Dalla Granda al Brennero, la mobilitazione di Coldiretti Cuneo contro il âfake in Italyâ
Lâorganizzazione ha avviato una raccolta firme per fermare i prodotti a rischio: âStop al cibo trattato con sostanze vietate, come il grano canadese col glifosatoâObiettivo un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori, estendendo lâobbligo dellâindicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nellâUE. Parte dal Brennero, dove Coldiretti Cuneo è presente con centinaia di agricoltori, giovani imprenditori e dirigenti insieme al presidente Enrico Nada e al Direttore Fabiano Porcu, la grande mobilitazione della Coldiretti per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola. Proposta sostenuta da 10.000 agricoltori che tra oggi e domani giungeranno alla frontiera del Brennero e che grazie alle operazioni delle forze dellâordine vedranno verificare il contenuto di tir, camion frigo, autobotti. La campagna potrĂ essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli Uffici Coldiretti e sarĂ promossa anche sui social media con lâhashtag #nofakeinitaly.
âDinanzi allâinvasione di prodotti stranieri che mettono a rischio la salute dei cittadini e il futuro dellâagroalimentare tricolore, chiediamo maggiori controlli per bloccare le truffe a tavola. I valichi e i porti non possono continuare ad essere un colabrodo da cui passa di tutto. Ă necessario anche lo stop allâimportazione di cibo trattato con sostanze e metodi vietati in Europa, come il grano canadese fatto seccare in preraccolta col glifosato, affermando il rispetto del principio di reciprocitĂ : gli obblighi che vengono imposti ai produttori italiani devono valere anche per chi vuole vendere nel mercato europeoâ dichiara Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo.
âIl Brennero è un luogo fortemente simbolico per il passaggio dei falsi prodotti made in Italy che invadono il nostro mercato ed è da qui che rilanciamo la nostra battaglia sulla trasparenza dellâorigine in etichetta che è un diritto dei cittadini europei. Chiediamo sia una prioritĂ della nuova Commissione UE e del nuovo Parlamento dopo le elezioni europeeâ sostiene il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.
La mobilitazione della Coldiretti rappresenta anche una risposta allâattacco arrivato dalla Corte dei Conti UE nellâaudit concluso lo scorso dicembre in merito ai decreti italiani sullâetichettatura dâorigine per pasta, riso, derivati del pomodoro, latte e formaggi, salumi, considerate ostacoli al libero commercio nonostante lâelevato e legittimo interesse dei consumatori a conoscere lâorigine della materia prima di quanto mette nel piatto. E pesa anche - denuncia Coldiretti Cuneo - lâesclusione dalla âDirettiva Breakfastâ di prevedere lâobbligo dellâindicazione di origine per succhi di frutta e marmellate, inizialmente inserito e poi bocciato in fase di âtrilogoâ tra Commissione, Consiglio e Parlamento UE.
c.s.

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