X
X
Cuneodice.it
Home Cronaca Politica Eventi AttualitĂ  Sport Cultura Varie Rubriche Ultime Notizie
Tutta la provincia Cuneo e valli Saluzzese Monregalese Saviglianese Fossanese Alba e Langhe Bra e Roero Il Buschese
Login
Cerca ArticoliCase Cuneodefunti Cuneo
Login
Cuneodice.it
QUOTIDIANO ONLINE
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • AttualitĂ 
  • Sport
  • Cultura
  • Varie
  • Rubriche
  • Ultime Notizie
  • ABBONATI
  • Storia Locale
  • tutta la provincia
  • Cuneo e valli
  • Saluzzese
  • Monregalese
  • Saviglianese
  • Fossanese
  • Alba e Langhe
  • Bra e Roero
  • defunti Cuneo

Home \ Cultura \ Storia Locale \ Cuneo e valliVendita case Cuneo

CUNEO - Friday 25 April 2025, 07:01

“Ho agito a fin di bene e per un’idea”: il senso del 25 aprile nelle lettere dei partigiani condannati a morte

Per la Festa della Liberazione pubblichiamo le ultime righe che alcuni combattenti della Granda hanno lasciato ai loro cari. Parole struggenti che aiutano a comprendere l’importanza di ricordare
“Ho agito a fin di bene e per un’idea”: il senso del 25 aprile nelle lettere dei partigiani condannati a morte
Ogni anno, in occasione del 25 aprile, nel dibattito pubblico serpeggia in maniera piĂš o meno sistematica la riflessione sull’importanza del ricordo di giornate come quella della Festa della Liberazione. È proprio vero che, come scriveva Primo Levi, “la memoria umana è uno strumento meraviglioso ma fallace”, che si sporca e si altera facilmente, persino quando riguarda pagine eroiche della nostra Storia, la storia di tutti gli italiani. E cosĂŹ, anno dopo anno, è sempre piĂš forte il sospetto che si stia perdendo il senso profondo del 25 aprile soprattutto a livello istituzionale, con dichiarazioni audaci e storicamente scorrette e poca disponibilitĂ  a celebrare a dovere una giornata che rappresenta l’essenza della nostra democrazia. 
 
In occasione dell’80° anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo, abbiamo quindi deciso di andare a cercare il senso profondo del 25 aprile “interpellando” direttamente coloro che l’hanno realizzato, ovvero i partigiani che hanno combattuto nella Granda, provincia che, non bisogna mai dimenticarlo, è stata decorata con la Medaglia d’oro al merito civile proprio per il suo contributo alla Resistenza. Per farlo abbiamo raccolto le lettere dei combattenti cuneesi contenute nel volume "Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana", uscito per Einaudi in prima edizione nel 1952 e ancora oggi uno dei testi di riferimento per ragionare sul 25 aprile. 
 
Si tratta degli ultimi pensieri di ragazzi e ragazze per lo piĂš giovanissimi e comuni, che si ritrovano di fronte alla morte e decidono di affrontarla con una dignitĂ  che sorprende e commuove. Leitmotiv delle missive contenute in questo volume, dei combattenti cuneesi ma in generale di quasi tutti i partigiani d’Italia, è la volontĂ  di chiedere perdono ai propri genitori per il dolore loro inflitto e per essere stati poco presenti nella loro vita. Uno scrupolo che carica di un’umanitĂ  quasi mai adeguatamente considerata i combattenti per la libertĂ  che erano, prima di tutto, dei giovani. 
 
