciale l’esperienza, torna anche quest’anno la collaborazione con Frette, che realizzerà i grembiuli e gli strofinacci da cucina forniti in dotazione ai partecipanti, unendo eleganza e funzionalità in un gesto di cura e attenzione. Il Castello sarà inoltre la destinazione finale delle Passeggiate Gourmet, organizzate da Confartigianato Cuneo, che condurranno i partecipanti attraverso i paesaggi collinari fino al maniero, dove li attenderanno degustazioni a base di uovo, tartufo e vino. 

Truffe and Wine: il dialogo tra il tartufo e i grandi vini del mondo

Il Tartufo bianco d’Alba, con la sua eleganza aromatica e la sua unicità sensoriale, trova nei grandi vini il suo compagno ideale. La 95ª Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba rinnova e rafforza il progetto “Truffle and Wine”, un percorso di valorizzazione che mette in dialogo il Tuber magnatum Picco con le eccellenze vitivinicole del Piemonte e con alcune delle più prestigiose denominazioni internazionali. Al centro di questa alleanza, la collaborazione con il Consorzio Alta Langa e con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che rappresentano l’anima enologica del territorio. A queste si affianca la Strada del Barolo e grandi vini di Langa, che accompagna i visitatori in un viaggio tra colline, cantine e sapori, offrendo esperienze immersive e autentiche. Dopo aver ospitato negli anni scorsi lo Champagne (2021), la Borgogna (2022), la California e la Napa Valley (2023), e la Rioja (2024), l’edizione 2025 si prepara ad accogliere una nuova regione vinicola di livello mondiale, che sarà protagonista di degustazioni, incontri e abbinamenti d’autore. Un’occasione per esplorare affinità e contrasti tra terroir diversi, uniti dalla stessa ricerca dell’eccellenza.

Tra gli appuntamenti più significativi, venerdì 24 ottobre torna l’Asta “Barolo en primeur” presso il Castello di Grinzane Cavour, con collegamenti internazionali e finalità benefiche. Le barrique prodotte dalla Vigna “Cascina Gustava” e i lotti comunali di 95 cantine saranno battuti all’asta, preceduti da degustazioni esclusive di nebbiolo 2024, atto a diventare Barolo e Barbaresco. Un evento che unisce solidarietà, cultura del vino e promozione del territorio. Nel weekend del 25 e 26 ottobre, l’Hotel Calissano ospiterà l’evento “I grandi terroir del Barbaresco e gli altri volti del nebbiolo”, a cura di Go Wine, con banchi d’assaggio e degustazioni guidate che metteranno in luce la straordinaria varietà espressiva di questo vitigno simbolo del Piemonte. In collaborazione con l’ATL Langhe Monferrato Roero e con la rivista Falstaff Italia, tornano per il secondo anno – il 15, 16, 22 e 23 novembre - le degustazioni esclusive, con sei appuntamenti imperdibili per immergersi nel mondo del Barolo, del Barbaresco e dei grandi vini del territorio, con l'opportunità di assaporare vini eccezionali e di scoprire i segreti che si celano dietro ogni bottiglia.

Unesco: un territorio che parla al mondo attraverso il suo patrimonio

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si svolge in un contesto territoriale unico al mondo, riconosciuto e tutelato dall’UNESCO per il suo straordinario valore culturale, paesaggistico e immateriale. Sono ben tre i riconoscimenti conferiti a questo angolo di Piemonte, che ne fanno un punto di riferimento internazionale per la cultura del gusto, la tutela del paesaggio e la valorizzazione delle tradizioni. Il primo, e forse il più iconico, è l’iscrizione dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, avvenuta nel 2014. Un riconoscimento che celebra la bellezza modellata dal lavoro dell’uomo, la sapienza agricola tramandata nei secoli e l’equilibrio armonico tra natura e cultura. È in questo scenario che nasce il tartufo bianco d’Alba, frutto di un ecosistema complesso e delicato, che la Fiera si impegna a proteggere e raccontare.

Il secondo riconoscimento è il titolo di Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, conferito ad Alba nel 2017. Questo prestigioso ingresso nella rete delle Creative Cities sancisce il ruolo della città come laboratorio di innovazione gastronomica, luogo di sperimentazione e trasmissione del sapere culinario, capace di coniugare tradizione e contemporaneità. La Fiera, in questo contesto, rappresenta il momento culminante di un lavoro che dura tutto l’anno e che coinvolge chef, produttori, artigiani e istituzioni.

