Fine settimana di camminate e memoria a Venasca
Sabato 25 e domenica 26 ottobre due giornate sui sentieri dell’adrit e dell’ubachNel fine settimana del 25 e 26 ottobre si sono svolte a Venasca due giornate con escursioni sui sentieri locali dedicate alla valorizzazione del territorio e alla memoria collettiva. Sabato 25 si è camminato sul versante solatio per ricordare Roberto Matteoda, figura molto nota e stimata in paese, scomparso lo scorso luglio. Domenica 26, l’appuntamento si è spostato sull’altro versante con un evento della rassegna “Forni Narranti”, promossa dal Comune in collaborazione con l’Agenzia di Sviluppo Locale di AFP.
"In questo fine settimana si sono svolti due momenti diversi ma profondamente legati al nostro territorio - sottolinea il sindaco di Venasca Silvano Dovetta -: il ricordo di Roberto Matteoda, amico e persona che ha dato tanto a Venasca, e la riscoperta dei nostri forni comunitari come luoghi di vita e condivisione. Due camminate semplici, partecipate, vissute nel rispetto della natura e con grande spirito comunitario. È in occasioni come queste che si capisce quanto sia forte il legame tra la nostra gente e il proprio territorio: la memoria e l’identità passano anche da un sentiero, da una castagna arrostita insieme, da un pezzo di pane condiviso".
La camminata di sabato, organizzata dal gruppo “Gli amici dell’Adrit”, ha condotto i partecipanti da Venasca alla “susta” del Pastore, sulla collina del Grazunè, luogo dove erano state disperse le ceneri di Roberto Matteoda, scomparso a fine luglio a 69 anni. A lungo attivo in ambito civico e associativo, una delle anime della riscoperta escursionistica dei sentieri intorno a Venasca, Matteoda è stato ricordato da tanti amici e alla presenza della moglie Erica e della figlia Alice: circa sessanta le persone presenti in tutto. Il ricordo si è svolto durante un pranzo al sacco, come Roberto avrebbe apprezzato, con salumi, crostate e caldarroste preparate sul posto.
Domenica pomeriggio, oltre cento persone hanno partecipato alla passeggiata tra le borgate Quaglia e Lussia fino alla panoramica cappella di Sant’Antonio, con la riaccensione del forno comunitario di Quaglia e panificazione. L’attività, un appuntamento del Festival “Forni Narranti – Storie di pane, cultura e condivisione”, è stata favorita dal bel tempo e si è svolta con l’accompagnamento della guida escursionistica Elena Armand su un percorso facile ma panoramico, con viste sul Monviso e sui boschi colorati d’autunno. Non è stata solo un’escursione: i partecipanti, più della metà provenienti da fuori della valle Varaita e alcuni giunti per la prima volta nel territorio di Venasca, sono stati accolti dalle famiglie residenti nelle due borgate con caldarroste, torte, biscotti e bevande e tutti sono tornati a casa con un bel pezzo di pane cotto nel forno a legna della borgata Quaglia da Stefano Bussone, della panetteria Furn a Bosch di Venasca. Presenti anche il sindaco di Venasca Silvano Dovetta, il vicesindaco Maurizio Madala e i consiglieri Corrado Favole e Carlo Martorana. “Forni Narranti” è una rassegna organizzata dal Comune di Venasca con il sostegno delle Fondazioni CRC e CRT, in collaborazione con l’Agenzia di Sviluppo Locale di AFP, la Biblioteca Civica e la Pro loco, con il patrocinio dell’Unione Montana Valle Varaita e del Consorzio BIM del Varaita, sotto l’egida di Terres Monviso.
VENASCA Venasca

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