Tra le lettere dei partigiani cuneesi non mancano alcuni nomi di spicco, giustamente celebrati ancora oggi. In primis Maria Luisa Alessi, staffetta partigiana di Falicetto fucilata nel piazzale della stazione di Cuneo il 26 novembre 1944, che nel salutare i suoi cari scrive una frase da vera combattente, fino all’ultimo: “Prego solo non fate tante chiacchiere sul mio conto e di allontanare da voi certe donne alle quali io devo la carcerazione”. Altro personaggio di spicco della Resistenza cuneese (e non solo) che ha lasciato una lettera finale è l’eroe nazionale, Medaglia d’Oro al Valor Militare Duccio Galimberti. L’allora 38enne avvocato cuneese, poche ore prima di essere fucilato a tradimento dai fascisti nei pressi di Centallo, lasciò ai suoi cari un saluto lapidario e inequivocabile, perfettamente conforme al modo di esprimersi di una figura che, con il suo discorso del 26 luglio 1943, in qualche modo ha dato inizio alla stagione della Resistenza nel nostro Paese: “Ho agito a fin di bene e per un’idea. Per questo sono sereno e dovrete esserlo anche voi”. Questa semplice frase racchiude in sé il significato profondo del partigianato.
 
Un messaggio quasi identico a quello lasciato da Galimberti è anche quello di Ettore Garelli (nomi di battaglia Gomma, Bollo), 53enne torinese fucilato assieme a Maria Luisa Alessi dopo aver coordinato le attività partigiane nel Fossanese (“Ho coscienza di non avere male operato”). Più intellettuale e ideologica è invece la riflessione che Pedro Ferreira, 23enne di Genova fucilato a Torino il 23 gennaio 1945, lascia ai suoi parenti. In questo caso è interessante notare come il giovane, combattente nelle brigate Giustizia e Libertà di Galimberti in Valle Grana, sottolinei un filo rosso che unisce i partigiani ai patrioti del Risorgimento: “Vostro figlio e fratello è morto come i fratelli Bandiera, come Ciro Menotti, Oberdan e Battisti colla fronte verso il sole ove attinse sempre forza e calore: è morto per la Patria alla quale ha dedicato tutta la sua vita: è morto per l’onore perché non ha mai tradito il suo giuramento, è morto per la libertà e la giustizia che trionferanno pure un giorno quando sarà passata questa bufera”.
 
Sono invece molto più “prosaiche”, ma non per questo meno intense, le ultime righe lasciate dagli altri combattenti cuneesi contenute nel volume: Gilberto Manegrassi, 20enne di Costigliole Saluzzo, Giuseppe Manfredi, 21enne di Fossano, Attilio Martinetto, 21enne astigiano, fucilato al Cimitero Vecchio di Cuneo, Luigi Pieropan, 24enne torinese fucilato a San Michele Mondovì e Dario Scaglione (Tarzan), 19enne di Valdivilla, celebrato anche da Fenoglio nella sua opera. Chi chiede perdono ai genitori, chi perdona i propri carnefici, chi saluta la fidanzata e le augura di trovare un nuovo amore, chi dà consigli ai fratelli minori: sono lettere di un’umanità sconcertante, che fanno rabbrividire a leggerle oggi.
 
Uno spazio a sĂŠ stante lo merita la missiva che Paola Garelli (Mirka), 28enne nata a MondovĂŹ ma operante e fucilata a Savona, indirizza alla figlioletta: “Tu devi dire a tutti i nostri cari parenti, nonna e gli altri, che mi perdonino per il dolore che do loro. Non devi piangere nĂŠ vergognarti per me. Quando sarai grande capirai meglio. Ti chiedo una cosa solo: studia, io ti proteggerò dal cielo”. 
 
Leggendo queste e tutte le altre lettere dei condannati a morte della Resistenza non si può che comprendere quanto questa stagione sia stata unica e irripetibile nella nostra Storia. Una stagione dove chi combatteva lo faceva per ideali piĂš alti del “qui e ora”, dove valeva la pena soffrire oggi per sorridere tutti domani, per inventare la democrazia in un Paese che non l’aveva mai conosciuta prima e che da vent’anni a quella parte non conosceva altro che ingiustizia e repressione. “La Resistenza ci ha dato la nostra religione civile”, disse un altro grande combattente cuneese come Giorgio Bocca. Ricordare e celebrare il 25 aprile e tutte le altre giornate dedicate a questa stagione vuol dire farsi discepoli di questa “religione di tutti”.  
 
