A Ceva posizionato il primo tassello per la nascita della Consulta Giovanile
Grazie ai 20mila euro stanziati dalla Regione per le attività rivolte ai ragazzi tra i 15 e i 34 anni, l’amministrazione avvierà un percorso di formazione per il nuovo organoUn nuovo progetto è pronto a partire grazie all’aggiudicazione del bando Piemonte per i Giovani, promosso dalla Regione Piemonte, per il quale il Comune di Ceva ha visto un’aggiudicazione pari a 20mila euro. Il bando, come suggerisce il nome stesso, va a sovvenzionare progetti di inclusione rivolti a ragazzi tra i 15 e i 34 anni.
Per quanto concerne il Comune di Ceva, tramite questo fondo verrà avviato un percorso di formazione e accompagnamento che supporti i giovani nella costituzione della Consulta Giovanile, organo che porterà le istanze dei ragazzi in seno all’amministrazione comunale. A tal fine, sono previste più azioni che si estrinsecheranno in tutoraggio da parte di personale appositamente selezionato, incontri tematici, workshop, incontri tra pari (peer education) tramite confronti con altre Consulte Giovanili comunali, visita istituzionale nella sede della Regione Piemonte e viaggio di istruzione a Roma, co-costruzione della Consulta stessa e co-progettazione in vista della prossima edizione del bando Piemonte per i Giovani o per la presentazione di progetti in altri bandi pertinenti alla medesima tematica. Inoltre, nel mese di settembre 2026 sarà organizzato un incontro con i componenti del costituendo Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze di Ceva, al fine di offrire loro un’opportunità di confronto con i membri della Consulta, i quali potranno costituire un modello positivo e un valido stimolo per i più giovani, assumendo così un ruolo che ne accrescerà il senso di responsabilità. Il momento conclusivo del percorso di attivazione della Consulta Giovanile sarà un evento di restituzione aperto al pubblico in cui i/le giovani partecipanti, affiancati dal team di progetto, presenteranno in prima persona i risultati, alternando testimonianze dirette, eventuali video, immagini e momenti interattivi. Sarà un’occasione per rivivere insieme i passaggi più significativi, ascoltare le storie dietro le azioni e immaginare i prossimi passi.
La Consulta Giovanile, già in essere in alcuni Comuni limitrofi, si impegna concretamente e supporta l’amministrazione nelle attività rivolte ai ragazzi, provvedendo a idearne alcune ex novo partendo dalle esigenze e dai desiderata riscontrari sul territorio e affiancando amministratori e organizzatori in eventi, progetti e azioni che coinvolgono anche le fasce più giovani di popolazione. Grazie alla Consulta, la città promuove un ingaggio giovanile e una partecipazione contraddistinta da proattività e dai principi che muovono le iniziative di cittadinanza attiva, avvicinando così i ragazzi alla cosa pubblica e a ciò che avviene all’interno della comunità.
“Questo finanziamento ci permette di avviare un’attività a cui pensavamo ormai da tempo, e cioè quella della Consulta Giovanile”, commenta Laura Amerio, assessore alle Politiche giovanili. “I ragazzi sono il nostro futuro, come diciamo spesso, ma sono anche, forse soprattutto, il nostro presente. Hanno entusiasmo, energia, desiderio di mettersi in gioco e, proprio grazie alla loro età, vivacità e una mente sempre in movimento, ma soprattutto hanno gli strumenti per comprendere i loro coetanei e per raccontare a noi adulti ciò che vogliono, che si aspettano, ciò di cui hanno bisogno. L’avvio di una Consulta Giovanile apporterà nuova linfa all’azione comunale e darà ai ragazzi uno spazio dove confrontarsi e dove parlare delle loro idee”.
Non meno entusiasta Ilaria Accamo, la consigliera che ha collaborato stilando il progetto per la partecipazione al bando: “Ragazze, ragazzi e adulti spesso si guardano, ma non sempre riescono davvero a capirsi, e la politica continua a essere vissuta con una certa diffidenza. Con questo progetto vogliamo iniziare a colmare questa distanza, promuovendo l’empowerment giovanile e creando uno spazio autentico di dialogo e di espressione, in cui i giovani e le giovani possano sentirsi liberi/e di proporre le proprie idee, soprattutto quando queste mettono in discussione lo status quo. Desideriamo trasmettere fiducia alle nuove generazioni, offrendo loro luoghi – reali e simbolici – all’interno della vita politica e sociale della comunità, e allo stesso tempo contrastare quella sensazione, talvolta reale e talvolta percepita, di essere esclusi dai processi decisionali e dalle dinamiche attive delle istituzioni. Ciò che intendiamo fare è dare vita a uno strumento capace di offrire spazio e voce ai ragazzi e alle ragazze, rendendoli partecipi e protagonisti. Questo intervento rappresenta un tassello fondamentale della nostra visione di partecipazione giovanile, che si affianca alla scuola di politica apartitica e gratuita Prime Minister Alpi. Fuori dai margini, attivata con il coordinamento della Fondazione Nuto Revelli ETS grazie al progetto presentato dal Comune di Ceva, in partenariato con i Comuni di Mondovì e Cuneo e con numerose realtà associative, e sostenuta dalla Fondazione CRC nell’ambito del bando ‘Impegnati nei diritti 2025’. Vorrei che ai ragazzi e alle ragazze arrivasse un messaggio semplice ma importante: la nostra società – Ceva in primis – è certamente migliorabile, e questo lo sappiamo tutti. Ma non possiamo aspettare che qualcun altro la cambi al posto nostro, né che lo faccia esattamente come lo vorremmo noi. Bisogna imparare a osservare, a chiedere, a proporre, a mettersi in gioco anche correndo il rischio di sbagliare. Spero davvero che parteciperanno in tanti, perché come Amministrazione abbiamo un forte e reale desiderio di ascoltare la voce dei giovani e delle giovani. Questa è un’occasione significativa, e non va sprecata”.
CEVA Regione Piemonte - ragazzi - Ceva - consulta giovanile

Condividi