Don Ciotti in visita all’Hospice di Busca e alla sede delle Cure Palliative
Nel corso dell’incontro è emerso il legame profondo tra l’etica di queste strutture ospedaliere e l’impegno sociale per la tutela degli “ultimi”La visita di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e del Gruppo Abele, presso la struttura dell’Hospice di Busca e nella nostra centrale operativa si è confermata un evento che rimarrà impresso nella memoria di operatori, volontari e pazienti.
Questo momento di straordinario valore umano e spirituale è stato reso possibile grazie all'impegno e alla sensibilità del presidente Fabrizio Giai, che ha fortemente desiderato e curato l'organizzazione di questo incontro privato, riservato esclusivamente agli operatori Hospice e cure palliative domiciliari dell'Asl CN1 e ai pazienti.
Ascolto e confronto: il dono della condivisione
La visita di don Ciotti è iniziata con un momento di confronto intenso e significativo. Riuniti in un clima di grande rispetto e attenzione, gli operatori dell'Hospice e cure palliative domiciliari dell’Asl CN1 – medici, infermieri, OSS, psicologi – hanno avuto l'opportunità unica di dialogare con lui. Al confronto hanno assistito anche alcuni dei pazienti in grado di partecipare, arricchendo il dibattito con la loro preziosa presenza.
Don Ciotti, con la sua inconfondibile voce di speranza e giustizia, ha offerto spunti di riflessione sul valore della vita fino all'ultimo istante, sulla dignità della persona e sull'importanza di un accompagnamento amorevole e non giudicante. È emerso con forza il legame profondo tra l'etica delle Cure Palliative e l'impegno sociale per la tutela degli “ultimi”.
Nelle stanze dell’Hospice: un gesto di commovente vicinanza
Il momento più toccante e intimo si è vissuto quando don Ciotti si è recato in alcune delle stanze di degenza. Incontrando i pazienti che non avevano potuto partecipare al dibattito, ha dedicato a ciascuno parole di conforto, ascolto e benedizione. Questi incontri “a tu per tu” hanno rappresentato un gesto di commovente vicinanza e hanno confermato il valore intrinseco dell'Hospice come luogo non di fine, ma di pienezza e cura della relazione. L'emozione era palpabile, un'onda di speranza e umanità ha pervaso i corridoi, lasciando un segno indelebile in quanti hanno avuto il privilegio di assistere.
L’onore e l’impegno
L’associazione si dichiara profondamente onorata di questa opportunità. La presenza di un testimone di tale levatura morale rafforza il nostro impegno quotidiano a favore di una cultura delle Cure Palliative che metta sempre al centro la dignità del malato e il sostegno alle famiglie. “L’Hospice non è il luogo dove si attende la fine, ma dove si vive ogni giorno con la massima intensità possibile, circondati da amore e competenza. L'incontro con don Ciotti è stato una vera e propria iniezione di senso per la nostra missione”.
BUSCA busca - don luigi ciotti - hospice - Cure palliative

Condividi