Una delegazione FAI di Saluzzo sarà presente per l’apertura del Parco di Vigna Ariaudo
L'inaugurazione si terrà il 3 ottobre, sarà a ingresso libero. Il commento di Maurizio Sola, responsabile delegazione: "Da sempre ci impegniamo nella valorizzazione del patrimonio"Il prossimo venerdì 3 ottobre il Parco di Vigna Ariaudo tornerà ufficialmente a disposizione dei saluzzesi e dei turisti che vorranno visitarlo: un’area verde di amplissime dimensioni, ma anche (e soprattutto) un tuffo nella città del XIII secolo. Sarà infatti possibile percorrere nuovamente (e permanentemente) via Sopra le mura, circondati dalla cinta muraria medievale e vedere da vicino la Torre daziaria e, al centro del Parco, in quello che era il giardino e orto dei Marchesi, la cosiddetta “Casa dell´Ortolano", anch'essa di origine duecentesca. L'inaugurazione è prevista per le ore 16.
Ai lavori voluti e finanziati dal Comune si è affiancato il FAI – Delegazione di Saluzzo che ha progettato (con i testi di Aldo Molinengo e l'impostazione grafica di Michele Molinengo) due pannelli esplicativi, realizzati grazie al contributo di Eviso, erogato nell’ambito del progetto del FAI “PIR” (Puntiamo I Riflettori), volto a mettere in luce luoghi o situazioni in abbandono o degrado, ma che meritassero particolare attenzione per il loro valore storico e architettonico. Ora l’abbandono e il degrado sono solo un ricordo e i pannelli racconteranno in maniera esauriente a tutti la storia di quel luogo ma anche della Castiglia, di cui la Vigna Ariaudo era il giardino.
Alle ore 18, presso il vicino spazio “Tastè” di Salita al Castello, lo stesso Aldo Molinengo presenterà al pubblico il suo libro “Il giardino della Castiglia e l’antica casa dell’ortolano dei marchesi di Saluzzo” (edito da Mirabolano nel 2024).
Nel libro l’autore racconta la storia del Parco di Vigna Ariaudo, l’antico giardino della Castiglia di Saluzzo, un ampio spazio verde dove, al tempo dei marchesi, si coltivavano frutta e ortaggi per la loro tavola. Oltre 25.000 metri quadrati di terreno con, all’interno, un piccolo edificio medievale: la casa dell’ortolano, colui che si occupava quotidianamente di lavorare e sorvegliare tutto l'appezzamento, storica testimonianza dell’agricoltura di un tempo.
L’ingresso è libero. Il capo delegazione FAI di Saluzzo, Maurizio Sola, spiega: "Il FAI da sempre s'impegna per valorizzare il patrimonio culturale, naturale e artistico del nostro Paese, come anche in questo caso: la delegazione saluzzese è orgogliosa di poter contribuire a far sì che tutti coloro che usufruiranno di questo parco cittadino possano conoscerne le interessanti vicende storiche e godere di un panorama storico e naturalistico assolutamente unico".

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