Il Pavese Festival dà appuntamento al 2026 dopo un’edizione rinnovata
Tra gli ospiti che hanno calcato il palco di Santo Stefano Belbo Paola Turci, Gino Castaldo, Neri Marcorè e Luca BarbarossaSi è chiusa domenica 29 giugno la venticinquesima edizione del Pavese Festival che ha festeggiato questo anniversario con una nuova formula che ha moltiplicato gli eventi - oltre cinquanta - animando il centro storico con proposte per tutte le età.
“Ogni nuova edizione del Festival ci insegna molto ‘Ascoltare è la nostra virtù’ dice Pavese ne I mari del sud, la poesia che annuncia tutti i temi della successiva produzione pavesiana; e il Pavese Festival, ormai da qualche anno, è diventata la più importante occasione di ascolto della nostra comunità, del pubblico, soprattutto nuovo, che sceglie la manifestazione e Santo Stefano Belbo come destinazione culturale. I mari proibiti e le coste barbariche del Festival 2025 sono stati i numerosissimi eventi, più di 50, i nuovi linguaggi proposti, dal cinema ai giochi di piazza, dal podcast alla musica e alle presentazioni di libri: un mare di appuntamenti che hanno coinvolto migliaia di persone e avvicinato ancora di più il pubblico agli ospiti, le persone agli artisti che a Santo Stefano trovano una dimensione più umana, inclusiva e aggregativa. Per una settimana, a Santo Stefano Belbo, si è veleggiato come su un vascello, affrontando mari proibiti ma avendo ben chiaro che lo si stava facendo tutti insieme, come una ciurma desiderosa di approdare su una nuova terra da conoscere e, appunto, ascoltare”, commenta il direttore della Fondazione Cesare Pavese Pierluigi Vaccaneo.
Tra gli ospiti di questa edizione Paola Turci e Gino Castaldo, Neri Marcorè e Luca Barbarossa, che il sabato sera hanno riempito Piazza Umberto I con uno spettacolo ideato appositamente per il Pavese Festival, Roberto Mercadini, Matteo B. Bianchi, Francesco Bianconi, Andrea Bosca, Valerio Magrelli, Milo De Angelis, Fulvio Marino, Roberto Cotroneo, Carlo Greppi.
Con il Pavese Festival è tornato anche il Premio Pavese Musica, assegnato giovedì 26 giugno al Maestro Paolo Conte che, come si legge nella motivazione, «con la sua musica visionaria ha saputo attraversare confini di genere, tempo e lingua, navigando attraverso mari proibiti e approdando su coste barbariche dove pochi artisti osano spingersi. Come Cesare Pavese nella letteratura, anche Conte nella musica ha varcato le soglie del consueto per cercare altrove, nelle pieghe dell’immaginario, nei silenzi tra le parole, nelle dissonanze dell’anima, oltre i generi musicali, oltre le mode, oltre le convenzioni».
La prossima edizione del Pavese Festival si svolgerà a Santo Stefano Belbo da lunedì 22 a domenica 28 giugno 2026.

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