Coldiretti spegne ottanta candeline: "Stop alle pratiche sleali e all'import selvaggio"
Ieri la ricorrenza celebrata anche nella Granda: unâassemblea per ripercorrere decenni di battaglie, per far luce sulle sfide di oggi e tracciare gli obiettivi futuriâAbbiamo alle spalle 80 anni di storia al fianco degli agricoltori di cui andiamo orgogliosi, una storia di sostegno al reddito delle aziende agricole e una storia di filiera per valorizzare i prodotti locali e nazionali. Andremo avanti convintamente su questa stradaâ. Lo ha dichiarato il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada, allâassemblea celebrativa degli 80 anni della Coldiretti, che ha visto riunirsi centinaia di imprenditori agricoli da ogni angolo della Provincia al âGiardino dei Tigliâ a Fossano, in frazione Cussanio.
Presenti, oltre al presidente Nada e allâintera Giunta, il direttore provinciale Fabiano Porcu e Luigi Scordamaglia, capo area Mercati, Internazionalizzazione e Politiche comunitarie di Coldiretti, nonchĂŠ amministratore delegato di Filiera Italia.
âĂ stata una serata importante - commenta il presidente Nada - per ripercorrere i successi ottenuti in questi decenni dalla piĂš grande Associazione agricola dâItalia e dâEuropa, delineare gli obiettivi futuri, in vista anche delle elezioni europee, e far luce sulle mobilitazioni che ci vedono oggi in prima linea e che proseguiremo con lâentusiasmo, la forza e la determinazione che ci contraddistinguono da sempreâ.
Tanti i temi affrontati nel corso dellâassemblea, dalla raccolta firme per lâorigine obbligatoria su tutti gli alimenti alle questioni ancora aperte in Europa che minano la sostenibilitĂ economica delle aziende agricole.
Dallâassemblea - spiega Coldiretti Cuneo - è emerso il ruolo cruciale di unâOrganizzazione che è âforza amica del Paeseâ, con una visione e progettualitĂ orientate non solo allâagricoltura ma allâintera comunitĂ nazionale: Coldiretti si conferma una forza trasversale che agisce nellâinteresse del mondo agricolo, con lâobiettivo centrale di sostenere il reddito e la reputazione delle imprese agricole, ma anche dei cittadini consumatori, grazie a idee, strategie e lungimiranza con cui traccia traiettorie di futuro in un contesto incerto e difficile.
âO saremo in grado nei prossimi anni di dare un giusto reddito al lavoro delle nostre imprese o difficilmente proseguirĂ il ricambio generazionale cui assistiamo oggi in agricolturaâ ha detto il presidente Nada, ricordando lo strumento cruciale delle filiere per rafforzare il potere contrattuale degli agricoltori, nonchĂŠ lâurgenza di puntare sullâidentitĂ e sulla distintivitĂ .
âChiediamo lo stop alla concorrenza sleale - ha dichiarato il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu - che danneggia gli agricoltori italiani ed europei sottoposti a regolamenti e vincoli spesso fuori dalla realtĂ . Vogliamo che gli obblighi ambientali, sociali e sanitari imposti ai nostri produttori valgano per chiunque voglia vendere sul mercato europeo. Serve reciprocitĂ negli scambi commercialiâ.
Altra priorità è lâabolizione del codice doganale: âBisogna fermare i cibi importati che, grazie a minime lavorazioni, diventano magicamente italiani, rivedendo il criterio dellâultima trasformazione sostanziale. Non è piĂš accettabile - ha denunciato il presidente Nada - assistere a scene come quelle che abbiamo vissuto durante la mobilitazione al Brennero, dove si sono visti arrivare dei prosciutti, del concentrato di pomodoro, della frutta o della verdura stranieri destinati a diventare a tutti gli effetti dei prodotti italianiâ.
La giornata di ieri è stata, quindi, lâoccasione per promuovere la raccolta firme #nofakeinitaly, finalizzata ad ottenere una legge popolare europea per garantire trasparenza sulle etichette di tutti gli alimenti in commercio nellâUnione europea.
c.s.

Coldiretti
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