L’Asl CN1 in prima linea per individuare i bambini a rischio evolutivo per disturbi del neurosvilppo
Firmato l’accordo per il progetto I.R.E.N.E. in rappresentanza della Regione Piemonte. La convenzione è con l’Istituto Superiore di SanitàL’ASL CN1, in rappresentanza della Regione Piemonte, ha sottoscritto con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) un Accordo per la realizzazione del Progetto I.R.E.NE. 2.0 - Individuazione precoce di bambini a rischio evolutivo per disturbi del neurosviluppo, finanziato dallo stesso ISS con fondi del Ministero della Salute.
Obiettivo del progetto, è l’istituzione di una rete di coordinamento tra un centro pivot regionale (per il Piemonte, Il Centro Autismo e Sindrome di Asperger dell’ASL CN1), i Servizi di Neuropsichiatria Infantile e le Terapie Intensive Neonatali delle aziende sanitarie, i pediatri, gli asili nido/scuole dell’infanzia per un tempestivo riconoscimento (diagnosi e intervento) di bambini a rischio di sviluppare un disturbo del neurosviluppo (autismo, disabilità intellettiva, disturbi dell’attenzione e iperattività, disturbi del linguaggio e altri). In Piemonte, sono coinvolte, oltre alla capofila, ASL CN1, le Aziende Ospedaliere di Cuneo, Novara, Alessandria e Torino (Regina Margherita) e le ASL Città di Torino, TO3 e VCO. Il responsabile Scientifico del progetto per il Piemonte è Giuseppe Maurizio Arduino, Psicologo Dirigente, Responsabile del Servizio di Psicologia e psicopatologia dello sviluppo dell’ASL CN1.
“Questa convenzione - spiega Arduino - consente di proseguire le attività di prevenzione già attuate negli anni scorsi con il progetto NIDA (Network Italiano per il riconoscimento precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico, ndr), che ha portato all’individuazione precoce delle difficoltà di sviluppo nei bambini valutati”. Operativamente, le attività prevedono il monitoraggio dello sviluppo di bambini a rischio e, in specifico, fratelli di bambini con diagnosi di autismo e bambini nati pre-termine piccoli per età gestionale (parto naturale o cesareo ad un'età gestazionale al di sopra delle 37 settimane). “Questi bambini - aggiunge Arduino - sono seguiti dalla nascita per i primi tre anni, con periodiche valutazioni dello sviluppo psicomotorio e socio comunicativo, in modo da evidenziare eventuali ritardi o atipie e poter così intervenire precocemente, sia orientando i genitori sulle stimolazioni più opportune (giochi, attività, esperienze) sia, ove necessario, attivando interventi abilitativi”.
Il progetto prevede anche l’utilizzo di apposite schede del neurosviluppo (schede DNS), messe a punto su apposita Piattaforma dall’Istituto Superiore di Sanità, da utilizzare nell’ambito dei bilanci di salute pediatrici e condivise con la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), l’Associazione Culturale Pediatri (ACP), il Sindacato Medici Pediatri di Famiglia (Simpef), la Società Italiana di Pediatria (SIP), la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza e la Società Italiana di Neonatologia (SIN).
Per l’uso delle schede DNS è disponibile per i pediatri un tutorial sul portale EDUISS - Formazione a Distanza dell’Istituto Superiore di Sanità. Per informazioni sul progetto, scrivere a [email protected].
Redazione
CUNEO Regione Piemonte