Giacomo Giraudo Cordero
luogo CUNEO
 Condividi
Tag:
cuneo - 25 aprile - Resistenza - liberazione
commenti
Effettua il login per commentare
notizie interessanti
  • Contenimento del cormorano, ora anche i cacciatori possono sparare
    Contenimento del cormorano, ora anche i cacciatori possono sparare Fino a 115 abbattimenti all’anno nel piano provinciale, si amplia la tutela delle specie ittiche. Ma il canone per le riserve di pesca rimane: lo impone la legge
    Cuneo, AttualitĂ 
  • Lascia il presidente del tribunale di Cuneo, il futuro è un’incognita: “Manca metĂ  del personale”
    Lascia il presidente del tribunale di Cuneo, il futuro è un’incognita: “Manca metà del personale” Il bilancio di Paolo Demarchi dopo otto anni: “Le pendenze sono diminuite”. Il presidente della Corte d’Appello esclude la riapertura di Alba: “Non ci sono magistrati”
    Cuneo, AttualitĂ 
  • Tre cani soli in una cascina a Chiusa Pesio, cercano una famiglia
    Tre cani soli in una cascina a Chiusa Pesio, cercano una famiglia “Cercano adottanti che gli diano il tempo di tornare a credere nell’essere umano” è l’appello dell’associazione che ha curato le adozioni degli altri animali
    Chiusa Di Pesio, Varie
  • Tempo di raccolta funghi: ecco tutto quello che c'è da sapere
    Tempo di raccolta funghi: ecco tutto quello che c'è da sapere Le indicazioni del Parco Alpi Marittime. Necessario un “titolo” valido su tutto il territorio della Regione Piemonte
    Valdieri, Varie
  • Busca: in atto il monitoraggio dei veicoli sulle strade comunali
    Busca: in atto il monitoraggio dei veicoli sulle strade comunali I controlli sono iniziati oggi e proseguiranno nei prossimi giorni mediante apposita strumentazione
    Busca, Varie
  • Calcio: in Eccellenza e Promozione panchine (quasi) tutte sistemate
    Calcio: in Eccellenza e Promozione panchine (quasi) tutte sistemate Tra sorprese, conferme e scommesse, la maggior parte delle squadre della Granda ha scelto i tecnici per la prossima stagione. All'appello mancano Busca e Narzole, diversi gli allenatori papabili
    Cuneo, Sport
  • Incidente tra Roata Rossi e San Chiaffredo, camion ribaltato
    Incidente tra Roata Rossi e San Chiaffredo, camion ribaltato Sul posto sono presenti Vigili del Fuoco, ambulanza e Polizia Locale, si segnalano rallentamenti
    Cuneo, Cronaca
  • Tragico schianto a Castelletto Stura, muore un motociclista 47enne
    Tragico schianto a Castelletto Stura, muore un motociclista 47enne Fatale lo scontro con un’automobile, avvenuto nella serata all’incrocio per Montanera. In giornata anche un altro centauro gravemente ferito
    Castelletto Stura, Cronaca
Menu
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • AttualitĂ 
  • Sport
  • CuriositĂ 
  • Cultura
  • Varie
  • Rubriche
  • Altro
Redazione

redazione@cuneodice.it
Maggiori informazioni...

Cerchiamo collaboratori!
Scrivici e dai voce alla tua passione

Territori
  • Cuneo e valli
  • Saluzzese
  • Monregalese
  • Saviglianese
  • Fossanese
  • Alba e Langhe
  • Bra e Roero
  • Il Buschese
Edizioni
  • italia
  • torino
  • genova
Cuneodice.it Applicazione per smartphone Android
Cuneodice.it Applicazione per iPhone e iOS
Feed RSS

Privacy Policy - P.IVA 03978350043 powered by Publidok S.r.l.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti. Continuando a navigare ne accetti l'utilizzo. Leggi di piĂš
OK