"Investire in ricerca si traduce in conoscenza per il bene della collettività"
Il commento di Luigi Icardi, membro del CdA dell’Istituto Superiore di Sanità, dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2026Luigi Genesio Icardi, Presidente della IV Commissione Sanità del Consiglio Regionale, nei giorni scorsi si è recato a Roma per l’approvazione del Bilancio di Previsione 2026 dell’Istituto Superiore di Sanità, del quale è membro del Consiglio di Amministrazione da due mandati consecutivi.
“L’Istituto Superiore di Sanità rappresenta il principale ente pubblico di ricerca italiano nel settore biomedico e della salute pubblica - dice Icardi - e anche per il 2026, sono state preventivate strategie operative volte a garantire il suo ruolo cruciale nella promozione e nella tutela della salute collettiva. Attraverso la ricerca avanzata, attività di controllo e regolazione, formazione professionale e divulgazione scientifica, i ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità garantiscono il supporto tecnico e scientifico alle politiche sanitarie nazionali e internazionali, traducendo le evidenze scientifiche in strumenti di governo e pratiche a beneficio della comunità”.
Oltre alle funzioni di raccordo nazionale, inoltre, l’Istituto Superiore di Sanità riveste un ruolo di primo piano anche a livello internazionale, collaborando stabilmente con la Commissione Europea, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e altri organismi multilaterali, oltre a numerose università ed enti di ricerca esteri, in stretto coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
“Per potenziare la capacità di analisi, prevenzione e intervento dei suoi ricercatori - prosegue Icardi - l’Istituto ha deciso di impegnarsi nell’anno 2026 sull’innovazione tecnologica e in particolare sull’intelligenza artificiale e l’analisi dei big data, quali leve decisive per affrontare la crescente complessità dei sistemi sanitari. Per poter assicurare un uso responsabile dell’Intelligenza Artificiale, in modo che sia uno strumento di equità e sostenibilità per il Servizio Sanitario Nazionale, è sempre più decisivo il rapporto con le università, le imprese e le istituzioni perché si sviluppi un dialogo nella pluralità degli interessi e dei punti di vista”.
Il Bilancio di Previsione 2026 garantisce, infatti, la partecipazione a progetti internazionali attraverso l’innovazione tecnologica per affrontare le sfide sanitarie attuali e future, come le malattie croniche non trasmissibili quali ad esempio il diabete e le cardiopatie, la salute mentale, l’impatto dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici sulla salute, la resistenza antimicrobica e la preparazione alle emergenze sanitarie, la salute digitale, la lotta al cancro, la valutazione delle tecnologie sanitarie, i medicinali, i dispositivi medici e le sostanze di origine umana.
Nel 2026 si entrerà nell’ultima fase di attuazione dei progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e l’Istituto Superiore di Sanità sarà coinvolto nell’attuazione di 29 progetti, per i quali si troverà impegnato nel conseguimento dei risultati e degli obiettivi finali dei propri interventi progettuali.
“Ci tengo a precisare che - conclude Icardi - rispetto ai numerosi compiti statutari e al crescente ruolo nel panorama scientifico internazionale, l’Istituto Superiore di Sanità, ha visto riconosciute sempre maggiori funzioni, da cui è discesa la valorizzazione di nuove attività, per lo svolgimento delle quali non è stato concesso alcuno stanziamento statale aggiuntivo. La copertura economica risulta, pertanto, obiettivamente inadeguata e sproporzionata rispetto agli impegni richiesti e sempre costantemente assicurati dai nostri eccellenti Centri di ricerca. Serve una riflessione e uno sforzo da parte del Ministero incaricato perché investire nella ricerca significa assicurare il futuro alle nostre comunità, favorendo non solo la sviluppo economico ma anche valoriale e culturale di un intero Paese”.
 CUNEO              Luigi Icardi - iss

          
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