Lupo, Coldiretti Cuneo: "Pastori in pericolo, serve pragmatismo in attesa di efficaci misure strutturali"
L'associazione scrive alla Prefettura di Cuneo e alla Regione: "La presenza incontrollata del lupo mette a repentaglio la sopravvivenza della pastorizia"Con l’avvicinarsi dell’estate, la pressione dei lupi sulle aziende agricole cuneesi raggiunge livelli insostenibili. È quanto evidenzia Coldiretti Cuneo, alla luce degli attacchi sempre più frequenti registrati nelle ultime settimane negli allevamenti della Granda, ad esempio a Murazzano, dove si stanno verificando predazioni continue, con una media di due pecore sbranate ogni notte.
"Mentre i capi ovicaprini vengono lasciati al pascolo per foraggiarsi – riferisce Coldiretti Cuneo – le notti diventano un incubo per gli allevatori: né le reti elettrificate, né i cani da guardiania, né la presenza costante dei pastori riescono più a impedire gli assalti dei lupi. Il moltiplicarsi delle aggressioni, secondo le testimonianze raccolte dall’Organizzazione agricola, rende sempre più difficile reperire manodopera, costretta a presidiare giorno e notte i pascoli senza alcuna garanzia di sicurezza".
Per far luce sulla problematica, la Coldiretti ha scritto una lettera al Prefetto di Cuneo, Mariano Savastano: “Non si tratta più solo di perdite economiche – denuncia il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada – ma di un clima di paura e abbandono che rischia di far scomparire la pastorizia, scoraggiata da un contesto che appare fuori controllo”.
"È positivo – sottolinea Coldiretti Cuneo – l’avanzamento dell’iter legislativo europeo per il declassamento del lupo da specie “strettamente protetta” a “protetta”, un primo passo fondamentale verso una gestione più equilibrata del predatore; tuttavia, il percorso sarà lungo e i suoi effetti concreti richiederanno tempo: oggi resta drammaticamente aperta la domanda su cosa accadrà nell’immediato".
“Fino a quando non si arriverà a una coabitazione realmente ristabilita tra uomo e lupo, cosa faremo? Chi proteggerà i pastori, oggi letteralmente a rischio estinzione? Chi tutelerà i loro allevamenti e la loro insostituibile attività di presidio e cura delle aree interne e montane?” si chiede il Presidente Nada.
In attesa di efficaci misure strutturali, la Coldiretti si rivolge alla Regione per reclamare un sollievo almeno temporaneo alle aziende colpite: “All’Assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Bongioanni, abbiamo scritto una lettera affinché acceleri i tempi per i risarcimenti agli allevatori che hanno subìto predazioni. Nell’immediato, meno burocrazia e tempi più rapidi nei ristori possono fare la differenza tra la sopravvivenza e la chiusura di un’azienda agricola, messa a dura prova da una situazione intollerabile” sostiene il Direttore di Coldiretti Cuneo, Francesco Goffredo.
c.s.

cuneo - Coldiretti - Enrico Nada
commenti
Effettua il login per commentare