Una nuova veste per il Centro Salute Donna: "Un ospedale declinato al femminile"
Presentati gli interventi promossi dalla Fondazione Ospedale di Cuneo: "Prosegue il nostro impegno volto a rendere più confortevoli e fruibili le sale d’attesa e gli ambienti"“Quando ho iniziato a lavorare con il nostro direttore Tranchida, il sogno era di declinare questo ospedale al femminile. Vedevamo che questa cosa mancava. Dovevamo costruire delle risposte, abbiamo iniziato a chiederci cosa fare per le donne. Oggi vediamo una storia in continuo movimento, con un'offerta che si arricchisce di anno in anno. È un'offerta che deve stare al passo con i tempi, con l'innovazione tecnologica e lo sviluppo scientifico. Dobbiamo sempre dare il massimo del massimo”. Si è aperto così l’intervento del dottor Andrea Puppo, direttore della Struttura complessa di Ginecologia e Ostetricia del “Santa Croce”, che stamattina ha aperto la presentazione dei rinnovati spazi del Centro Salute Donna, al piano terra dell’ospedale cuneese all’ingresso di via Coppino.
Gli interventi di umanizzazione sono stati promossi dalla Fondazione Ospedale di Cuneo grazie alla generosità di diversi donatori: tra i principali la famiglia Formento con la Mec Spa, la Banca di Cherasco e il Centro Estetico Essence. È stato così allestito un ambiente più accogliente, pensato per ogni donna, per un luogo che è il cuore delle attività ginecologiche e senologiche ambulatoriali. I lavori, per un importo complessivo di circa 50 mila euro, hanno riguardato l’abbellimento della sala d’attesa, l’installazione di pannelli fonoassorbenti per ridurre il rumore, la creazione di un’area gioco per i bambini e la realizzazione di un ambiente più intimo per accogliere con delicatezza le donne alle quali viene comunicata una diagnosi di tumore. Con l’occasione, è stata anche inaugurata, all’interno del Centro Salute Donna, la mostra “Sipari”, esposizione delle opere di Pierfrancesco Iraldo, artista contemporaneo la cui ricerca indaga i confini tra inizio e fine, trasformandoli in narrazione visiva.
Dopo i saluti della sindaca Patrizia Manassero è intervenuto il commissario dell’azienda ospedaliera Livio Tranchida: “Che cos'è il valore per la pubblica amministrazione? La risposta me l'hanno data sempre le persone che lavorano in ospedale. Si tratta di dare senso a quello che fai, e in questo ospedale fa la differenza. Sono le donne e gli uomini a far funzionare un ospedale. Senza la componente umana non ci sarebbe fiducia, quella con cui le persone consegnano nelle mani di altre persone il loro bene più prezioso, la salute”.
A seguire l’intervento della presidente della Fondazione Ospedale Silvia Merlo: “Tra i nostri valori c'è la centralità della persona. Siamo a disposizione di questo ospedale per tutto quello in cui possiamo essere utili. È fondamentale la cura con medici e apparecchiature all’avanguardia, ma anche un'accoglienza dignitosa. Con il Centro Salute Donna prosegue il nostro impegno volto a rendere più confortevoli e fruibili le sale d’attesa e gli ambienti del nostro ospedale. Siamo partiti lo scorso anno con il riallestimento di quattro camere per la degenza nel reparto di Oncologia e abbiamo recentemente inaugurato le nuove sale d’attesa del Day Hospital oncologico e dato avvio a una grande iniziativa volta a migliorare dal punto di vista dell’umanizzazione delle cure il reparto di Endocrinologia e del Day e Week Surgery”.
A chiudere, prima della visita in reparto, ancora Tranchida: “Non è difficile entrare in un ospedale pubblico e trovare le sedute in condizioni prive di dignità. Vi invito allo stesso tempo ad osservare le sedute di questo ospedale: alcune non sono nuove, ma sono sempre dignitose. È qualcosa di estremamente semplice, ma è una delle prime cose a cui si fa caso quando si entra in un ospedale. Questa non è una cosa che ho fatto: l’ho ereditata”. Poi uno sguardo al futuro: “Il 23 ottobre, con la decisione sul ricorso al Tar, sarà una data importante per questo ospedale. Questa città merita un ospedale nuovo: lo dobbiamo fare con lo stesso coraggio che i nostri padri ebbero negli anni ’60. Allo stesso tempo, però, ci si deve prendere cura di questo ospedale, è un nostro dovere. Il bisogno è oggi, è nel presente: spesso si fa l'errore di guardare solo avanti e spostare gli investimenti in avanti, ma questo non basta”.
I numeri del Centro Salute Donna
Il Centro Salute Donna garantisce l’accesso libero, il martedì e il giovedì, per le visite senologiche: inoltre, se una donna ha un sanguinamento anomalo e improvviso può accedere direttamente senza passare dal Pronto soccorso. In un anno, nel 2024, sono state erogate quasi 55 mila prestazioni, di cui 4.500 per sanguinamenti uterini e 1.300 per visite senologiche.

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