Il terzo riconoscimento, più recente ma altrettanto significativo, è l’iscrizione della Cerca e cavatura del tartufo in Italia nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Questo riconoscimento, ottenuto nel 2021, valorizza il sapere antico e il legame profondo tra l’uomo, il cane e la natura. La figura del trifolao, con il suo tabui, diventa simbolo di un rapporto rispettoso e sapiente con l’ambiente, fondato su conoscenze tramandate oralmente, gesti rituali e una sensibilità affinata nel tempo.

Questi tre riconoscimenti non sono semplici titoli, ma impegni concreti. La Fiera li onora attraverso un programma che promuove la sostenibilità, la formazione, la ricerca e la divulgazione. Il MUDET – Museo del Tartufo di Alba, il Centro Nazionale Studi Tartufo, i percorsi didattici per le scuole, le attività di sensibilizzazione ambientale e le collaborazioni con enti culturali e scientifici sono strumenti attraverso cui la Fiera traduce i valori UNESCO in azioni tangibili. Essere parte del patrimonio dell’umanità significa custodire, ma anche condividere. Significa raccontare al mondo una storia fatta di paesaggi, sapori, gesti e parole. La Fiera del Tartufo è il luogo dove questa storia prende vita, ogni anno, con rinnovata passione e responsabilità.

Sostenibilità incrociate e Dawn to Earth: il tartufo come ambasciatore di valori globali

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si conferma anche nel 2025 come un laboratorio di pensiero e azione sul tema della sostenibilità, intesa nella sua accezione più ampia: ambientale, sociale ed economica. Due progetti in particolare incarnano questa visione e ne amplificano la portata: Sostenibilità Incrociate e Dawn to Earth. Dal venerdì 31 ottobre a giovedì 6 novembre, torna sul palco del Teatro Sociale “G. Busca” di Alba la rassegna Sostenibilità Incrociate, un ciclo di incontri e dialoghi che mette a confronto voci autorevoli provenienti da mondi diversi: spettacolo, innovazione digitale, sport, arte, musica, design, cultura e alta cucina. L’obiettivo è quello di generare contaminazioni virtuose, di esplorare nuove prospettive e di costruire un pensiero condiviso sul futuro del pianeta e delle comunità.

Grazie alla collaborazione con Paolo Vizzari, narratore gastronomico e con il Festival della TV di Dogliani, la rassegna si arricchisce di contenuti e ospiti di rilievo, offrendo al pubblico un’occasione unica per riflettere su temi urgenti come il cambiamento climatico, la biodiversità, l’equità sociale e l’educazione alimentare. Il tartufo, in questo contesto, diventa simbolo di equilibrio, di rispetto per la natura e di connessione tra uomo e ambiente. In perfetta sintonia con questi valori si inserisce il progetto Dawn to Earth, che utilizza il Tartufo Bianco d’Alba come ambasciatore di un nuovo modello di sviluppo, fondato sull’etica, sulla qualità e sulla responsabilità. Ogni anno, il progetto premia uno chef che si è distinto per il suo impegno nella sostenibilità e nella valorizzazione del territorio. Dopo Norbert Niederkofler, Chiara Pavan e Francesco Brutto, Andreas Caminada e Manu Buffara, l’edizione 2025 celebrerà un altro grande Chef. Attraverso questi due progetti, la Fiera si fa promotrice di un messaggio forte e chiaro: la sostenibilità non è un’opzione, ma una necessità. E il tartufo, con la sua fragilità e il suo valore, è il simbolo perfetto di questa nuova sensibilità. Un prodotto che nasce solo in condizioni ambientali ideali, che richiede cura, pazienza e conoscenza, e che ci ricorda ogni giorno quanto sia importante proteggere ciò che abbiamo di più prezioso.

Per informazioni: Ente Fiera di Alba, in piazza Medford, 3 - 12051, Alba Tel. +39 0173 361051 - [email protected] - www.fieradeltartufo.org. L’hashtag ufficiale dell’evento è #albatruffle.

c.s.
luogo ALBA
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Tag:
Alba - fiera - Tartufo - Axel Iberti
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