“I care for me for you”: coinvolti oltre quattrocento studenti
Coinvolti quasi 5 mila ragazzi di tutto il Piemonte e Valle D’Aosta in una campagna sulla promozione della saluteL’iniziativa della ASL Città di Torino, all’interno del Progetto Diderot della Fondazione CRT, in collaborazione con la Rete Oncologica Piemonte e Valle D’Aosta e Azienda Zero. Tra le Aziende Sanitarie hanno partecipato anche l’Asl CN1 e l’Azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo.
Giornata conclusiva a Torino martedi scorso presso la sala Ghirotti della sede dell’Asl Città di Torino, con un convegno sul tema “La salute vista dai giovani: campagne di promozione, valori, linguaggi” promossa con Azienda Zero e la Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta, di un’importante iniziativa di promozione della salute all’interno del progetto “I care for me for you” di Fondazione CRT. Obiettivo: confrontarsi sull’efficacia di una campagna che ha coinvolto 51 Istituti scolastici, 214 classi e circa 5 mila allievi della scuola secondaria di primo e di secondo grado di Piemonte e Valle d’Aosta. Un progetto educativo che offre agli studenti delle scuole primarie e secondarie di Piemonte e Valle d’Aosta l’opportunità di approfondire le materie tradizionali con metodologie innovative e di avvicinarsi a discipline non sempre presenti nei programmi curriculari.
I professionisti coinvolti, nella convinzione che promuovere la salute direttamente nelle aule scolastiche sia la battaglia più efficace per prevenire il cancro, hanno proposto agli studenti spunti di riflessione trasversali per sollecitare e stimolare quella consapevolezza sulla scelta del proprio stile di vita, chiedendo loro una restituzione alla comunità delle loro percezioni. Gli studenti, guidati anche dai loro insegnanti, si sono documentati, hanno studiato, e presentato le loro creazioni sul tema: da una serie di francobolli sui tumori a una confezione di pesudofarmaci “Sorrisolina plus+”, da articoli di salute a considerazioni, pensieri e poster, dai quiz e video a proposte attive di salute.
Il percorso è partito da una riflessione sull’evoluzione delle campagne sulla promozione della salute nate come risposta alle pubblicità delle grandi multinazionali, presenti sin dagli anni ’50 nel mainstream televisivo e sulla stampa, che puntavano a creare il prototipo ideale del consumatore, plasmandolo già sin dalle fasce di età più tenere: quelle sul fumo, sull’alcol - in seguito vietate - e sull’alimentazione (solo di recente l’OMS ha suggerito ai governi di vietare la pubblicità del cibo spazzatura durante i programmi dedicati ai giovani). Si è affrontato il tema dei tumori e delle fake news sui temi di salute, dell’alimentazione e della prevenzione, con un focus sugli screening proposti dal Servizio Sanitario Nazionale. Importante l’interazione con gli studenti attraverso la metodologia didattica del service learning e dell’entertainment education.
Nel territorio di riferimento dell’Asl CN1 sono intervenuti gli oncologi di Asl e Azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo, una biotecnologa dell’Asl e la struttura di Comunicazione interaziendale.
Spiegano i professionisti: “Il coinvolgimento diretto dei giovanissimi, con lezioni interattive per stimolare le loro riflessioni e aiutarli nell’espressione di una proposta personale di un progetto, che spesso si è tradotta anche in un proposito a puntare sul miglioramento dello stile di vita, ha rappresentato un po’ la chiave di volta per raggiungere l’obiettivo: lasciare un seme perché cresca in ciascuno di loro e nella comunità dei pari uno stimolo a differenziarsi rispetto a comportamenti magari attrattivi, seducenti ma deresponsabilizzanti.”
Numerose le scuole coinvolte con oltre 400 allievi complessivamente: hanno aderito alcune classi degli Istituti Comprensivi “S. Grandis” di Borgo S. Dalmazzo e “A. Vassallo” di Boves con le scuole secondarie di primo grado, l’ITIS “Del Pozzo” di Cuneo; l’Istituto comprensivo “Federico Sacco” di Fossano con due classi sempre della secondaria di primo grado e l’I.C. “Augusta Bagiennorum” sede di S. Albano Stura. Inoltre l’istituto Comprensivo “Leonardo Da Vinci” di Verzuolo e l’Istituto di Istruzione Superiore “Cravetta-Marconi” di Savigliano.
c.s.

Asl
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