"Fraternità Pastorale: una Chiesa missionaria e in cammino nel territorio"
Una riflessione del vescovo di Saluzzo Monsignore Cristiano Bodo: "Si passa dal comodo si è sempre fatto così ad una nuova creatività"Riceviamo e pubblichiamo
Essa permette di realizzare un’azione pastorale più coordinata e unitaria nello stesso territorio. Nel contempo, presuppone e valorizza la presenza attiva, responsabile e convergente dei diversi ministeri. Una modalità attuale per realizzare la pastorale di insieme tra più parrocchie è la cosiddetta Fraternità Pastorale, nelle sue diverse tipologie. Per questo occorre attingere alla base teologica pastorale per comprendere la missione che siamo chiamati a realizzare nella nostra Chiesa locale. “Nostro Signore Gesù, che il Padre santificò ed inviò nel mondo” (Gv 10,36) ha reso partecipe tutto il suo Corpo Mistico di quell’unzione con la quale è stato unto. Affrontare la situazione delle Fraternità Pastorali vuol dire affrontare il compito dell’evangelizzazione, in quest’epoca così particolare dove occorre solcare nuovi mari per giungere a percorrere nuove rotte per approdare ad un porto sicuro. Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium dice: “La Parrocchia non è una struttura caduca, proprio perché ha una grande plasticità, può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del Pastore e della comunità” (n.28).
Si passa così dal “comodo criterio del si è sempre fatto così” (EG. N.33) ad una nuova creatività, che implica anche nuovi criteri di discernimento spirituale. Questa uscita non consiste soltanto in un atteggiamento spirituale: diventa stile della vita e dell’azione della Chiesa, una comunità missionaria. L’Evangelii Gaudium esorta tutta la Chiesa a un cammino di una conversione pastorale e missionaria. Rendere missionario il popolo di Dio è operante per formare persone convinte che l’essere cristiani sia annunciare-con la vita e nella vita- la morte di Cristo, proclamare la sua Resurrezione in attesa della sua venuta. Solo così si potrà parlare di un nuovo modo di “fare” pastorale, che prende il nome di “pastorale di insieme”, attraverso la quale è possibile condividere scelte e cammini pastorali. Le fraternità pastorali richiedono un salto qualitativo che va dalla collaborazione ad una progettazione unitaria, come sistema stabile di attuazione della pastorale sul territorio. Un “progettare insieme” con i diversi sacerdoti, diaconi, laici presenti nella Fraternità Pastorale. Questo cammino è per rimanere dentro le sfide che ci pone il presente per muovere i primi passi verso il futuro della nostra Chiesa locale.
c.s.

Saluzzo - diocesi
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