Peste suina, al via in Piemonte il piano di depopolamento dei cinghiali
Con la nuova ordinanza regionale anche proprietari e conduttori di fondi, guardie venatorie e cacciatori potranno partecipare alle azioni di contenimentoNuove, urgenti e mirate misure di depopolamento delle popolazioni selvatiche della specie cinghiale, sorveglianza della presenza della Peste Suina Africana e biosicurezza graduate per âzona infettaâ, âzona di sorveglianza attivaâ, âzona indenne prossimaleâ e âzona indenne distaleâ, sono contenute nellâordinanza firmata questa sera dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Si amplia la platea dei soggetti che possono partecipare alle azioni di depopolamento dei cinghiali in Piemonte. Ă previsto che il contenimento della specie possa essere effettuato, oltre che dagli agenti delle Province e della CittĂ metropolitana di Torino, dagli agenti di vigilanza delle aree protette, dai proprietari o conduttori dei fondi interessati muniti di licenza di porto d'armi, o appositamente incaricati allâabbattimento (tutor), dalle guardie venatorie volontarie e dai cacciatori nominativamente individuati in possesso di specifica formazione, operanti sotto il coordinamento delle medesime amministrazioni.
In deroga alla normativa, la caccia di selezione al cinghiale può essere effettuata anche nelle ore notturne, previo utilizzo di mezzi per la visione notturna che facilitano la selezione dei capi individuati.
Il provvedimento ha validitĂ su tutto il territorio regionale, con scadenza il 30 giugno. Nella zona infetta e nella zona di sorveglianza attiva, lâattuazione delle misure risulta prioritaria ed urgente e le azioni di depopolamento dovranno essere attuate immediatamente e con la massima intensitĂ possibile nei tre mesi successivi allâentrata in vigore dellâordinanza.
âCon il via al piano di abbattimento dei cinghiali - osserva lâassessore regionale alla SanitĂ del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, si interviene per riportare il numero dei selvatici entro i limiti di sostenibilitĂ indicati dalle autoritĂ competenti, agendo direttamente sulle cause della veicolazione del contagio. La continua e capillare attivitĂ di monitoraggio delle carcasse dei cinghiali in Piemonte non ha al momento rilevato casi di positivitĂ alla Peste suina al di fuori della zona infetta. Ad oggi, sono 38 su 293 campionati i cinghiali risultati positivi in Piemonte. Tra Piemonte e Liguria, i campionamenti sono stati 420, con 66 casi di positivitĂ , sempre tutti nella medesima zona infetta, dove peraltro sta procedendo, in parallelo, il piano di depopolamento dei suini domestici a rischio contagio, in accordo con i titolari degli allevamenti, che in Piemonte vengono rimborsati con fondi appositamente stanziati dalla Regioneâ.
âLâordinanza definisce tutte le attivitĂ di abbattimento dei cinghiali nella zona rossa, zone buffer e in zona bianca libera da vincoli, con metodi di contenimento, controllo e selezione a secondo delle fasce - sottolinea lâassessore regionale allâAgricoltura, caccia e pesca della Regione Piemonte, Marco Protopapa -; si è scelto di attivare misure straordinarie per intervenire in modo incisivo ed emergenziale, ampliando la platea dei soggetti che possono partecipare alle attivitĂ di contenimento dei cinghiali su tutto il territorio piemontese. Infatti, oltre ai soggetti preposti lâordinanza prevede che i proprietari o conduttori dei fondi interessati, e i soggetti appositamente incaricati allâabbattimento, conduttori e tutor possano svolgere direttamente le operazioni di contenimento. Le misure di depopolamento, che avvengono tramite le variazioni di controllo, verranno coordinate dalle amministrazioni provinciali e dagli Enti Parco, ciascuno per la propria competenza, questo per assicurare che tali azioni avvengano in sicurezzaâ.
âLâazione di depopolamento - aggiunge il vicepresidente e assessore ai Parchi della Regione Piemonte, Fabio Carosso - coinvolgerĂ anche il territorio sotto la tutela degli Enti parco, stiamo mettendo in campo tutte le forze a disposizione delle Province e della Regione per contenere il contagioâ.
c.s.

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