Giorno della Memoria, a Mondovì la posa di due “pietre d’inciampo” e di una lapide ricordo
In particolare sono stati ricordati Bernardo Manassero e Adolfo Vietto, mentre la targa traduce in inglese una poesia di Carlo RegisPortano i nomi di Bernardo Manassero e Adolfo Vietto le “pietre d’inciampo” che la città di Mondovì ha posato giovedì 27 gennaio, nell’ambito delle iniziative organizzate per celebrare la “Giornata della Memoria”. Mattonelle incastonate per terra, per dire che Mondovì non dimentica le sue vittime. In particolare, sono stati ricordati Bernardo Manassero e Adolfo Vietto, oltre alla posa della targa che traduce in inglese la poesia di Carlo Regis presso il sagrato della Chiesa della Missione, donata dal Leo Club Mondovì Monregalese. Alla cerimonia con le autorità civili monregalesi guidate dal sindaco Paolo Adriano ha partecipato anche il consigliere provinciale Pietro Danna in rappresentanza del presidente Federico Borgna.
Il 27 gennaio 1945, con l’apertura dei cancelli di Auschwitz, il mondo scopriva l’orrore dei campi di concentramento e di sterminio. Manassero, nato a Mondovì il 25 marzo 1914, fu deportato in Germania, dove morì il 19 settembre 1944. La targhetta in sua memoria è stata posata in via Soresi. Vietto, nato a Mondovì il 4 giugno 1924 fu deportato a Dortmund dove morì il 9 giugno 1944. La targhetta in sua memoria è in via Gallo. Il programma delle iniziative era partito in mattinata con la deposizione di corona commemorativa presso la stele posta all’esterno del cimitero urbano. Sono seguite le deposizioni di corone anche al monumento “Morti per la Libertà e al monumento alla Shoah.
c.s.
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