Con il progetto CleanAlp in valle Po

Sabato 14 giugno e domenica 15 giugno si sono tenute due escursioni in valle Po, all’interno del territorio del Parco naturale del Monviso e nelle immediate vicinanze, del progetto CleanAlp, che mira a proteggere l’ambiente alpino e promuovere pratiche sostenibili per preservare il territorio in alta quota. Le mete raggiunte sono state l’appartato Vallone di Oncino, fino al rifugio Alpetto, e le cime Razil, Ostanetta e Selassa lungo un anello con partenza da Ostana. Come da tradizione per questo interessante progetto, l’attività non consisteva soltanto in un’escursione guidata, ma anche in una raccolta dei rifiuti ritrovati presso lungo i sentieri: per questo i partecipanti sono stati dotati di guanti e sacchi per l’immondizia, in modo da raccogliere la spazzatura lungo il cammino. Al termine delle giornate i rifiuti sono stati uniti e pesati, per determinarne l’entità e il relativo livello di allarme; inoltre, i rifiuti sono stati analizzati e catalogati per definirne la natura e la tipologia.

Nella giornata di sabato 14 giugno, a cui hanno preso parte ben 20 partecipanti, la raccolta ha prodotto 640 g di spazzatura: un dato che, parametrato alla lunghezza dell’escursione di 5 km, porta a 128 g di rifiuti per chilometro. La natura dei ritrovamenti è in linea con le aspettative della vigilia: la maggior parte di quanto recuperato era costituita da scontrini e cartacce di abbandono recente.

Nella giornata successiva, domenica 15 giugno, i partecipanti erano 10 e il percorso ha avuto lunghezza di 11,7 km. A fine giornata la quantità di rifiuti rinvenuta ammontava a 2,78 kg, quindi per ogni chilometro di percorso sono stati raccolti circa 230 g di immondizia: un dato doppio rispetto al precedente che deriva quasi certamente dalla maggior frequentazione antropica di questo itinerario. Anche in questo caso non ci sono stati ritrovamenti particolarmente sorprendenti in termini di provenienza dei rifiuti, la cui maggior parte erano materiali plastici derivanti con tutta probabilità dall'attività di alpeggio.

La composizione dei rifiuti ritrovati è un dato particolarmente interessante perché talvolta nelle escursioni del progetto CleanAlp sono stati rinvenuti materiali abbandonati da tempo, come lattine o confezioni di biscotti risalenti anche a quarant’anni fa.

All’escursione verso il rifugio Alpetto ha partecipato anche Matilde, una studentessa che sta effettuando presso l’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso un’attività di PCTO, il “Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento” noto ai più con la precedente denominazione di progetto di alternanza scuola-lavoro. Le abbiamo chiesto una sua opinione in merito a questo progetto e ci ha detto che "anche se la quantità di rifiuti raccolta può sembrare poco rilevante, bisogna però ricordare che la spazzatura è stata recuperata in ambiente naturale e, più nello specifico, in aree naturali protette, ossia in luoghi dov’è presente un particolare ecosistema quasi incontaminato che ognuno di noi dovrebbe rispettare, prestando più attenzione quando si trova ad attraversarlo".

CRISSOLO